Serie D, mister Osvaldo Ferullo analizza le prime mosse di calciomercato delle squadre salernitane ai nastri di partenza del torneo
Clima di attesa per l’inizio della Serie D, ma anche per mister Osvaldo Ferullo, allenatore che ha già collezionato importanti esperienze in panchina negli ultimi anni. Così come per la sua carriera da calciatore, anche nella nuova vita sportiva sta puntando sulla gavetta per poter scalare i gradini del calcio. E dopo le esperienze in panchina in Promozione con Rocchese e Castel San Giorgio, in Eccellenza è stato protagonista alla guida del Costa d’Amalfi, conducendo il club fino a una storica finale di Coppa Italia di Eccellenza Campania. Le ulteriori annate alla guida della Polisportiva Lioni e del Buccino Volcei nel massimo torneo regionale gli sono valse l’esordio in Serie D, sulla panchina della Polisportiva Santa Maria. Un’esperienza purtroppo non conclusasi positivamente.
Clima di attesa dopo la prima esperienza in Serie D. C’è già qualcosa che bolle in pentola? In effetti ho avuto dei contatti ma non si sono concretizzati perché ormai il termine ‘progetto’ si è inflazionato e viene usato facilmente nascondendo dietro solo improvvisazione e incompetenza. Quindi per il momento attendo idee convincenti.
L’ultima esperienza alla Polisportiva Santa Maria sembrava esser nata sotto una buona stella. Gradualmente però tutto ciò che è emerso in modo positivo all’inizio è crollato a causa di scelte che, alla lunga, si sono rivelate controproducenti per la stessa società. Abbiamo obiettivamente avuto difficoltà all’inizio, per un girone molto difficile e perché avevamo un organico molto giovane. E lo ha dimostrato la graduatoria del contest Giovani D Valore. Il tempo ci ha dato ragione con tre vittorie di fila, poi siamo stati sconfitti da squadre importanti come Fidelis Andria e Team Altamura. Dopo queste sconfitte il direttore generale ha deciso di esonerarmi perché non mi ha ritenuto più all’altezza del progetto tecnico. Un esonero arrivato nonostante 12 punti in 12 partite, con la squadra fuori dalla zona play-out.
Nelle restanti 22 gare la squadra ha ottenuto solo 13 punti, anche a causa di scelte di mercato di dicembre ancor più inadeguate di quelle estive. Quindi ritengo ci siano gravi responsabilità di chi ha costruito la squadra in estate e l’ha poi ritoccata in inverno. Credo che ci sia bisogno di essere titolati per ricoprire determinati ruoli nel mondo del calcio. Per quanto riguarda la mia esperienza al Santa Maria, resta per me più che positiva visti i punti ottenuti e il gioco espresso dalla squadra.
In Serie D la provincia di Salerno vedrà un bel po’ di rappresentanti, con le neopromosse Sarnese e Costa d’Amalfi che punteranno a consolidarsi in categoria. La Campania è rappresentata molto bene, non dimenticando Scafatese, Paganese, Nocerina, Pompei, Palmese, Puteolana e così via. Spero che potranno tutte farsi valere.
La Paganese cerca il rilancio dopo l’arrivo del nuovo presidente Nicola Cardillo, dirigente ambizioso che ha già dichiarato di voler puntare in alto da subito. Ho avuto il piacere di conoscere il presidente Cardillo, persona intelligente e intuitiva. Sicuramente darà slancio e idee a una piazza tra le più importanti del panorama calcistico campano.
La Nocerina sta ufficializzando acquisti importanti dopo essersi affidata alla grande esperienza di D’Eboli e Novelli. I due nomi che operano per i molossi sono una garanzia tecnica ed organizzativa. Nocera merita e loro la rappresenteranno nel migliore dei modi.
In casa Angri il patron Niutta ha puntato su un allenatore giovane, ma la piazza chiede di non ritrovarsi ad affrontare un’altra stagione sofferta come quella passata. Non conosco l’allenatore. Ce ne sono tanti bravi e capaci in Campania. Non condivido la sua scelta ma spero per la piazza di Angri che si riveli azzeccata.
La Scafatese del nuovo patron Felice Romano ha puntato su un tecnico navigato come Franco Fabiano, che conosce molto bene la categoria e sta costruendo un organico di primo piano insieme al direttore sportivo Fusco. Nomi di alto profilo insieme al presidente Romano, garanzia di ambizione e competitività. Faranno sicuramente un campionato da quartieri alti.
La Gelbison ha già ufficializzato un paio di nuovi acquisti, oltre a rinnovi di peso come quelli di Manzo e Kosovan. Che stagione ci si può attendere dal club vallese? L’anno scorso forse ha reso meno rispetto agli investimenti fatti ma il presidente Puglisi è un caparbio, non molla, punta in alto e le riconferme insieme ai nuovi arrivi rendono chiara l’idea sulle velleità e gli obiettivi della Gelbison.