Salernitana, Raimondo e Christensen-show: piegata la Cremonese

Christensen

La Salernitana riscatta la figuraccia di Pisa e contro la Cremonese conquista un successo rinfrancante dopo la pessima esibizione in terra toscana. Una vittoria importantissima, che rilancia gli uomini di Breda nella complicata corsa salvezza della serie B. Protagonisti del giorno sono stati Antonio Raimondo e il nuovo portiere Oliver Christensen. Il giovane attaccante di origine cilentana ha firmato il gol decisivo all’inizio del secondo tempo, il danese in prestito dalla Fiorentina ha abbassato la saracinesca nell’ultimo quarto d’ora con una serie di parate prodigiose.

Salernitana da battaglia

Contro i lombardi di Stroppa è stata pura battaglia in campo. La Salernitana ha sofferto per quasi tutto il match ma non si è fatta intimorire dalla notevole cifra tecnica dei grigiorossi, lottando su ogni pallone e provando a ribattere colpo su colpo. Finalmente una prestazione da squadra unita e compatta per gli uomini di Breda, che hanno difeso con le unghie e con i denti la vittoria fino al fischio finale. Comincia a vedersi la mano del tecnico trevigiano: grinta e feroce determinazione nel portare a casa il risultato, quello che la piazza ha richiesto al suo arrivo.

Breda la spunta con le sue idee

Breda con le sue scelte sta lentamente plasmando il gruppo che dovrà andare a caccia della salvezza. A cominciare da quelle sui convocati. Taglio definitivo per Torregrossa e Maggiore, vicini alla cessione, e rientro in lista per Braaf e Wlodarczyk. Il tecnico trevigiano ha dovuto fare a meno degli acciaccati Reine-Adelaide e Caligara ma non ha rinunciato al suo 3-5-2 di fiducia – specialmente di fronte a una Cremonese schierata specularmente – rilanciando dal primo minuto Bronn e Raimondo al posto di Ruggeri e Verde rispetto all’undici titolare a Pisa. La vera sorpresa però è stata l’utilizzo di Stojanovic nel ruolo di mezz’ala destra, per limitare l’estro del temibile Vandeputte. Mossa che aveva destato ulteriori perplessità tra i tifosi granata prima del fischio d’inizio, ma che è risultata efficace almeno per quanto si è visto nel primo tempo.

Cremonese al gran completo

La Cremonese si è presentata con tutti i suoi gioielli in campo. Vandeputte e Collocolo ai fianchi di Majer, Zanimacchia e Azzi a presidiare le fasce e Vazquez in appoggio a De Luca, preferito da Stroppa al grande ex Bonazzoli. Nonostante i grandi nomi però i grigiorossi hanno faticato a entrare in partita, mentre la Salernitana si è resa pericolosa con un pallonetto di Ghiglione già dopo due minuti. Il primo squillo ospite è arrivato da una punizione di Vazquez, causata da un errato disimpegno di Lochoshvili. Con il passare dei minuti però la qualità della Cremonese è emersa e la Salernitana ha rischiato in più di un’occasione. Un piattone dell’argentino a botta sicura ha trovato la respinta di coscia di Bronn, poi Ferrari ha risolto un pericoloso flipper vicino alla linea di porta.

La qualità dei grigiorossi fa la differenza

Azzi ha sfiorato il vantaggio con una serpentina in area granata, conclusasi con una botta alta. La Salernitana ha risposto con un colpo di testa in torsione di Raimondo, bloccato da Fulignati. Collocolo e Vazquez hanno sprecato due buone occasioni di testa, il brasiliano ha riprovato la botta in area deviata da Ferrari e l’argentino ancora ha sfiorato il vantaggio con un tiro finito sull’esterno della rete. Christensen poi ha smanacciato un cross pericoloso di Vandeputte. Salernitana a lungo in apnea di fronte a una Cremonese che ha provato più volte a entrare nell’area granata con giocate di qualità. Ferrari si è immolato su un altro tiro di Collocolo, poi è stato il turno di Majer che ha sparato alto di sinistro.

Salernitana sfortunata dal dischetto

Il primo colpo di scena è arrivato al minuto 39. Tongya con un bel guizzo ha saltato secco Collocolo sulla sinistra, entrando in area e guadagnando l’angolo. Dal corner la palla è giunta a Ferrari, il cui tiro ha colpito il braccio largo di Azzi. Rigore concesso da Fourneau dopo check al Var, che però questa volta Cerri ha calciato male: la sfera ha colpito il palo attraversando tutto lo specchio della porta per poi uscire. La Salernitana ha comunque avuto il grande merito di non deprimersi. E nell’intervallo Breda ha rimpiazzato l’ammonito Ghiglione con Soriano, riportando Stojanovic nella sua zona di competenza. Ma il secondo tempo è ripartito sulla falsariga del primo. Con altre due incursioni sulla sinistra di Azzi, che prima non ha inquadrato la porta e poi si è fatto stoppare dal puntuale Ferrari.

Raimondo punisce la Cremonese in contropiede

La Cremonese ha sfiorato il vantaggio al minuto 55 con un’altra discesa del brasiliano, un triangolo stretto in area tra Collocolo e Vazquez e la parata a mano aperta di Christensen sul tiro dell’ex Ascoli. Dal primo miracolo di giornata del portiere danese è arrivato il gol granata. Dagli sviluppi dell’angolo infatti Njoh e Tongya hanno orchestrato il contropiede che ha portato il terzino francese a galoppare verso l’area avversaria. Il suo cross ha ingannato Fulignati centrando il palo e sulla ribattuta Raimondo l’ha messa in porta, facendo esplodere l’Arechi con una corsa liberatoria fin sotto la Curva Sud.

La Salernitana non chiude il match

Il vantaggio ha destabilizzato la Cremonese che per i venti minuti successivi ha combinato ben poco. Breda ha rimpiazzato Lochoshvili con Ruggeri e poi l’autore del gol con Verde, mentre Stroppa ha fatto ricorso all’artiglieria pesante mandando in campo contemporaneamente Johnsen, Nasti e Bonazzoli. Quest’ultimo accolto dai fischi dell’Arechi. La Salernitana ha sfiorato il raddoppio al minuto 74: Soriano ha messo Verde davanti alla porta con una splendida imbucata ma Fulignati ha salvato sia sull’ex Spezia, sia il successivo piattone di Tongya rimpallato da Bianchetti. Nell’ultimo quarto d’ora però i grigiorossi sono andati all’assalto della porta di Christensen, collezionando un’occasione dietro l’altra.

La traversa di Antov in mezzo allo show di Christensen

Qui è salito in cattedra il portiere danese, che ha indossato il mantello da supereroe abbassando letteralmente la saracinesca. Dopo un bloccaggio provvidenziale sul dischetto, al minuto 80 l’ex viola ha aperto la manona per togliere dalla porta il preciso colpo di testa di Vazquez. Dall’angolo poi Antov di testa ha centrato in pieno la traversa. Breda ha speso gli ultimi cambi per inserire Hrustic e Gentile al posto di Tongya e Stojanovic, tra i migliori in campo. La Salernitana ha stretto i denti, trascinata dal proprio pubblico. Gli ultimi dieci minuti del match però sono stati terribili.

Le prodezze del portiere danese blindano la vittoria granata

Christensen con uno splendido riflesso ha alzato in angolo un colpo di testa ravvicinato di Johnsen, poi con un altro miracolo ha fatto lo stesso su un gran sinistro di Vazquez da fuori area. In pieno recupero un altro salvataggio su una zampata di Nasti, con Vazquez che ha sprecato la conclusione sull’angolo seguente. Dall’altro lato Verde, lanciato da Amatucci, ha fallito il colpo del ko facendosi ipnotizzare da Fulignati. Gli uomini di Breda hanno tenuto duro fino al fischio finale, trascinati da Ferrari e Amatucci in stato di grazia. Una grande risposta dopo la sconfitta di Pisa, una vittoria sporca necessaria per ridare convinzione e fiducia al gruppo e a tutto l’ambiente granata sul prosieguo della stagione.

Christensen

[foto: ufficio stampa Salernitana]

 

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