Cavese-Lamezia a porte chiuse: costano care le bombe carta di domenica nella gara contro la capolista Gelbison
Cavese-Lamezia a porte chiuse. Lo ha stabilito il Giudice Sportivo di Serie D, dopo gli episodi accaduti nel corso della gara di domenica contro la capolista Gelbison. Il dispositivo parla di ben ventisei fumogeni e quattro bombe carta, materiale pirotecnico lanciato sul campo per destinazione. Una delle bombe carta aveva provocato il ferimento di un tifoso metelliano, costretto a ricorrere alle cure ospedaliere.
Si disputerà dunque senza tifosi il prossimo big match interno degli aquilotti contro la squadra dell’ex tecnico Campilongo. Un handicap non di poco conto per la Cavese, che si ritroverà senza un preziosissimo alleato in una sfida cruciale per il prosieguo del campionato. Una sfida che la dirà lunga sulle possibilità degli aquilotti di poter ancora accampare velleità di primato e dunque di promozione diretta in Serie C.
Tra le motivazioni del dispositivo – che vede anche un’ammenda di 3000 euro per il club – si parla anche del comportamento dei tesserati biancoblu a fine gara. Alcuni di loro hanno rivolto frasi offensive all’indirizzo degli avversari che generavano uno stato di tensione sedato solo grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine.
Il Giudice Sportivo ha infine squalificato il centrocampista Romizi per un giornata. Nella partita contro la Gelbison, infatti, il calciatore ex Bari ha raggiunto la quinta ammonizione stagionale che fa scattare lo stop disciplinare per cumulo di sanzioni.
Nel pomeriggio di oggi i metelliani recupereranno la sfida casalinga con il Trapani, non disputata nelle scorse settimane per i casi Covid nel club siciliano.