Juve Stabia, storico successo a Salerno. Adorante e Candellone piegano i granata

Candellone Buglio Leone

La Juve Stabia ha vinto a Salerno l’atteso derby campano con il punteggio di 2-1, conquistando uno storico successo a oltre 100 anni dall’unico precedente. All’Arechi gli uomini di Luigi Pagliuca hanno sfoderato una prestazione di personalità, cattiveria e qualità, raccogliendo consensi anche dal pubblico salernitano. Adorante e Candellone hanno messo la firma sul successo che lancia gli stabiesi al quarto posto della graduatoria, mentre la Salernitana scivola nuovamente in zona play-out.

Brera Holdings e Busso quasi ex incrociati

Tante storie nella cornice di questo derby. A cominciare dall’annuncio in settimana da parte di Brera Holdings dell’ingresso nella proprietà stabiese accanto al presidente Andrea Langella. Una partnership al 50% per la società finanziaria guidata da Daniel McClory, che in estate aveva avviato una laboriosa ma inconcludente trattativa con Danilo Iervolino per la cessione di una parte delle quote della Salernitana.

Dall’altro lato invece primo derby da ex di lusso per il presidente granata Roberto Busso, fino a giugno al fianco delle vespe con la sua società di consulenza immobiliare e manageriale “Gabetti Sport”. Avventura conclusasi con il trionfale ritorno in B. Assente invece l’ex presidente granata Aniello Aliberti, che ha declinato l’invito allo stadio della società di Iervolino dopo lo striscione di contestazione nei suoi confronti esposto nei dintorni dell’Arechi.

Juve Stabia in grande ascesa

Meritato il successo delle vespe, che hanno espresso un gioco fluido ed efficace. Ripartenze pungenti e predominio delle fasce, queste le situazioni di gioco che hanno messo in discreta difficoltà la Salernitana di Colantuono. Al cospetto di una squadra con le idee chiarissime sono riemersi tutti i limiti dei granata. Se la Juve Stabia di Pagliuca gioca ormai a memoria dopo un anno e mezzo di lavoro, la Salernitana fatica ancora a mettere un mattoncino dietro l’altro nella costruzione del proprio campionato.

Granata penalizzati da assenze e solite ingenuità

Hanno pesato come di consueto le tante assenze in casa granata, da Njoh a Reine-Adelaide fino a Tongya, entrato nella ripresa ma ancora lontano dalla condizione ottimale. In campo però per lunghi tratti la differenza di passo è stata evidente. La Juve Stabia è partita forte aggredendo le fasce con Fortini e Floriani e ha sbloccato il match dopo sette minuti. Il gol però è nato ancora dall’ennesima clamorosa ingenuità in mezzo al campo, questa volta da parte di Verde.

L’ex spezzino era arrivato al tiro dopo un bel triangolo con Amatucci, ma sugli sviluppi del corner ha perso un pallone sanguinoso che ha scatenato il contropiede degli ospiti a campo aperto. Leone ha fatto correre Floriani sulla fascia destra, poi ha raccolto il cross di quest’ultimo con una girata che ha flippato su Stojanovic, diventando un pallone da spingere semplicemente in porta per Adorante.

Grande intesa tra Adorante e Candellone

La Salernitana ha impiegato un bel po’ per asciugarsi dalla doccia fredda dello svantaggio. I granata sono apparsi sorpresi dalla fluidità di gioco degli avversari. Al quarto d’ora gli uomini di Pagliuca sono arrivati in porta con cinque passaggi di prima a partire dal fondo, sull’asse Candellone-Adorante-Floriani. Questa volta però il centravanti delle vespe ha fallito il bersaglio, dopo lo splendido colpo di tacco dell’ex Pordenone e il cross in corsa del giovane romano. I buchi della difesa granata sono stati un invito a nozze per i due attaccanti stabiesi, in perfetta sincronia con gli esterni Fortini e Floriani. Tutti assistiti dall’ottima regia di Leone e di Buglio in mezzo al campo.

Le vespe dominano le corsie laterali con Fortini e Floriani

Dalla mezz’ora la Salernitana ha cominciato a spingere, con Maggiore più dinamico in mezzo al campo. L’ex spezzino ha mancato il bersaglio con una volée, poi Soriano non è riuscito a concretizzare due buone occasioni. E ancora Maggiore di testa non è riuscito a sfruttare una delle non poche uscite incerte di Thiam. La Salernitana si è scoperta e la Juve Stabia ha sfiorato il raddoppio con due sconcertanti ripartenze, una fermata da un fuorigioco e la seconda (nata da un pallone perso da Soriano, Adorante solo contro Ferrari) neutralizzata da un grande intervento di Jaroszynski. Certamente il migliore del pacchetto difensivo il polacco, che già in precedenza aveva salvato su Candellone.

Amatucci trova il pari e Verde sfiora il vantaggio

Nel recupero la Salernitana ha trovato il momentaneo pari. Questa volta sono state le vespe a perdere un brutto pallone in mezzo al campo e Soriano ne ha approfittato lanciando subito Simy in profondità. Buono l’assist del nigeriano per l’accorrente Amatucci, che è rientrato sul destro in area di rigore e ha battuto Thiam con un tiro deviato. Il pari ha rivitalizzato l’Arechi e la Salernitana ha sfiorato anche il vantaggio all’inizio della ripresa. Verde con un gran guizzo è entrato in area e ha calciato, poi sulla respinta di Thiam ha aperto troppo il piattone fallendo una ghiotta occasione.

Candellone firma lo splendido raddoppio stabiese

La Juve Stabia si è chiusa nella propria metà campo e il match, già molto combattuto nella prima frazione, si è fatto estremamente spezzettato a causa dei numerosi falli fischiati dall’arbitro Ghersini. Soriano è sembrato il più ispirato ma Ghersini ha sorvolato su un paio di interventi fallosi ai suoi danni. Poi le vespe, dopo un’altra bella chiusura di Ghiglione su Floriani, hanno punto all’improvviso. Leone ha pennellato un lancio in area per la testa di Adorante, che ha spizzato perfettamente per l’accorrente Candellone. Quest’ultimo con bel destro al volo ha fulminato Sepe firmando il nuovo vantaggio ospite. Giocata di grande qualità che ha colto nettamente impreparata la difesa granata.

Salernitana poco lucida nel finale, la Juve Stabia sfiora il tris

Colantuono ha subito inserito Tongya per Soriano e Wlodarczyk per Simy, dopo aver già rimpiazzato Maggiore con Hrustic. Ma la Juve Stabia ha trovato l’immediato tris con un’altra azione in velocità che ha coinvolto Candellone, Pierobon e Rocchetti. Il terzino subentrato è andato in fuga sulla fascia sinistra e ha messo in mezzo per la spaccata vincente di Adorante, ma Ghersini ha annullato per una posizione irregolare.

La Salernitana ha spinto senza grande lucidità e con troppa confusione nell’ultimo quarto d’ora. Di vere occasioni per pareggiare non ce ne sono state. Un tiro ribattuto di Amatucci, una girata debole di Tongya e un liscio di Ferrari nel cuore dell’area, troppo poco per raddrizzare il match che la Juve Stabia avrebbe potuto chiudere con l’ennesimo contropiede. Ma Artistico, subentrato ad Adorante, non ha inquadrato la porta su invito di Pierobon.

Perplessità sulle sostituzioni di Colantuono

Colantuono aveva lanciato nella mischia anche il giovane Gerardo Fusco tenendo arretrato Tongya, scelta poco utile che ha destato perplessità così come l’inutilizzo di Braaf e Kallon, che avrebbero potuto dare una scossa al match. L’ultima occasione è capitata sui piedi di Hrustic, che dal limite non ha inquadrato la porta. Poi il triplice fischio di Ghersini ha dato il via alla festa di Pagliuca e dei suoi gialloblu, accolti dall’entusiasmo dei propri supporters al rientro a Castellammare per questo storico successo in terra salernitana.

Candellone Buglio Leone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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