Salernitana, Breda avanti adagio. A Bari altro pareggio senza reti

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La Salernitana è tornata dalla trasferta di Bari con un buon punto, che mantiene i granata a due lunghezze dalla salvezza del campionato di Serie B. Lo 0-0 del San Nicola però tiene vive le perplessità di una buona parte della tifoseria del Cavalluccio, che da tempo imputa all’allenatore Roberto Breda mancanza di coraggio nelle scelte di campo. L’atteggiamento conservativo del tecnico trevigiano troppo spesso si è infatti tradotto in una preoccupante sterilità offensiva.

Discutibili le scelte offensive di Breda

Blindare la porta è condizione necessaria per raggiungere l’obiettivo della permanenza nella categoria, ma non sufficiente. E la gestione del parco attaccanti da parte di Breda continua a non convincere l’ambiente granata. Contro il Bari il tecnico trevigiano ha confermato modulo e uomini vittoriosi contro il Modena, ad eccezione di Ruggeri che ha rimpiazzato lo squalificato Bronn. I granata hanno confermato la buona tenuta difensiva mostrata contro gli emiliani, ma in avanti Cerri ha sofferto un discreto isolamento tra i tre centrali difensivi biancorossi.

Buona Salernitana di fronte ai 25.000 del “San Nicola”

Chi poteva rimpiazzarlo o dargli man forte, come il giovane Raimondo, è tuttavia rimasto in panchina fino al fischio finale. Si poteva osare di più perché i granata di fronte ai quasi 25.000 del San Nicola hanno mostrato buon piglio fin dai primi minuti del match. Qualche imprecisione nella finalizzazione e nell’ultimo passaggio ha impedito agli ospiti di rendersi pericolosi nell’area barese nel primo quarto d’ora. Il Bari di Moreno Longo dopo un inizio difficoltoso ha cominciato a farsi vedere dalle parti di Christensen, con Ruggeri e Lochoshvili bravi a salvare sulle iniziative di Lasagna e Favasuli.

Occasioni per Corazza e Lasagna nel primo tempo

Prima della mezz’ora le due migliori occasioni del primo tempo. Verde con un gran numero su Favasuli ha conquistato una punizione da buona posizione e sugli sviluppi Corazza ha impegnato Radunovic. Poi il portiere serbo con un miracolo ha respinto il colpo ravvicinato di Cerri, seppur in fuorigioco. Dall’altro lato una leggerezza di Ruggeri ha innescato la corsa di Lasagna verso Christensen, ma il portiere danese con una gran parata sul rasoterra a incrociare dell’attaccante ha salvato il risultato. Il Bari, spinto da Dorval, ha chiuso la frazione in avanti ma la difesa granata ha gestito con attenzione gli attacchi biancorossi.

Zuccon due volte vicino al vantaggio

Nel primo quarto d’ora della ripresa la Salernitana ha chiuso il Bari nella propria metà campo ma non è riuscita a sfruttare il momento favorevole. Verdi ha provato a beffare Radunovic direttamente da metà campo, poi Zuccon ha sprecato due ghiotte occasioni. Una sponda di Cerri su cross di Ghiglione ha liberato il centrocampista al tiro da distanza ravvicinata, ma Radunovic ha salvato il risultato. Poi da un errore di Maita e conseguente servizio di Amatucci, Zuccon ha provato la girata da posizione favorevole sfiorando la traversa.

Pochi rischi per i granata

La spinta granata ha messo in grande affanno il Bari ma i centrali pugliesi hanno fatto muro sulle iniziative di Verde, Soriano e Cerri, sfruttando anche la poca concretezza degli uomini offensivi di Breda. Passata la tempesta, il Bari è tornato a farsi vedere dalle parti di Christensen. Dopo una bella chiusura di Amatucci su iniziativa dell’ex Maggiore, il danese ha respinto di piede un tentativo laterale di Obaretin. Ma la Salernitana ha rischiato la beffa in un’unica occasione: un rinvio nell’area piccola di Ghiglione rimpallato da Lasagna, che ha sfiorato il palo.

Breda troppo timido e conservativo nelle sue scelte

Longo ha inserito Maiello, Novakovich e Oliveri mentre Breda ha temporeggiato. Qui è mancata l’iniziativa da parte del tecnico granata, che avrebbe potuto spingere la squadra alla conquista di un match che invece si è incanalato verso lo 0-0. Il trevigiano ha preferito non rompere l’equilibrio in campo, ma l’ingresso di Adelaide per Verde a un quarto d’ora dalla fine non ha dato i frutti sperati. Incomprensibile poi la chiamata di Tongya solo a pochi secondi dal termine e il mancato utilizzo di Raimondo, a fronte di un Cerri in debito di lucidità e ossigeno.

Cinque scontri diretti da affrontare con coraggio

Il match non ha avuto altri sussulti se non per un paio di iniziative del motorino Dorval. Sulla prima ha spazzato Corazza con qualche affanno, sulla seconda in pieno recupero Novakovich ha sfiorato la traversa di testa ma in fuorigioco. La Salernitana si è accontentata del punticino ma nelle ultime 8 partite di campionato dopo la sosta, con ben cinque scontri diretti da affrontare, occorrerà una gestione del match ben più coraggiosa.

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