La dura legge dell’ex colpisce anche i biancoverdi
La formazione di Michele Pazienza non riesce ad ottenere la terza vittoria di fila, tornando in irpinia con zero punti. I biancoverdi sprecano molto nel primo tempo e cadono con la rete dell’ex Plescia. L’ Avellino non solo rimedia una sconfitta, ma perde nel finale, per infortunio, un giocatore di spessore come Cionek. Risalire la classifica di Lega Pro non è mai semplice, ma i lupi hanno tutte le carte in tavola per disputare una grande stagione.
Primo tempo:
Gli ospiti partono forti e, dopo soli 5 minuti, colpiscono un palo con Lores Varela: il numero 8 biancoverde conclude l’azione creata da Sgarbi, ma la dea bendata siede alle spalle dell’estremo difensore avversario. I lupi amministrano il gioco e sognano la terza vittoria di fila, dimostrando di essere una squadra totalmente diversa rispetto a quella di inizio campionato. Patierno, al minuto 13, spreca una grande occasione nata dal piede di Sgarbi. Il centravanti degli ospiti perde l’attimo e colpisce Manetta.
La formazione di Michele Pazienza, al minuto 21, sfiora il vantaggio con Lores Varela. Il fantasista uruguagio ruba la sfera sulla trequarti e inizia una splendida percussione che termina con una conclusione in area di rigore, il tiro viene neutralizzato da un grande intervento di Fumagalli. I biancoverdi sprecano molto in attacco, subendo i contropiedi avversari. La dura legge dell’ex colpisce gli irpini: Plescia, al minuto 29, buca di testa Ghidotti su sviluppi di un calcio d’angolo. Il Messina sembra rinato ed approfitta del colpo psicologico subito dagli avversari.
Cionek, al minuto 44, ha l’occasione di siglare la rete del pareggio: l’ex calciatore della Spal calcia su fondo, sprecando l’ottima palla servita da Varela. Il match termina, dopo due minuti di recupero, con i padroni di casa in vantaggio per una rete a zero.
Secondo tempo:
Gli irpini hanno bisogno di reagire e, al minuto 9, Sgarbi prova a riaprire il match. La conclusione del giocatore biancoverde viene neutralizzata da Fumagalli. L’Avellino non riesce a sorprendere il muro giallorosso, rimanendo sotto di una rete. Pazienza prova a svoltare il match con delle sostituzioni e si affida, soprattutto, a Marconi.
I lupi si accendono nel finale, ma trovano contro un super Fumagalli. L’estremo difensore del Messina, al minuto 42, devia in corner un pregevole colpo di testa di Gori e, al minuto 45, compie un miracolo sulla conclusione di Marconi. Nel finale vengono espulsi Polito e Benedetti per proteste. Piove sul bagnato per gli ospiti: Pazienza è costretto a giocare in 9 per via dell’infortunio di Cionek, avendo terminato le sostituzioni. La partita termina, dopo 8 minuti di recupero, con la sconfitta di misura da parte dei lupi.
Il tabellino:
MESSINA (4-3-3): Fumagalli; Lia, Ferrara, Manetta, Ortisi; Firenze (23′ st Zunno), Frisenna, Scafetta (37′ st Polito); Emmausso (23′ st Cavallo), Plescia, Ragusa (7′ st Buffa). A disposizione: De Matteis, Pacciardi, Darini, Tropea, Luciani, Zammit, , Di Bella. Allenatore: Giacomo Modica. AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Benedetti, Rigione (26′ pt Mulè), Cionek; Cancellotti (39′ st Ricciardi), Lores Varela (39′ Marconi), Palmiero, Armellino, Tito (16′ st Sannipoli); Patierno (16′ st Gori), Sgarbi. A disposizione: Pane, Pizzella, Maisto, Pezzella, Tozaj. Allenatore: Michele Pazienza. ARBITRO: Andrea Ancona (di Roma). Assistenti: Roberto d’Ascanio (di Roma) e Massimiliano Starnini (di Viterbo). RETI: 29′ pt Plescia (M). NOTE: 2 minuti di recupero nel primo tempo e 8 nella seconda frazione di gioco. ESPULSI: 44′ st Polito (M), 44′ st Benedetti (A). Ammoniti: 17′ pt Manetta (M), 14′ st Mulé (A), 28′ st Cavallo (M), 29′ st Zunno (M), 43′ st, 44 st Polito (M), 43′ st, 44′ st Benedetti (A).