Paganese, progetto stadio: non c’è solo la tribuna coperta. Il sindaco De Prisco: “4 milioni di euro nel triennale per il Marcello Torre”.
La copertura della tribuna del Marcello Torre è un tema di prim’ordine a Pagani. Lo dimostra l’intervento del primo cittadino Raffaele Maria De Prisco nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione della Paganese. Accompagnato dall’assessore allo sport Pietro Sessa, il sindaco ha chiarito l’attuale situazione legata al progetto stadio: “Siamo in una fase di stallo, il progetto era sbagliato. Non c’era stabilità per i tifosi che avrebbero dovuto frequentare la tribuna”.
Quindi tabula rasa? Forse si, ma intanto le dichiarazioni successive sono di grande speranza per la città: “Il finanziamento è salvo. L’amministrazione farà richiesta per gestirli in proprio, perché vogliamo garantire quanto mancava nel progetto iniziale”. Il sindaco ha poi precisato: “I fondi sono a disposizione dell’ARU, la società che ha seguito le Universiadi, ma saranno ritrasferiti alla Regione. Abbiamo chiesto di affidarli direttamente all’ente comunale, ho una riunione in settimana per questo passaggio”.
Poi, De Prisco rilancia: “Complessivamente il comune di Pagani mette in campo nel triennale un’operazione da 4 milioni di euro per l’impiantistica legata al “Marcello Torre”. E’ tutto scritto nero su bianco, è tutto tecnicamente approvato. C’è il nostro massimo impegno, non solo strutturale ma soprattutto sociale. La Paganese è il veicolo maggiore per la nostra città”.
Tra questi investimenti, non rientra soltanto il piano di rifacimento della tribuna, ma anche di altri settori dell’impianto sportivo. “C’è anche un progetto in itinere per videosorveglianza e illuminazione, per cui ci siamo impegnati per avere un finanziamento di 250.000 euro. Entro il 2022 sarà rimossa la curva nord per farne una nuova in cemento. Abbiamo già programmato 400.000 euro, con cui daremo anche nuovo vigore alla pista d’atletica sottostante. A questo proposito mi auguro che in queste Olimpiadi arriveranno anche dei riconoscimenti per l’atletica paganese”.
Redattore, inviato, conduttore, telecronista.
Giro l’Italia per raccontare calcio e motori, ma non chiamatelo lavoro!