Scatterà il prossimo 3 giugno al Centro Federale di Formia il raduno del Settebello. Agli ordini del tecnico Alberto Angelini ci sarà un team giovane ma di assoluto valore che proverà a riportare in Italia un oro che manca da troppi anni, per la precisione 18: Pechino 2001 quando gli Azzurri conquistarono la vittoria superando in finale la Russia.
“L’Italia ha il dovere di competere per una medaglia – puntualizza il tecnico azzurro – a maggior ragione ospitando l’evento ed avendo in squadra una cospicua rappresentanza di atleti campani. È la normalità – prosegue – in tutte le grandi manifestazioni il Settebello concorre per una medaglia e sarà così anche all’Universiade di Napoli dove immagino ci sarà tantissima gente ad assistere alle nostre partite. Nessun problema, i ragazzi sono già mentalizzati”.
Accuratissima e scrupolosa l’attività di selezione del gruppo; a Formia saranno in 17 da cui verrà fuori la lista definitiva dei 13 convocati. “Gli allenamenti serviranno a sciogliere le ultime riserve, grossomodo la squadra che parteciperà a Napoli 2019 è già fatta, ho soltanto un paio di dubbi”. Sono già in lista Dolce, Campopiano, Pellegrino e Di Martire, campani che avranno l’onore e l’onere di giocare davanti al pubblico amico.
“Al netto di tutto – aggiunge Angelini – mi auguro che sia un torneo di alto livello e per quelle che sono le indicazioni al momento in mio possesso pare che questo desiderio sarà esaudito. È fondamentale, in una prospettiva olimpica e mondiale, che i nostri giovani vengano testati in manifestazioni di qualità per fornire indicazioni utili al Commissario Tecnico Sandro Campagna che seguirà le partite per valutare personalmente le potenzialità ed il valore di questo gruppo all’interno del quale sono stati inseriti giocatori di interesse assoluto”.