Quietanze fittizie per poter ottenere i bonus relativi al decreto “Cura Italia”. Squalifiche per 14 tesserati della Nocerina
Sono 14 i tesserati della Nocerina finiti nel mirino della Procura Federale per un’indagine relativa ai bonus del decreto “Cura Italia”. Secondo le ricostruzioni, diversi atleti della formazione Juniores della scorsa stagione avrebbero prodotto quietanze fittizie per poter percepire indebitamente il contributo erogato dalla Società Sport e Salute spa.
I documenti prodotti per l’indebita percezione del bonus riguarderebbero dunque un inesistente rimborso spese relativo al mese di ottobre 2020. Sarebbe stato il presidente rossonero Paolo Maiorino a produrre la documentazione fittizia. Gerardo Torre, ex responsabile del settore giovanile, avrebbe poi consegnato le quietanze ai giovani calciatori.
Dunque, un giro ben architettato – almeno all’apparenza – volto a permettere ai tesserati dell’Under 19 di presentare domanda per aderire al decreto “Cura Italia”.
I calciatori coinvolti sono quindi 14:
- Pantaleone Carratù
- Giovanni D’Alessio
- Michele D’Amore
- Christian De Prisco
- Michele De Rosa
- Amerigo Falciano
- Giuseppe Fimiani
- Alfonso Pio Fortino
- Pasquale Manzo
- Matteo Mosca
- Daniele Padovano
- Giuseppe Sicignano
- Gaetano Varo
- Claudio Sellitti.
L’ultimo della lista fa parte della prima squadra in questa stagione e ha già esordito in Serie D. Questi 14, tuttavia, potrebbero non essere gli unici tesserati a dover rispondere della condotta irregolare. L’ammontare del contributo erogato dalla Società Sport e Salute spa è pari a 800 euro per i mesi di novembre e dicembre 2020 e 400 euro per i mesi da gennaio a marzo 2021.
I giovani tesserati della Nocerina hanno dunque fatto ricorso all’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, patteggiando le seguenti squalifiche:
- Due giornate di squalifica a Carratù, D’Alessio, D’Amore, De Prisco, De Rosa, Falciano, Fimiani, Manzo, Padovano, Sicignano e Varo
- Tre giornate di squalifica a Fortino, Mosca e Sellitti