La vertenza D’Anna porta una nuova ammenda alla Nocerina. Il club dovrà infatti versare 2000 euro per la vicenda relativa all’ex centrocampista
La Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha infatti emesso oggi la sentenza relativa al deferimento del Procuratore Federale dello scorso 9 marzo per la vertenza D’Anna. I fatti riguardano il ricorso dell’ex centrocampista alla Commissione Accordi Economici per poter ricevere dalla società rossonera una parte dei compensi non percepita.
La Commissione aveva accolto l’istanza dell’atleta, imponendo alla Nocerina di versargli la somma di 3400 euro. Esaminando il ricorso, la stessa Commissione aveva allertato la Procura Federale per l’incongruenza tra le documentazioni prodotte da D’Anna e dalla società.
A corredo delle sue tesi difensive, la Nocerina aveva presentando tre documenti: due quietanze liberatorie firmate dal calciatore con date 29 febbraio e 4 marzo 2020; la contabile bancaria di un bonifico del 5 giugno 2020 con causale “saldo contratto”. D’Anna invece aveva dichiarato di aver firmato una quietanza liberatoria solo in data 5 giugno, dopo aver dunque ricevuto l’ultimo bonifico.
Questa incongruenza aveva dunque indotto la Commissione Accordi Economici a richiedere un supplemento di indagini alla Procura Federale. Nell’ambito dello stesso deferimento, il Tribunale Federale Nazionale ha anche comminato un’inibizione di 6 mesi all’ex presidente rossonero Paolo Maiorino.