«La Cavese merita la riammissione in Serie C per quanto fatto fuori dal campo». Massimiliano Santoriello punta a rientrare dalla porta di servizio tra i professionisti, dopo l’amara retrocessione degli aquilotti nel girone C. Il presidente si è assunto tutte le responsabilità di quello che lui stesso ha definito «un fallimento solo tecnico, non certo gestionale». Evitando di lanciare accuse contro dirigenti, allenatori e calciatori protagonisti dell’annata da poco conclusa per la Cavese.
«Vorrei però che non si dimenticasse il bilancio degli ultimi tre anni. Il primo siamo andati in Serie C, nel secondo per un gol non abbiamo agguantato i playoff e nel terzo abbiamo ancora sfiorato i playoff. Questo è stato il primo anno negativo su quattro e ci è girato tutto storto dall’inizio». Col senno di poi, le scelte del patron biancoblu non si sono rivelate giuste, ma Santoriello non getta la croce addosso a nessuno: «Le gare iniziali, fino a quella con la Ternana, sono state sempre condizionate da episodi negativi. Forse l’unica sconfitta meritata è stata quella con la Viterbese.
Per le altre, tra gol annullati, battute a vuoto dei portieri e rigori sbagliati, il cammino è stato da subito sfortunato. E non dimentico gli episodi contro Foggia, Casertana e Catania. L’uscita di scena di Modica ha poi ulteriormente complicato i piani, perché era un fulcro importante del progetto. Credo che la squadra iniziale fosse tecnicamente valida, ma forse ci ha penalizzati la giovanissima età di tanti calciatori. In seguito, non ho lesinato sforzi e non ho dato limiti sulla campagna di rafforzamento. Abbiamo fatto 8 punti in 4 gare, ma non riesco poi a trovare l’origine del black-out delle 10 sconfitte consecutive, risultate poi fatali».
Il presidente della Cavese sottolinea a più riprese che «non è facile metabolizzare questa retrocessione. In una stagione resa ancora più amara dal Covid che ci ha portato via Antonio Vanacore. Mi prendo la responsabilità di tutte le scelte fatte e tra queste c’è anche quella di aver avuto poco tempo per potermi occupare più da vicino della Cavese. I numeri dicono che ho preso decisioni sbagliate, ma voglio anche dire di aver molto sentito le forti pressioni dell’ambiente nell’ultimo anno».
Dunque, nessun passo indietro da parte di Massimiliano Santoriello, che resta in attesa della fine dei playoff per conoscere i criteri da rispettare per avviare le pratiche di riammissione in Lega Pro. Circolano anche i primi nomi relativamente alla carica di direttore sportivo, cui affidare il compito di costruire la squadra per la prossima annata.