Vlahovic salva la Juve sotto il diluvio, Salernitana ancora beffata nel finale

Vlahovic

La Salernitana chiude il girone d’andata con una sconfitta amara e immeritata contro la Juventus all’Arechi. I granata hanno sfoderato un’altra prestazione da applausi, in continuità con quanto visto nell’ultimo mese, ma sono tornati a casa a mani vuote. Come contro il Milan gli uomini di Inzaghi sono stati puniti nel recupero. Questa volta da un colpo di testa di Vlahovic che ha ribaltato in favore dei bianconeri un match durissimo, flagellato dalla pioggia incessante.

3-5-2 speculare ai bianconeri

Occorreva riscattare la figuraccia di coppa in diretta televisiva e la Salernitana ha risposto con una partita a viso aperto. Giocata con grinta, determinazione e spirito di sacrificio dal primo all’ultimo minuto malgrado le numerose assenze. Oltre Ochoa, Pirola, Kastanos e Dia out per infortunio i granata infatti come giovedì hanno dovuto fare i conti con le partenze di Mazzocchi al Napoli e di Coulibaly e Cabral per la coppa d’Africa, insieme a quella del senegalese. Con i giocatori rimasti a disposizione Inzaghi è comunque riuscito a trovare una buona soluzione tattica per il match. Un modulo speculare alla disposizione degli avversari che come a Verona si è rivelato un’idea efficace.

Il tecnico piacentino ha optato per il ritorno alla difesa a tre, con Daniliuc, Gyomber e Fazio davanti a Costil. Sambia e Bradaric a presidiare le fasce con Maggiore e Candreva ai lati di Legowski in mezzo al campo, Tchaouna avanzato all’altezza di Simy. Allegri invece ha dovuto rinunciare ai mattatori di coppa Chiesa e Cambiaso infortunati, oltre che a Locatelli squalificato, rimpiazzati con Yildiz accanto a Vlahovic, Weah e l’ex Nicolussi Caviglia.

La Salernitana regge in avvio ed esce alla distanza

Sulla scia del 6-1 di Torino la Juventus è partita a tavoletta con Yildiz subito scatenato tra le maglie granata. Il turco nel primo quarto d’ora ha cercato il rigore senza successo con un paio di discese in area. Poi ha alzato un bel cross per McKennie che di testa ha chiamato Costil alla prima grande parata della serata. La Salernitana si era già resa pericolosa dalle parti di Sczcesny, con una conclusione di Sambia in area bloccata dal portiere polacco dopo un bel cross di Bradaric per Simy. Dopo quindici minuti di pressione fortissima da parte della Juventus, i granata hanno riequilibrato il match con una buona occupazione degli spazi reggendo tutte le sfide uomo contro uomo.

Prima gioia per Maggiore in maglia granata

Impeccabili Fazio e Gyomber in difesa, il primo provvidenziale in un paio di occasioni sulle torri bianconere e il secondo sempre in anticipo sugli inserimenti avversari in area. Bene Legowski in mezzo al campo, vicino anche al gol dopo una combinazione con Sambia. Ottima la prova del francese sulla fascia destra, nettamente vincitore del duello con un Kostic distratto e non in giornata. Proprio da quel lato è nato il gol del vantaggio della Salernitana. Su un lancio di Gyomber, l’ex Montpellier ha sorpreso il serbo in netto ritardo e ha servito Tchaouna in area. Il francese ha aperto per l’accorrente Maggiore, che ha stoppato di destro e ha piazzato di sinistro il pallone all’angolino, battendo Sczcesny e portando i granata in vantaggio.

Esagerata l’espulsione dell’ex spezzino all’inizio della ripresa

La Juventus non era andata oltre qualche pericolo nato dai piedi di Nicolussi Caviglia, così Allegri è corso ai ripari nell’intervallo sostituendo l’ammonito Gatti (per un brutto fallo su Legowski) con Rugani e il deludente Kostic con Iling Jr. E i bianconeri sono ripartiti all’attacco, con una bella torsione di McKennie in area su cross di Rabiot che ha sfiorato il palo alla sinistra di Costil. Al 52° minuto l’episodio che ha deciso il match, il secondo giallo a Maggiore per un intervento su Rabiot partito in contropiede. L’ex spezzino era già stato ammonito nel primo tempo per un’entrata su Yildiz su un’avanzata bianconera, ma la decisione dell’arbitro Guida è parsa esagerata soprattutto se paragonata alla mancata espulsione di Gatti.

I cambi di Allegri decisivi per il pari

Inzaghi ha ripristinato il quintetto di centrocampo con l’inserimento di Bronn per Tchaouna e lo spostamento di Sambia in mediana. Il francese si è comportato egregiamente anche in mezzo al campo, mentre Allegri ha inserito Milik per Nicolussi Caviglia. la Juventus ha così ripreso a caricare la difesa granata con decisione. Dopo una girata alta di Vlahovic in area e una conclusione di Danilo parata da Costil, i bianconeri hanno trovato il pari al minuto 65 con una bella azione corale. McKennie ha servito Milik in area, il polacco ha appoggiato per il cross di Weah e l’intervento ciccato di Vlahovic ha aperto la strada alla botta da posizione defilata di Iling Jr.

Salernitana a viso aperto nonostante l’inferiorità numerica

La reazione della Salernitana però è stata vigorosa, Bradaric ha impegnato Sczcesny con un gran tiro dalla distanza e Simy in allungo non è riuscito a correggere in porta un assist al bacio di Candreva. La Juventus è andata a caccia del vantaggio senza tuttavia mostrare grande lucidità negli ultimi 16 metri, mentre la Salernitana si è chiusa a riccio non rinunciando di tanto in tanto a qualche sortita offensiva con l’ottimo lavoro di sacrificio da parte di Legowski, Simy e Candreva e Sambia. Iling Jr ha avuto un paio di occasioni ma non ha inquadrato la porta, prima con un tiro a giro e poi in spaccata su una conclusione di Danilo.

La decide Vlahovic nel recupero

Inzaghi ha provato a far respirare la squadra inserendo Ikwuemesi per Simy e Martegani per Sambia. Il francese con la sua prestazione ha finalmente dimostrato di poter essere lui il sostituto di Mazzocchi. Il fortino granata ha retto fino al primo minuto di recupero, quando proprio un errore del nigeriano ha aperto la strada a Danilo. Il cross perfetto del brasiliano ha trovato la potente incornata di Vlahovic, che ha preso in controtempo Gyomber e ha battuto Costil firmando il suo sesto gol contro i granata. La Salernitana si è ributtata in avanti con le residue energie ma senza fortuna, e il triplice fischio di Guida ha messo il timbro su un altro finale bruciante.

Amarezza e polemiche nella conferenza stampa post-partita. Inzaghi non ha parlato e al suo posto si è presentato l’amministratore delegato Milan, che si è scagliato contro la direzione arbitrale di Guida, sia per l’atteggiamento in campo del fischietto di Torre Annunziata che per la gestione dei cartellini. Il girone di ritorno comincerà il prossimo sabato con il derby contro il Napoli al “Maradona”. Mancherà Mazzocchi tra i partenopei, subito espulso contro il Torino.

Vlahovic

 

Lascia un commento