Salernitana ancora ko, Rrahmani regala il derby al Napoli all’ultimo respiro

Rrahmani Ikwuemesi

Un’altra beffa per la Salernitana di Filippo Inzaghi, che perde il derby contro il Napoli all’ultimo respiro come già accaduto la settimana scorsa all’Arechi con la Juventus. Un gol di Amir Rrahmani a tempo quasi scaduto ha punito oltremisura l’unica disattenzione difensiva dei granata, protagonisti di un’altra ottima prestazione. E come contro la Juventus non mancheranno ulteriori polemiche sull’operato arbitrale per una gomitata di Demme a Tchaouna proprio nell’azione decisiva, non rilevata né dall’arbitro Marinelli né dal collega Di Bello al VAR.

Altro punto buttato nei minuti di recupero

Il Napoli è tornato al successo dopo un mese da dimenticare, con un colpaccio in pieno stile mazzarriano. Il gol del kosovaro Rrahmani in pieno recupero ha subito ricordato alcuni epiloghi all’inizio della prima esperienza azzurra del tecnico toscano. La Salernitana torna invece a casa nuovamente a mani vuote. I punti buttati via nei minuti di recupero cominciano ad essere troppi, al cospetto di squadre come il Cagliari che sui ribaltoni extra-time stanno costruendo il loro campionato. I granata di Inzaghi avrebbero meritato ampiamente il pari, al termine di un match equilibrato e condotto con personalità di fronte ai campioni d’Italia malgrado le numerose assenze.

Salernitana decimata dalle assenze ma solida

Ai convocati per la Coppa d’Africa e agli infortunati già noti si sono aggiunte le assenze di Bohinen febbricitante (e in partenza) e di Maggiore squalificato. Nonostante la rosa ridotto all’osso il tecnico piacentino è riuscito a mettere in campo una squadra compatta e ordinata, a lungo in controllo del match. Inzaghi ha rilanciato il recuperato Ochoa, Lovato (per Daniliuc) e Martegani dal primo minuto, confermando gli altri protagonisti della sfida contro la Juventus. Le risposte sono state ottime. Sia l’ex atalantino che l’argentino, tra i più criticati del girone d’andata, sono stati finalmente protagonisti di una prestazione convincente. E conferme sono arrivate anche da Sambia, un giocatore quasi trasformato dalla partenza di Mazzocchi.

Napoli prevedibile e senza spazi

Ma tutto il collettivo granata ha ben figurato di fronte ad un Napoli rimaneggiato quasi come i granata. Le assenze di Meret, Natan, Olivera e Zielinski, insieme a quelle di Osimhen e Zambo Anguissa, hanno pesato su una squadra chiamata alla reazione dopo il cappotto subito dal Torino. Mazzarri ha ridisegnato il centrocampo, con Cajuste e Gaetano ai lati di Lobotka, preferendo poi Simeone a Raspadori in avanti. Dalle rispettive fragilità è venuta fuori una partita equilibrata, che il Napoli ha provato a portare dalla propria parte con un possesso di palla spesso sterile. Merito di una Salernitana attenta in difesa e mai rinunciataria nelle ripartenze specie nel primo tempo. I granata non hanno lasciato spazio alle frecce azzurre, grazie all’ottimo lavoro di Sambia e Bradaric sia in fase di contenimento che in appoggio a Candreva e Tchaouna.

Candreva estrae l’ennesimo coniglio dal cilindro

La Salernitana nella prima mezz’ora non ha rischiato nulla se non per un salvataggio di Gyomber in area su un cross di Di Lorenzo. Anzi ci ha provato con una conclusione dello slovacco, dopo una bella combinazione tra Martegani e Bradaric, e con un sinistro da posizione defilata di Tchaouna. Il Napoli ha faticato a trovare spazi e i granata ne hanno approfittato colpendo con l’ennesimo gioiello stagionale di Candreva. Il romano ha aggiornato la sua collezione di prodezze alle big della classe. L’azione è nata sulla fascia destra granata, con Sambia che ha fatto correre Tchaouna. Il cross del francese, ciccato da Simy, è stato appoggiato da Bradaric a Candreva che ha saltato Politano come un birillo e da fuori area ha fatto partire un destro a giro imprendibile per Gollini.

Un rigore cambia volto al match del Napoli

La reazione degli azzurri è stata difficoltosa. Ochoa ha salvato su Simeone solo davanti al messicano ma in fuorigioco, Politano ha sciupato una buona occasione con un tiro sballato dal vertice dell’area. Poi Gaetano con un destro dalla distanza ha sfiorato l’incrocio. Solo un episodio avrebbe potuto svoltare il match degli azzurri. Ed è quello che è accaduto nel momento di massima necessità, il minuto di recupero. Su un cross di Kvaratskhelia, Politano ha trovato di sponda Simeone in area, con l’argentino anticipato da Fazio con un calcione. Dopo verifica al VAR, Marinelli ha fischiato il penalty che Politano ha eseguito in maniera impeccabile. Il pari ha dato nuova linfa al Napoli. Tra la fine della prima frazione e l’inizio della seconda gli azzurri hanno provato l’assalto alla porta di Ochoa con le conclusione di Lobotka, Kvaratskhelia e Cajuste. Lo svedese in particolare ha sfiorato il vantaggio con un colpo di testa a lato e un tiro a giro da fuori.

La Salernitana regge il confronto anche nel secondo tempo

Esaurita la spinta, la Salernitana è tornata a farsi vedere in avanti riequilibrando il match. Mazzarri poi ha inserito Raspadori per Gaetano e Zerbin per Politano, passando al 4-4-2. I granata si sono difesi con ordine, con Gyomber che ha salvato in un paio di occasioni sulle incursioni dell’ex Sassuolo e Ochoa che ha bloccato un tiro ravvicinato di Kvaratskhelia. Inzaghi ha fatto esordire Pierozzi per Legowski, accentrando sia Sambia che Martegani. L’intesa tra il nuovo arrivato e il francese sulla fascia destra è parsa subito convincente. I granata si sono resi pericolosi in ripartenza, con una verticalizzazione di Sambia per Tchaouna il cui cross è stato smanacciato da Gollini con Simy e il francese in agguato.

Rrahmani al 96° premia il forcing degli azzurri

Negli ultimi 10 minuti il Napoli ha provato a cambiare marcia, con la Salernitana che ha stretto i denti. Kvaratskhelia ha messo due volte paura ai granata. Prima con uno slalom tra Gyomber e Pierozzi in area e una conclusione deviata da Lovato che ha sfiorato il palo. Poi in pieno recupero con una percussione centrale favorita dal tacco di ritorno di Zerbin, con Ochoa che ha salvato di piede il risultato sulla conclusione del georgiano bloccando la ribattuta di Raspadori. Sembrava fatta, invece il Napoli ha colpito all’ultimo tentativo. Su una punizione di Raspadori dalla trequarti Ochoa e Fazio si sono scontrati in area e Demme ha ricacciato in area la respinta imperfetta con un colpo su Tchaouna. Ikwuemesi, entrato al posto di Simy, ha mancato l’intervento e ne ha approfittato Rrahmani. Il kosovaro ha stoppato e ha concluso in porta facendo esplodere il “Maradona”.

Un replay del finale contro la Juventus, che ha scatenato la furia dei giocatori granata contro Marinelli. Ma il VAR non è intervenuto, suggellando il successo del Napoli a un mese dall’ultima vittoria casalinga e lasciando ancora una volta la Salernitana con l’amaro in bocca. Una decisione destinata inevitabilmente ad alimentare un’altra settimana di polemiche nell’ambiente granata.

Rrahmani Ikwuemesi

 

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