Ristori Covid, Zigarelli e LND Campania indagati. Ipotesi truffa

Zigarelli Truffa Covid

Il presidente della LND Campania Carmine Zigarelli e un membro direttivo del Consiglio, Marco Vigliotta, sono indagati con l’ipotesi di truffa aggravata e violenza privata nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi Covid in favore delle società dilettantistiche. A riportarlo l’odierna edizione avellinese del quotidiano Il Mattino.

Truffa ristori Covid, informazione di garanzia per il presidente Carmine Zigarelli

I due indagati, assistiti dagli avvocati Francesco Picca, Arcangelo Zullo e Antonio Mustone, sono stati ascoltati dalla Procura di Avellino dopo aver ricevuto informazione di garanzia. L’indagine muove dall’ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e violenza privata.

Come descritto da Katiuscia Guarino sulle colonne de Il Mattino, la denuncia è partita nei mesi scorsi dalla Hellas Taurasi. Secondo l’accusa della società irpina, alcune squadre campane avrebbero beneficiato dei fondi stanziati durante il Covid pur non avendone diritto. Da qui, prima la rinuncia al campionato di Seconda Categoria, poi l’input per l’avvio delle indagini, con la società assistita dall’avvocato Arturo Meo.

Zigarelli indagato per truffa: la ricostruzione dell’accusa

Dal 2020 il Dipartimento Sport e Salute, attraverso la FIGC, ha erogato fondi in favore delle società dilettantistiche per supportare le stesse dopo la pandemia. Secondo l’accusa, però, alcune compagini avrebbero ottenuto favoritismi nelle procedure per l’ottenimento delle risorse, a discapito di altri sodalizi. Al momento, Zigarelli e Vigliotta hanno ricevuto informazione di garanzia e le indagini sono ancora in fase embrionale. Gli inquirenti stanno acquisendo atti e informazioni per capire se si siano verificate effettivamente delle irregolarità nella distribuzione dei fondi erogati.

Corsi e ricorsi storici: il caso Nocerina

Stando a quanto si evince dalle prime informazioni pervenute, il caso riporterebbe alla mente quello che vide protagonista negli anni scorsi la Nocerina dell’ex presidente Paolo Maiorino. Anche all’epoca, secondo le indagini, il presidente e il direttore sportivo Gerardo Torre produssero documentazione fraudolenta, attestando l’esistenza di fittizi rapporti di collaborazione con i calciatori della formazione Juniores, al fine di beneficiare dei contributi stanziati da Sport e Salute.

 

 

 

 

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