Foggia-Paganese 3-0: azzurrostellati ancora troppo altalenanti

Foggia-Paganese termina con un secco 3-0. Ferrante e Curcio regalano la vittoria a Zeman, giunto alla panchina numero 1000 in Italia.

Foggia-Paganese è la panchina numero 1000 in Italia per Zdenek Zeman e si conclude con i festeggiamenti dei satanelli. Allo stadio Zaccheria i padroni di casa vincono con un secco 3-0 sugli azzurrostellati, arrivati in Puglia con la speranza di poter trovare equilibrio e continuità nei risultati. Tuttavia, Ferrante e Curcio costringono la Paganese a perdere nuovamente in trasferta senza segnare gol. Dato troppo preoccupante per Grassadonia, che continua ad avere una squadra ancora troppo altalenante. Le tante assenze restano comunque una valida giustificazione, soprattutto in casa di una squadra storica come il Foggia, dove calciatori del calibro di Castaldo, Piovaccari e Schiavi avrebbero potuto fare la differenza. La Paganese invece deve adesso aggrapparsi ai giovani: tra questi, nota positiva l’ingresso in campo dell’attaccante classe 2005 Campanile. Per il resto, bisognerà lavorare duramente per trovare una stabilità.

Cronaca:

Zeman alla panchina numero 1000 in Italia vuole riscattare l’eliminazione del suo Foggia 4.0 dalla Coppa Italia per mano della Fidelis Andria. Dalla parte opposta c’è Grassadonia, suo ex-allievo, che debuttò da calciatore in Serie A proprio in quel “Foggia dei Miracoli” circa trent’anni fa. La Paganese però continua ad avere qualche problema numerico, con diversi uomini indisponibili: tra questi ancora assenti Castaldo, Piovaccari e Diop. Il reparto offensivo può contare quindi solo su Iannone e Guadagni, proprio come contro la Virtus Francavilla.

La sorpresa in casa azzurrostellata è però il modulo, perché a supporto dei due in avanti c’è Firenze – Cretella rientra a centrocampo – e la difesa schierata a quattro con Zanini adattato a terzino destro.

La mossa tattica non serve però a molto, perché Zeman ha i nomi giusti per sbloccare l’incontro. Al 34′ infatti Garofalo serve in area per Ferrante, che con una conclusione mancina imprendibile per Baiocco fa 1-0 Foggia.

Dieci minuti dopo arriva anche il raddoppio dei satanelli, con la coppia di centrali della Paganese che commette due errori in rapida successione. Prima Bianchi sbaglia l’appoggio di testa e consegna la sfera agli avversari, poi Sbampato, nel tentativo di murare la conclusione dal limite dell’area, tocca con un braccio. Calcio di rigore ineccepibile su cui sembrerebbe superarsi Baiocco. La sfera però gli scivola sotto le braccia e si deposita in rete. Curcio dal dischetto fa 2-0.

Lo stesso Curcio trova anche la doppietta nella ripresa, per il 3-0 del Foggia. Al 61′ Baiocco si oppone sul mancino ravvicinato di Tuzzo, ma il numero 10 dei padroni di casa arriva prima sulla ribattuta e appoggia a porta vuota. Baiocco invoca l’offside, ma la partenza di Curcio sulla conclusione del compagno è regolare.

Paganese praticamente non pervenuta, fino allo squillo di Guadagni al 72′. Il classe 2001, che aveva risolto l’ultimo turno di campionato, cerca il tiro a giro con il sinistro ma scheggia la traversa. Per il resto, l’unica altra nota degna di nota l’ingresso in campo di Campanile, classe 2005 all’esordio con la maglia della Paganese. Il secco 3-0 di Foggia-Paganese non lascia spazio ad altri commenti: azzurrostellati ancora troppo altalenanti, satanelli che festeggiano la panchina numero 1000 in Italia di Zeman.

Tabellino:

FOGGIA (4-3-3): Alastra, Garattoni, Sciacca, Di Pasquale (Merkaj 46′), Martino, Garofalo (Ballarini 76′), Maselli, Gallo (Di Jenno 63′), Tuzzo (Rizzo Pinna 76′), Alexis Ferrante (Girasole 46′), Curcio. A disposizione: Volpe, Rocca, Vigolo, Petermann. All.: Zdenek Zeman

PAGANESE (4-3-3): Baiocco, Zanini, Sbampato, Bianchi, Manarelli (Viti 76′), Cretella (Volpicelli 76′), Tissone (Vitiello 68′), Zito (Sussi 68′), Firenze, Iannone (Campanile 76′), Guadagni. A disposizione: Pellecchia, Caruso, Perlingieri, Pica, Scanagatta, Del Regno. All.: Gianluca Grassadonia

MARCATORI: Ferrante 34′, Curcio 43′ e 61′

ARBITRO: Frascaro di Firenze. Assistenti: Castro di Livorno, Marchetti di Trento. IV Uomo: Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto.

NOTE: Ammoniti Martino 10′, Di Pasquale 34′, Gallo 45′ (F), Sbampato 42′ (P). Angoli 5-4. Recupero 1′ e 3′.

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