All’inferno e ritorno. La Salernitana torna alla vittoria contro la Reggiana e lo fa in maniera soffertissima, con un calcio di rigore all’ultimo minuto di recupero realizzato da Alberto Cerri. I granata hanno toccato il fondo prima di tirarsi fuori dai guai, ribaltando un match che sembrava stregato e cogliendo tre punti di cruciale importanza per il prosieguo del campionato.
La Salernitana risorge con Cerri nel momento più difficile
Un vero thriller il 2-1 dell’Arechi, di fronte a quasi tredicimila tifosi granata strettisi attorno alla squadra dopo la chiamata a raccolta da parte della proprietà. Gli uomini di Breda hanno faticato a lungo contro gli emiliani di Viali, finendo addirittura in svantaggio nonostante la superiorità numerica. Ma nel momento forse più difficile dell’ultimo anno e mezzo i granata sono riusciti a riemergere da una sconfitta che sarebbe stata rovinosa. L’uomo della provvidenza è stato Alberto Cerri. Il nuovo centravanti granata ha prima firmato il pari, schiacciando di testa una pennellata di Daniele Verde su punizione a un quarto d’ora dal termine. Poi ha avuto i nervi saldi per la doppietta, spiazzando Bardi al minuto 99 con il penalty procurato da Gian Marco Ferrari.
Granata ancora alla ricerca dell’assetto migliore
Il colpo di scena finale ha deciso il match e ha fatto esplodere l’Arechi dopo un mese e mezzo di pura sofferenza. Un successo ormai insperato e ancora più bello, che potrebbe davvero costituire la svolta della stagione dei granata. Eppure la Salernitana è ancora in convalescenza, alla ricerca della propria identità. Lo si è percepito nettamente al cospetto di Reggiana non irresistibile ma molto ordinata. Gli uomini di Breda hanno faticato a trovare spazi e a tirare in porta soprattutto nel primo tempo, a causa di una circolazione del pallone lenta e farraginosa.
Breda taglia l’intero vecchio parco attaccanti
Il tecnico trevigiano ha provato a fare un po’ d’ordine nelle gerarchie della rosa. Questa volta sono stati esclusi dalla convocazione Torregrossa, Simy, Wlodarczyk, Dalmonte, Kallon e Velthuis, oltre lo squalificato Tello e gli infortunati Hrustic e Gentile. Di nuovo in lista invece Jaroszynski e Braaf, confermato poi lo schieramento visto contro il Sassuolo con Tongya e Stojanovic al posto di Maggiore e Ghiglione. Tuttavia il 3-5-2 proposto da Breda ha faticato a schermare il 4-3-3 della Reggiana. La Salernitana si è spesso ritrovata in inferiorità numerica sulle fasce, con inoltre Adelaide e Tongya ancora lontani dal top della condizione.
Padroni di casa messi in difficoltà da una Reggiana tonica
Che sarebbe stata una gara complicata, nonostante la spinta del pubblico, lo si è capito fin dai primi minuti. Cerri ha avuto due buone occasioni nel primo quarto d’ora, mancando lo specchio della porta nella prima e calciando troppo centralmente nella seconda. Ayroldi ha sorvolato su un paio di interventi in area (entrata su Lochoshvili e spallata a Tongya), mentre Sepe ha fatto venire i brividi ai tifosi granata con più di un intervento incerto. Su una respinta sbagliata del portiere napoletano la Reggiana ha sfiorato il vantaggio prima della mezz’ora, poi Ferrari ha salvato su un tiro di Gondo. Meglio la Reggiana complessivamente nel cuore del primo tempo, ma l’occasione migliore l’ha costruita Tongya con un gran tiro da fuori area che si è stampato sulla traversa sugli sviluppi di un angolo.
Gli emiliani gelano l’Arechi in inferiorità numerica
Il primo tempo si è chiuso con due tentativi velleitari di Stojanovic e Cerri. Ma la svolta del match è arrivata all’inizio della ripresa, con l’espulsione di Ignacchiti per un brutto fallo su Cerri. Partita in discesa? Per niente. I granata si sono riversati in avanti ma la Reggiana, dopo un gol annullato a Cerri per posizione irregolare, ha colpito in contropiede al minuto 62. Vergara dopo una bella discesa sulla fascia destra ha fatto partire un cross che Portanova di testa ha stampato sulla traversa. E Luca Vido è stato più lesto di Ferrari a ribattere in rete, gelando l’Arechi. Breda è passato al tridente inserendo Braaf e Verde per Raimondo e Tongya, oltre che Caligara per il deludente Adelaide. Poi ha dovuto impiegare l’ultimo slot per rimpiazzare l’acciaccato Lochoshvili con Bronn, mentre Viali ha rinunciato sia a Vergara che a Portanova inserendo Kumi e Marras.
Dal mancino di Verde parte il ribaltone
La Salernitana ha trascorso il quarto d’ora più cupo della sua storia recente, con un misto di disperazione, incredulità e rassegnazione sugli spalti di fronte all’ennesima disfatta in corso. Ma i granata per una volta sono riusciti a ribaltare il loro destino infausto. Braaf si è incaponito troppo con le sue azioni personali, ma ha dato la scossa ad una squadra che si stava nuovamente accartocciando su sé stessa. Il pari è arrivato al minuto 76, da una pennellata di Daniele Verde su punizione dalla trequarti. Cerri ha incornato bene spedendo la palla nell’angolino, ma i tifosi granata prima di tirare un sospiro di sollievo hanno dovuto attendere un lunghissimo check al Var.
Ferrari si riscatta contro Vido
Nel finale la Salernitana è andata a caccia della vittoria, con poca lucidità ma con grande cuore. Caligara è arrivato varie volte al tiro ma senza mai inquadrare la porta. Stessa sorte per le conclusioni di Braaf e Bronn, che ha sfiorato il palo dalla distanza. La Reggiana in contropiede ha tentato l’incredibile beffa, ma per fortuna dei granata Marras ha sparato in curva. Cerri nel recupero ha mandato alto di testa una buona occasione, poi al minuto 98 il colpo di scena sull’ultimo cross di Verde. Protagonisti ancora Vido e Ferrari: l’attaccante ha commesso una doppia ingenuità, lisciando e colpendo in pieno il difensore, fiondatosi sulla palla vagante. Rigore evidente concesso senza esitazione da Ayroldi, con Cerri glaciale nella realizzazione.
Una gioia immensa per il pubblico granata e per il patron Iervolino, tornato in tribuna al fianco dei granata dopo quasi nove mesi di assenza dall’Arechi.
[Foto: Ottopagine.it]