Gladiator-Cavese sgombra il campo dal chiacchiericcio su una presunta aria di cambiamento sulla panchina biancoblu. Gli aquilotti si rilanciano in classifica
Svantaggio, pareggio e sorpasso nella ripresa; al triplice fischio Gladiator-Cavese termina 1-3. Gli aquilotti blindano il tecnico Troise, sul quale aleggiavano spifferi – più che fantasmi – di un possibile esonero in caso di mancata vittoria al Mario Piccirillo.
I biancoblu sono vivi, il loro tecnico vigile e pronto a leggere al meglio la partita. E i risultati si sono visti contro i sammaritani, fino a oggi imbattuti sul terreno amico. Alla formazione metelliana manca ancora quel pizzico di cinismo per alzare le percentuali in fase realizzativa. Perché al netto dei due legni colpiti oggi – tanto per tenere alta la media -, gli aquilotti hanno sprecato qualche opportunità ghiotta che avrebbe potuto indirizzare ben prima l’esito finale.
Che fosse una gara da prendere con le pinze l’ha dimostrato il vantaggio del Gladiator. Al 10′ Squerzanti, sfruttando una corretta applicazione della norma del vantaggio, beffa in uscita Colombo con un pregevole tocco sotto. Ma la Cavese dà immediato cenno di reazione. L’occasionissima sprecata da Puglisi viene rapidamente dimenticata grazie alla conclusione di Banegas che frutta il pari momentaneo.
Gli aquilotti creano di più ma non riescono a trovare il sorpasso. Lo stesso Banegas colpisce il palo, con Bacio Terracino a fallire il tap-in vincente. E non va meglio a Foggia che colpisce il palo poco dopo.
La seconda frazione
A inizio ripresa l’episodio che sembra poter cambiare l’inerzia del match. Fissore ferma con le cattive Tedesco lanciato verso una chiarissima occasione da gol. Per l’arbitro la soluzione è di colore rosso. Colombo oppone grandi riflessi alla punizione dello specialista Tomi, poi la Cavese passa.
Gagliardi, da poco entrato, scarica dal limite una sventola che si insacca grazie alla deviazione di un difensore nerazzurro. Sull’1-2 il Gladiator prova ad alzare il baricentro, ma è costretto a capitolare di nuovo nel finale, per una clamorosa topica del portiere di casa. Servito in retropassaggio da un compagno sulla trequarti difensiva, l’estremo sammaritano in pratica regala il pallone a Bezzon, che ringrazia e fa gol con un preciso tiro a scavalcare il classe 2004 Bufano.
Gioco, partita, incontro per gli aquilotti, che festeggiano il successo e soprattutto vanno a prendersi il secondo posto solitario nella classifica del girone H di Serie D. A un solo punto da quel Fasano che domenica scorsa ha ottenuto, non senza fortuna, un punto di platino al Simonetta Lamberti.