La Nocerina torna al successo casalingo dopo oltre 4 mesi. È trascorsa un’eternità dal successo di misura sulla Gelbison dello scorso mese di ottobre. Un’eternità fatta di cambio in panchina, di una squadra completamente ridisegnata da un calciomercato attivo da ottobre alla scorsa settimana. Un’eternità durante la quale la Nocerina è precipitata dalla zona salvezza a un vantaggio minimo sulla zona retrocessione.
Contro l’Altamura serviva vincere e così è stato. Per meriti pieni di una Nocerina che ci ha messo carattere e ha badato al sodo, piuttosto che lanciarsi in improbabili ricerche di bel gioco. Una Nocerina che ancora una volta ha cambiato modulo, per permettersi in campo un portiere over dal 1′. Il settimo portiere tesserato in stagione dai rossoneri: se non è un record, poco ci manca.
Nel 3-5-2 iniziale c’è De Brasi tra i pali, ma l’Altamura ne rende nota la presenza in una sola circostanza, nel finale di primo tempo con Siclari, uno degli ex in campo tra gli ospiti. A sorpresa Liurni va in panca: Cristaldi ha come partner un Sorgente vivace, che meriterebbe il gol per l’impegno profuso e le occasioni create. In primis per la traversa colpita al 20′, con pallonetto su uscita di Guido e disturbo di un difensore ospite.
Nella ripresa il rapido e infruttuoso botta e risposta tra Sorgente e Pollidori anticipa una lunga pausa fino a metà frazione. Liurni, da poco subentrato proprio a Sorgente, si mette in evidenza al 23′: cross deviato da Casiello – l’altro ex – con Guido chiamato agli straordinari per deviare in corner.
Al 37’ della ripresa la Nocerina resta in 10. D’Anna falcia al limite dell’area D’Ammacco, proteso in ripetuti dribbling verso la porta rossonera. Il jolly ex Chievo era già ammonito e guadagna la doccia anticipata. Ma dopo 3’ è la stessa Nocerina a passare in vantaggio. Liurni si invola sul versante sinistro dell’attacco rossonero, entra in area e fulmina Guido con un diagonale chirurgico sul secondo palo.
Per il resto, l’Altamura tenta il tutto per tutto, ma ne ricava iniziative sconclusionate e non realmente pericolose. Al triplice fischio l’esplosione di gioia dei pochi intimi al San Francesco è più che giustificata. Il digiuno da vittorie, oltre che casalingo era pure relativo all’andamento generale. Attesa minore rispetto al blitz di Taranto. Ma abbastanza considerevole, tenuto conto che quella odierna è la prima vittoria del nuovo anno.
La Nocerina lascia rapidamente il penultimo posto, in cui era precipitata dopo la vittoria del Francavilla nell’anticipo contro il derelitto Agropoli. Il cammino è ancora lungo, ma ci sono abbastanza scontri diretti da capitalizzare per poter centrare l’obiettivo.