Salernitana, risveglio tardivo contro il Palermo: Brunori e Pohjanpalo piegano i granata

Brunori

La Salernitana è uscita sconfitta dal match casalingo contro il Palermo, valido per la 31esima giornata di Serie B, e adesso la rincorsa salvezza dei granata si fa più difficile. Troppo forte la corazzata rosanero per i fragili equilibri di campo dei campani. Le punte di diamante del club siciliano, Brunori e Pohjanpalo, hanno messo in ghiaccio il successo ospite già nel primo tempo. E nella ripresa la squadra di Breda ha sofferto dell’ormai cronica sterilità offensiva, riaprendo il match con un colpo di testa di Amatucci solo a tempo scaduto.

Brunori protagonista assoluto del primo tempo

Il protagonista assoluto della prima frazione è stato Matteo Brunori. L’attaccante italiano di origini brasiliane ha letteralmente spaccato la partita al minuto 27, con uno splendido destro a giro da fuori area sugli sviluppi di un calcio di punizione. Una perla che ha gelato i granata spianando la strada agli uomini di Dionisi. Vantaggio però meritato e non casuale: il Palermo infatti si era reso pericoloso più volte dalle parti di Christensen, a cominciare da un cross da brividi di Lund mancato per un pelo da Pohjanpalo.

Dominio rosanero nel primo tempo

Il portiere danese aveva salvato a mano aperta su un gran destro di Gomes da fuori area, poi sia Segre che Ceccaroni avevano mancato il gol da distanza ravvicinata. Nel mezzo anche l’infortunio di Bronn, costretto a lasciare il campo per Ruggeri. Il vantaggio siciliano ha messo a nudo le difficoltà granata. Padroni di casa timorosi e confusionari, sempre sconfitti o in ritardo sulle palle contese e incapaci di rendersi pericolosi dalle parti di Audero. Negativa la coabitazione in avanti tra Cerri e Raimondo, entrambi in fase calante e poco lucidi sia in area che sulla trequarti avversaria, al punto incrociare le proprie traiettorie pestandosi i piedi in più di un’occasione.

Brunori ispira il raddoppio di Pohjanpalo

Di contro il Palermo ha beneficiato del feeling già maturo tra Pohjanpalo e Brunori, quest’ultimo furetto inarrestabile per i non fulminei centrali difensivi granata. In particolare Ferrari si è trovato in difficoltà in più di un’occasione, lasciato solo nell’uno contro uno con il bomber rosanero. Dopo una bell’inserimento in area di Brunori alla mezz’ora, con palla deviata sopra la traversa, prima dell’intervallo è arrivato anche il raddoppio ospite. Ceccaroni ha scambiato con Gomes e ha lasciato a Brunori, che con un gran tocco ha liberato Pohjanpalo davanti a Christensen. E il finlandese è stato impeccabile a piazzare la palla tra il palo e il portiere danese.

L’ingresso di Tongya da la scossa ai granata

Quattro passaggi per fare a fette la difesa granata: tutto troppo facile per il Palermo, mentre la Salernitana è rientrata negli spogliatoi in stato confusionale. Breda ha tolto l’ammonito Zuccon per Tongya e l’ingresso dell’italo-camerunense ha dato inizialmente una discreta scossa ai padroni di casa. Per lui subito due occasioni. Una bella rovesciata a fin di palo e un dribbling secco a Baniya in area con un piazzato di destro infilatosi alle spalle di Audero ma viziato da posizione irregolare. Il Palermo invece ha fallito il tris con una conclusione troppo debole di Blin da buona posizione.

Verde imprescindibile, Cerri e Raimondo in preoccupante involuzione

Breda inspiegabilmente ha atteso l’ora di gioco per inserire Verde al posto di Raimondo, quest’oggi assai deludente. Il tiro svirgolato da buona posizione in area il timbro sul pomeriggio da dimenticare del giovane cilentano. Male anche Cerri, alle prese con una preoccupante involuzione. Il centravanti granata non ha visto palla in area, stretto nella morsa dei centrali rosaneri, ma è risultato impreciso anche nel lavoro di sponda, di possesso e di smistamento ammirato fino a qualche settimana fa.

Salernitana sfortunata ma inconcludente

L’ex Spezia invece con il suo ingresso ha dato il solito ottimo contributo, pur predicando nel deserto. Verde ha mancato di poco una buona sponda di Ferrari, poi ha colpito l’incrocio dei pali con un gran tiro dal vertice dell’area di rigore. Salernitana anche sfortunata ma inconcludente negli ultimi sedici metri, come troppo spesso capitato in questa stagione. Altra occasione è capitata sui piedi di Stojanovic, che ha mandato alto di piattone. Mentre Audero ha respinto un’altra conclusione dello stesso Verde. Il Palermo si è progressivamente chiuso nella propria metà campo, limitandosi a gestire e ripartire in contropiede.

L’ottimo Amatucci riapre il match troppo tardi

Troppo a lungo la Salernitana ha giochicchiato attorno all’area di rigore rosanero, con cross inutili e senza conclusioni in porta. L’ingresso di Adelaide non ha aiutato in tale ottica e i granata hanno affondato il colpo troppo tardi, solo all’inizio del recupero. Corazza con un bel cross ha premiato l’inserimento in area di Amatucci, che con un gran colpo di testa ha battuto Audero. Il Palermo però questa volta non ha commesso sciocchezze come contro la Cremonese (da 2-1 a 2-3 negli ultimi dieci minuti di partita) portando a casa il successo e lasciando la Salernitana tristemente ancorata al penultimo posto della graduatoria.

Traballa la panchina di Roberto Breda

Sul banco degli imputati c’è inevitabilmente anche Roberto Breda, a cui la piazza oggi più che mai ha nuovamente contestato scelte di formazione sbagliate e l’assenza di coraggio nella gestione dei suoi uomini, oltre che di un piano di riserva nei momenti negativi. La società granata ha confermato ancora la propria fiducia nei confronti del tecnico trevigiano, la cui posizione tuttavia non è più salda. Si addensano nubi nere all’orizzonte dei granata, attesi sabato da un’altra partita complicata a Castellammare di Stabia. Nel derby campano mancherà inoltre Amatucci per squalifica

 

Brunori

[Foto: ufficio stampa Palermo F.C.]

 

 

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