INTERVISTA – direttore sportivo Franco Del Gaudio. Storico ds del San Tommaso, con il quale ha vinto due campionati di Prima Categoria (con mister Spica e mister Criscitiello), è stato tra i protagonisti del doppio salto della compagine irpina, che in due anni passò dalla Promozione alla Serie D.
La vittoria del massimo campionato regionale, con Messina in panchina, fu una vera e propria impresa. Nel mezzo, il campionato di Prima Categoria vinto con il Carotenuto, che attendeva la Promozione da circa 20 anni.
L’Intervista
A due giornate dal termine del girone di andata, una sua impressione a 360 gradi sul campionato in corso.
“Alla luce dei risultati visto fino ad oggi il San Marzano sta confermando quanto di buono fatto anche nella passata stagione e sta mantenendo fede ai favori del pronostico. Credo che dietro ai blaugrana i primi 4 posti siano meritatamente occupati da società gloriose e blasonate che aspirano ad una posizione importante in chiave playoff.
Ci sono le solite formazioni irpine Cervinara e Virtus che si consolidano nei primi posti di classifica. La sorpresa è senz’altro del Solofra che sta facendo vedere cose egregie”.
Come valuta il mercato di riparazione delle compagini irpine sino ad ora?
“Siamo ancora ai primi giorni di mercato ed è ancora presto per poter dare una valutazione complessiva sui movimenti delle irpine”.
È riuscito nell’impresa di vincere il campionato con il San Tommaso. Quale crede che sia la giusta ricetta per ottenere il salto di categoria?
“Quell’anno venivamo dalla vittoria del campionato di Promozione, scegliemmo un tecnico esperto ed importante come Ciccio Messina. Insieme costruimmo quella squadra che poi riuscì a conquistare la D, a discapito di organici più quotati quali Santa Maria e Agropoli. Credo che la cosa migliore sia quella di puntare su un gruppo di uomini che rispettano gli impegni presi. Una vera e propria ricetta non c’è, ma credo che con l’unione dei fattori precedentemente elencati i si possono raggiungere risultati importanti”.
Ad oggi, è ancora alla finestra. Ha ricevuto qualche offerta sino ad ora?
“Mi ritengo un passionale del calcio, libero dai vincoli di procuratori e lontano da questa tendenza dei direttori ingaggiati solo perché legati agli sponsor. Sto girando su vari campi tra Promozione ed Eccellenza, resto alla finestra, in attesa della chiamata giusta di un presidente che vuole fare calcio con la C maiuscola. Ho ricevuto qualche offerta, ma si trattava di progetti non consoni per quelli che sono i miei obiettivi”.