Serata di premiazioni e progetti in casa Scafatese Calcio 1922. La società gialloblu, nelle persone dei presidenti Vincenzo e Sebastiano Cesarano, ha dapprima omaggiato Franco Aievola (nella foto, con il patron Enzo Cesarano) con il titolo di “Cavaliere Gialloblu”, il primo della ultranovantennale storia della Scafatese, premiato per i quasi dieci anni al servizio della signora del calcio campano.
Nell’incontro con parte della città il Presidente ha anche parlato dei progetti per il futuro, dicendo la sua anche su alcune voci relative al prossimo ballottaggio: «Mi dispiace che a poche ore da un ballottaggio qualcuno ha voluto strumentalizzare la bandiera della Scafatese. La Scafatese è apolitica, non ha partiti, appartiene alla città e al popolo».
Cesarano ha poi spiegato cosa si aspetta dalla prossima giunta: «In primis la Scafatese deve tornare a casa sua, ci siamo trovati bene a Sant’Antonio ma lo stadio del canarino è il “28 Settembre”. Mi è stato assicurato che verrà fatto il massimo, magari potremmo richiedere anche la gestione, ma il primo passo importante è il ritorno a Scafati».
Tema caldo anche relativo all’impegno sociale, visto che quella gialloblu è una realtà sempre aperta alle esigenze del territorio: «Nell’ultimo anno siamo stati al fianco delle persone più bisognose con un progetto di Scuola Calcio gratuita. Siamo stati gli unici sul territorio, ma sappiamo che possiamo fare di più e infatti dalla prossima stagione il nostro progetto sarà finalizzato anche all’inclusione e all’integrazione dei bambini diversamente abili».
Obiettivi ambiziosi, dunque, per la Scafatese, anche e soprattutto fuori dal campo, nell’ottica della diffusione dei valori etici e morali dello sport, che da sempre fanno parte del manifesto societario canarino.