Salernitana, altro ko a Catanzaro e nuovo ribaltone: via anche Colantuono

Colantuono

Iemmello punisce i granata al “Ceravolo”

La Salernitana chiude il suo 2024 da incubo con un altro ribaltone. L’ennesima sconfitta a Catanzaro, la decima su 20 gare stagionali, segna la fine anche della quarta esperienza sulla panchina granata per Stefano Colantuono. Il tecnico romano si è dimesso ufficialmente, rinunciando pure alla guida del settore giovanile e interrompendo temporaneamente il rapporto con il club del patron Iervolino.

Risoluzione consensuale per Colantuono

La società granata ha annunciato sul proprio sito la risoluzione contrattuale consensuale con il tecnico, che non è riuscito a risollevare la classifica deficitaria del cavalluccio né a rivitalizzare una squadra troppo spesso remissiva. La posizione di Colantuono era in bilico da settimane. Le prestazioni negative contro Juve Stabia, Brescia e Frosinone e il ritorno in piena zona retrocessione avevano già convinto la dirigenza granata della necessità di un nuovo cambio in panchina.

Le parole di addio del tecnico

“Ho maturato questa decisione in primis per il bene della Salernitana, dopo aver accettato questo incarico un mese e mezzo fa con grandi motivazioni. Con la società immaginavamo già di dover fare un punto della situazione alla fine del girone d’andata. Tutti speravamo che le cose potessero migliorare. Purtroppo non c’è stata la svolta attesa. Dunque, per il rapporto che mi lega alla proprietà, alla dirigenza e a questa città alla quale mi sento profondamente legato, ho preferito fare un passo indietro, al fine di consentire al club di riprogrammare il girone di ritorno in modo diverso”.

“Ora c’è bisogno di una scintilla che possa contribuire a cambiare l’inerzia. Abbiamo tutti fatto il possibile per cercare di raddrizzare le cose, siamo stati anche sfortunati in tante situazioni, comprese le difficoltà numeriche dovute, di volta in volta, all’indisponibilità di giocatori importanti. C’è tutto il tempo per superare questo momento e auguro alla Salernitana di raggiungere l’obiettivo della salvezza. Lo ritengo ampiamente alla portata, visto che c’è ancora mezza stagione da giocare. Rivolgo un cordiale saluto ai tanti tifosi con i quali ho avuto modo di confrontarmi e di creare un rapporto ottimo, agli addetti ai lavori e a tutti coloro che hanno gravitato in questi anni nell’orbita Salernitana insieme a me”. Queste le sofferte parole di Colantuono.

Solita sterilità offensiva nonostante una buona prestazione

Anche al “Ceravolo” di Catanzaro la Salernitana non è riuscita a invertire la rotta. Non la peggiore partita dei granata negli ultimi tempi, grazie al ritorno tra i titolari di due pedine fondamentali come Njoh e Reine-Adelaide. Oltre alla buona prova del giovane Davide Gentile sulla fascia destra, in sostituzione di Stojanovic. Ma i granata hanno dovuto fare i conti con la solita sterilità offensiva e sono stati puniti dal bomber Iemmello alla prima distrazione, all’inizio della ripresa.

Il peso offensivo del Catanzaro fa la differenza

Discreto almeno il primo tempo dei calciatori di Colantuono, che hanno provato a giocare a viso aperto al cospetto di un Catanzaro avvelenato dall’epilogo beffardo del derby contro il Cosenza. Nonostante la buona spinta degli esterni Njoh e Gentile, la differenza l’ha fatta il diverso peso offensivo. Il tecnico dei padroni di casa ha riconfermato Pittarello accanto a Iemmello, mentre Colantuono ha rinunciato nuovamente a Braaf affiancando Tongya a Simy in avanti. I due centravanti giallorossi hanno impegnato più volte Sepe nella prima frazione, invece le buone trame granata – ispirate da un Adelaide subito in grado di fare la differenza- si sono infrante negli ultimi sedici metri.

Il tacco di Pontisso sorprende la difesa granata

Come contro il Frosinone la Salernitana ha rischiato la frittata sul finire del primo tempo, con un fallo di mano dubbio di Hrustic in posizione pericolosissima. Intervento punito da Perenzoni con una punizione dal limite, per fortuna degli ospiti non sfruttata al meglio dai giallorossi. Nella ripresa però al primo lampo il Catanzaro è passato. Da una verticalizzazione di Pompetti al minuto 57, un gran colpo di tacco di Pontisso ha colto di sorpresa Jaroszynski liberando Iemmello in area. E il nuovo capocannoniere del campionato non ha fallito il bersaglio fulminando Fiorillo, subentrato a Sepe nell’intervallo per un’indisposizione.

I giallorossi non chiudono il match

Il Catanzaro ha subito legittimato il vantaggio con un gran sinistro da distanza ravvicinata di Pittarello, respinto da Fiorillo con l’ausilio del palo. La Salernitana ha risposto con un piattone in corsa di Stojanovic, finito però alle stelle. I granata hanno provato a chiudere i calabresi nella propria metà campo, ma senza creare veri pericoli alla porta di Pigliacelli. Colantuono ha inserito prima Torregrossa e poi Wlodarczyk, provando addirittura le tre punte, ma il venezuelano si è confermato un pesce fuor d’acqua. Ed è stato il Catanzaro a trovare il raddoppio con Pittarello, che ha mandato in porta un cross di Scognamillo. Ma l’arbitro Perenzoni però ha annullato per un tocco di braccio dell’attaccante e la partita è rimasta in bilico.

La Salernitana sfiora il pari nel recupero

La Salernitana è andata a un passo dal pari nell’ultimo minuto di recupero ma senza fortuna. Simy di testa ha colpito due volte, Pigliacelli ha smanacciato alla meglio e Antonini ha liberato sulla linea. Poi Hrustic all’ultima azione ha trovato il sinistro vincente dal limite, ma Perenzoni ha fermato tutto per una sbracciata del nigeriano al difensore brasiliano scatenando la furia dei giocatori granata. Episodio pesantissimo in perfetta linea con il momentaccio del cavalluccio. E che non ha salvato gli ospiti dalla dura contestazione degli oltre 700 supporters giunti da Salerno.

Granata in piena zona retrocessione

Dopo aver cominciato l’anno all’ultimo posto della serie A, la Salernitana lo chiuderà in piena zona retrocessione della serie cadetta con lo spauracchio del doppio salto all’indietro. Urgente come non mai l’ingaggio di un allenatore che goda della fiducia totale della piazza e in grado di mettere ordine nella rosa, prima ancora di una campagna di rafforzamento che colmi le evidenti lacune della rosa emerse nel girone d’andata.

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