Salernitana, Cerri e cuore. Ma il Sassuolo fa toccare il fondo ai granata

Cerri

Il 2025 della Salernitana si è aperto con un’altra sconfitta all’Arechi contro il Sassuolo. La capolista della Serie B si è imposta 2-1 al termine di una gara sofferta, che ha visto i granata di Breda tentare di raddrizzare il match fino all’ultimo minuto. I padroni di casa si sono ritrovati sotto di due gol alla fine del primo tempo, a causa delle solite disattenzioni difensive. Ma hanno riaperto il match all’inizio della ripresa con il nuovo arrivato Alberto Cerri, sfoderando una seconda frazione di grinta e cattiveria.

Buona la prima per Breda

La Salernitana è ancora un cantiere aperto, tra nuovi arrivati e giocatori ai margini. Ma si è iniziata a vedere la mano del nuovo allenatore, dopo la prima settimana di lavoro. Così come si è percepito il diverso peso di Cerri al centro dell’attacco, rispetto ai suoi predecessori. I granata hanno affrontato il match con uno spirito ben diverso rispetto alle ultime esibizioni. C’è tuttavia ancora tanto da sistemare per quanto riguarda equilibrio e attenzione, perché continuano a ripetersi gli errori costati già tanti punti nei mesi scorsi.

Scelte di formazione pesanti

Breda per la prima uscita della sua quarta esperienza a Salerno ha optato ancora per il 3-5-2 e il tridente difensivo, oggetto di lunghe discussioni finora. Il trevigiano ha fatto scelte pesanti, lasciando fuori dai convocati Jaroszynski, Dalmonte, Kallon, Braaf e Simy, oltre che Gentile e Hrustic per infortunio. Immediato debutto da titolare per Lochoshvili, nel terzetto arretrato con Ferrari e Ruggeri, e per la coppia d’attacco Cerri-Raimondo. In mezzo al campo conferma per Njoh e Reine-Adelaide e rilancio per Ghiglione e Maggiore, con Amatucci perno di riferimento centrale.

Granata puniti dalla solita ripartenza

La Salernitana è partita bene, con un paio di discese di Adelaide – tiro parato da Moldovan – e di Njoh. Ma il Sassuolo ha punito i granata al primo errore, la solita ripartenza fatale. Una palla persa da Lochoshvili e intercettata da Ghion al limite dell’area emiliana ha scatenato un contropiede fulmineo degli ospiti. Berardi ha aperto il campo per Thorstvedt con la Salernitana scopertissima e il 3 vs 2 è finito male per i granata. Il norvegese al limite dell’area ha servito il giovane Flavio Russo (classe 2004) che senza opposizione ha battuto Sepe.

La qualità del Sassuolo fa la differenza

Il Sassuolo non aspettava altro per mettere il match in discesa e cominciare a far girare il pallone velocemente con la netta superiorità tecnica del proprio tridente sulla trequarti. Ghion e Lauriente sono arrivati due volte al tiro impegnando Sepe, mentre la squadra di Breda ha provato faticosamente a riprendere le misure agli emiliani nei primi venti minuti. Dopo un salvataggio di Muharemovic su un traversone tagliato di Njoh, il Sassuolo è di nuovo uscito dal guscio rendendosi pericoloso con le conclusioni di Berardi e Ghion. Ma soprattutto con una fluidità di gioco e una tranquillità tipica di chi gioca a memoria e ha già un piede e mezzo nella categoria superiore.

Amnesia di Ghiglione sul raddoppio emiliano

Dalla mezz’ora si è acceso anche Lauriente, che ha messo in difficoltà Ghiglione in più di un’occasione combinando con Berardi. E al minuto 40 il francese ha ispirato il raddoppio, approfittando di una clamorosa amnesia difensiva dell’ex Cremonese che lo ha lasciato libero in area sugli sviluppi di un angolo. L’ex Lorient ha pennellato un cross da distanza ravvicinata che il bosniaco Muharemovic (classe 2003) ha solo dovuto spingere in rete. La Salernitana ha provato ad aggrapparsi alla qualità di Reine-Adelaide, ma il francese in più di un’occasione è risultato lento e compassato per i ritmi imposti dagli avversari.

Stojanovic e Cerri riaprono il match

La musica però è cambiata nella ripresa. Breda ha rimpiazzato Ghiglione con Stojanovic e proprio dalla caparbietà del serbo è arrivato il gol che ha riaperto il match. L’ex Empoli ha recuperato il pallone sulla corsia di destra, ha saltato un paio di avversari in corsia e ha messo dentro un bel cross che Alberto Cerri ha infilato in porta di prepotenza sfruttando un’incomprensione tra Odenthal e Moldovan. La Salernitana ha ripreso coraggio e fiducia e il match ha cambiato progressivamente volto. All’ora di gioco sono entrati in campo Verde e Soriano per Raimondo e Maggiore. Da quel momento i granata hanno costruito varie occasioni.

Troppi sprechi davanti a Moldovan

Adelaide con un bel gioco di gambe è entrato in area ma si è visto ribattere la conclusione. Poi Verde ha servito Cerri in area ma Moldovan ha bloccato il tiro del centravanti. La migliore occasione sui piedi dell’ex Empoli al minuto 77: un buon lancio di Amatucci lo ha messo davanti al portiere rumeno ma, disturbato da Odenthal, è caduto al momento del tiro. Breda ha inserito prima Girelli per Adelaide, poi Torregrossa per lo stesso Cerri. Buono l’impatto dell’ex Samp, invece l’ingresso del venezuelano ancora una volta non ha dato la svolta sperata. Altra buona occasione è capitata al minuto 86 sul destro di Verde, che tuttavia non è riuscito a dare potenza alla conclusione.

Sfuma un pari meritato

Ultimo quarto d’ora a tavoletta dei granata: occasioni per Torregrossa e Lochoshvili in area, poi un altro errore di Rapuano ha negato ai padroni di casa una punizione solare dal limite dell’area – espulso Tello dalla panchina nell’occasione. Assedio finale per la Salernitana, con il Sassuolo in apnea nel recupero. Grosso si è chiuso a riccio rimpiazzando Berardi con Lovato, al ritorno a Salerno dopo un anno e mezzo da dimenticare. Ampi fischi per lui dagli spalti, applausi invece per i granata al fischio finale malgrado il 2-2 solo sfiorato. L’occasione buona l’ha avuta all’ultimo secondo l’ex Ferrari, che però di testa non ha inquadrato la porta su un bel cross di Verde.

Il pari sfumato fa nuovamente toccare alla Salernitana il fondo della classifica, rendendo già decisivo il match di sabato contro la Reggiana.

Cerri

 

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