Campilongo: dal “mai più con Santoriello” al ritorno alla Cavese

Un intreccio di panchine probabilmente senza precedenti nel calcio professionistico. Protagoniste della vicenda la Cavese e la Paganese, che di fatto ne subisce le conseguenze. Sembrava fatta per l’approdo di Sasà Campilongo alla corte di Raffaele Trapani. E invece con un colpo di coda, la società del patron Massimiliano Santoriello ha trovato l’accordo con l’allenatore di Fuorigrotta.

Un accordo che sa di colpo di scena. In primis tenendo conto dell’ormai imminente annuncio da parte della Paganese. Ma pure per un post che lo stesso mister Campilongo pubblicò il 7 novembre scorso, poco prima del “divorzio” tra la Cavese e l’ex allenatore Giacomo Modica.

 

Dopo 50 giorni, quel «MAI» scritto in maiuscolo è evidentemente svanito dai pensieri del trainer napoletano, tornato in biancoblu dopo 5 mesi dall’interruzione del rapporto col club, voluto proprio dal patron Santoriello.

E per il presidente si tratta dell’ennesimo passo indietro, in chiave tecnica, dal suo approdo al timone della Cavese 1919. A evidenziare i precedenti cambi di direzione del massimo dirigente ci avevano pensato gli ultras della Curva Sud Catello Mari. Non più tardi di 3 settimane fa. Mediante un manifesto al vetriolo:

«Nel campionato 2017-18 la squadra allestita da Sergio e guidata da Bitetto avrebbe dovuto essere un patrimonio da preservare. E invece al ritorno in Serie C nella stagione successiva, la squadra viene rinnovata quasi completamente con gli arrivi di Pavone e Modica.  Dopo i playoff sfumati in extremis, nel torneo 2019-20 l’ennesima rivoluzione: Lamazza nuovo direttore sportivo e Moriero nuova guida tecnica e squadra ancora una volta rivoluzionata. Risultato: progetto tecnico fallito dopo appena 4 giornate. Infine, la stagione in corso, con la mancata conferma di Campilongo, la panchina affidata di nuovo a Modica e squadra ancora una volta ricostruita».

L’ennesimo cambio di rotta, un fulmine a ciel sereno

L’ultimo colpo di scena poche ore fa. L’esonero ufficiale di Vincenzo Maiuri, che probabilmente sperava di poter concordare col club le giuste mosse di mercato per risollevare le sorti della squadra in classifica.

Strategie di mercato che ora passano nelle mani dello stesso Sasà Campilongo e di Antonio Schetter, agente di calciatori chiamato dal patron biancoblu a fare da consulente di mercato per questa seconda parte di stagione.

 

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