Sono nate polemiche da parte degli ex dirigenti del San Marzano, dopo la nota pubblicata dall’attuale staff del club blaugrana. In un lungo post pubblicato su quella che fino alle scorse settimane era la pagina ufficiale della società, i dirigenti dimissionari hanno parlato di «società sana dal punto di vista fiscale e di bilancio».
Più nello specifico, nel post pubblicato sulla “vecchia” pagina ufficiale, si fa riferimento a «soldi che dovevano entrare e soldi che dovevano uscire. C’erano conti da pagare ma anche fatture da riscuotere, tutto come in una normale gestione, tutto in una situazione di pareggio, senza perdite». I dirigenti dimissionari hanno aggiunto anche che «la società è stata ceduta senza chiedere un euro in cambio. La società é stata regalata».
Sul piano della gestione tecnica, inoltre, gli ex dirigenti hanno sottolineato che «tutte le parole date non sono state mantenute; calciatori marzanesi salutati dalla sera alla mattina, i nostri ruoli sono stati azzerati senza preavviso».
Queste dichiarazioni hanno lasciato probabilmente un po’ di amaro in bocca a Felice Romano (nella foto, accanto al tecnico Ciccio Messina). L’attuale massimo dirigente del club blaugrana ha infatti emesso una lunga nota stampa, nella quale ha ripercorso tutta la sua esperienza nell’entourage del San Marzano. Dal coinvolgimento come sponsor fino alla guida della società.
La risposta di Felice Romano, presidente del San Marzano
Alla luce dell’ultimo post su Facebook che è stato portato alla mia attenzione, sento il bisogno di fare chiarezza per raccontare la verità di quanto successo. Tutto è iniziato nell’estate del 2019, quando la società ci ha chiesto di fare parte dei loro sponsor, data la situazione di grave difficoltà economica in cui essa versava.
Da affezionato alla città di San Marzano, città in cui ho passato la mia infanzia e giovinezza, e colpito dalla storia e della passione dei giocatori, ho accettato immediatamente di sostenere il Per San Marzano, facendo anche più di quello che mi avevano chiesto. Così, ho contribuito con la prima sponsorship di € 24.000.00.
Durante i mesi seguenti, ho iniziato piano piano a essere più coinvolto nella vita della squadra, presenziando a delle partite, sempre più colpito dalla passione e dall’affetto dei giocatori, dello staff e del pubblico di San Marzano. […] È stato questo il periodo in cui mi è arrivata la prima proposta di rilevare la società. Ho quindi discusso questa prospettiva con la vecchia dirigenza e ognuno si è proferito entusiasta. Le strade da seguire potevano essere due: continuare a essere semplicemente uno dei tanti sponsor e contribuire soltanto al sostegno della squadra o assumere la presidenza della società e avere più spazio per portare avanti progetti più grandi.
Siamo ad aprile 2020, in pieno lockdown: mi arriva per la prima volta la notizia che i giocatori non percepiscono stipendio da dicembre. Avendo a cuore il benessere dei ragazzi, mi metto immediatamente in contatto con la vecchia dirigenza, ancora parte della società, per capire cosa stesse succedendo. Qui scopro che il contributo versato in precedenza era stato interamente utilizzato per coprire parte dei vecchi e numerosi debiti. Mi sono subito, e spontaneamente, fatto carico di questa questione, contribuendo ancora una volta ai problemi economici della società, versando 6.700 € per far sì che i giocatori venissero retribuiti per tutti i loro sforzi e così pure lo staff tecnico, anche se parzialmente.
Più o meno in questo periodo la politica è entrata a far parte della storia di questa società: il primo esponente della vecchia dirigenza mi ha confidato di voler presentare le sue dimissioni, scegliendo di occuparsi di politica. Sono andato quindi personalmente a confrontarmi con gli altri dirigenti e abbiamo deciso assieme di voler intraprendere un percorso più ambizioso, un percorso di crescita, facendo rilevare la società calcistica a “La Regina”, lasciando comunque intatta al suo interno la vecchia dirigenza. Così, a giugno 2020, essa ha firmato la cessione dell’ASD Per San Marzano.
Fatto questo, è arrivato il momento di conoscere l’effettiva situazione del bilancio della società: un bilancio che si è rivelato essere in perdita e che ho provveduto quanto prima a risanare. Debiti con la Figc, debiti con il comune, debiti con il fornitore delle divise, debiti con il commercialista, con la Gori e l’Enel e così via, che ho coperto con un altro contributo di più di 24.000,00 €. Non penso proprio, quindi, si possa parlare di un “regalo”.
Sistemata questa situazione, abbiamo iniziato, insieme alla vecchia dirigenza, e nonostante tutti gli impedimenti causati dal Covid, il percorso della nuova società, con l’obiettivo di partecipare al campionato di Eccellenza. Abbiamo ingaggiato un grande allenatore, con Vincenzo Ceglia come direttore sportivo e Antonio Langella come direttore generale della squadra. Abbiamo fittato la struttura sportiva Atena per permettere ai giocatori di proseguire i propri allenamenti mentre ci occupavamo di ristrutturare il campo di San Marzano, inagibile, sostenendo un’altra ingente spesa per sistemare tutta la struttura.
Intanto, la dirigenza stessa consiglia di escludere dal progetto i calciatori Marzanesi che, a causa di impegni personali o di quella che era percepita come inadeguatezza, non erano compatibili con il percorso della squadra. Non si è trattato dunque, di persone mandate via “dalla sera alla mattina”, come qualcuno ha voluto insinuare. E ci tengo a sottolineare che solo nel momento in cui il Covid ha bloccato il campionato e qualcuno ha visto venir meno i propri interessi, si sono verificati i primi problemi. Non tutti, certo, perché chi era spinto da vera passione è rimasto.
A Natale, in occasione dello scambio degli auguri, due persone della vecchia dirigenza mi presentano le dimissioni perché in disaccordo con la gestione del numero di sponsor. Laddove, infatti, avevo preferito farmi carico in autonomia degli oneri finanziari della società per evitare complicazioni nella gestione, essi avrebbero preferito avere un numero più elevato di sponsor da gestire personalmente, assieme alle entrate. È chiaro, quindi, come questo dissenso sia nato semplicemente da una questione di interesse personale e non di passione.
Ultima vicenda da menzionare, è stata l’appropriazione della pagina ufficiale della società, cosa che abbiamo lasciato fare senza creare inutili polemiche. E, ieri sera, vediamo pubblicate queste parole quantomeno insulse e offensive.
Normalmente, avrei lasciato correre, e infatti questa è la prima e l’ultima volta che rilascio un commento su tutta questa situazione; tuttavia a volte c’è bisogno di fare chiarezza per evitare di lasciare che i social ingigantiscano notizie false e che venga dato troppo spazio ad atteggiamenti infantili.
Voglio solo dire che non sono il tipo di persona dipinta da queste parole su facebook, e che il mio unico interesse è il bene della squadra, e che tutto quello che faccio lo faccio per passione, mia e dei tifosi e della città di San Marzano. Ringrazio tutti, e confermo il mio impegno nel far ripartire la squadra meglio di prima, per farle raggiungere gli obiettivi che merita.”
Il Presidente Felice Romano