Gennaro Esposito, il bomber “evergreen” reduce dalla vittoria con il San Marzano, scalda i motori per la nuova stagione sportiva
Gennaro Esposito, bomber che ha trovato ancora il modo di rendersi protagonista, contribuendo alla cavalcata del San Marzano in Serie D. Il centravanti cresciuto nel vivaio del Napoli, che ha spento ieri 39 candeline, s’è fatto spazio ed è andato in doppia cifra pur con una grande concorrenza.
La formazione blaugrana ha infatti superato quota 100 gol in campionato, 14 dei quali realizzati da Esposito in 23 presenze. Calcolando il totale di 1349 minuti giocati, la media gol del centravanti blaugrana parla di un centro ogni 96 minuti e spiccioli. A dimostrazione che nel calcio la carta d’identità spesso conta poco.
Si è chiusa una bellissima stagione. Ero stato volutamente scelto per portare in D il San Marzano e ci siamo riusciti. Solo per un episodio non abbiamo scritto la storia del calcio campano, vincendo anche la Coppa Italia nazionale. Oggi a 39 anni appena compiuti, la carta d’identità per me è solo un numero perché ho ancora gli stimoli e il fuoco dentro, come dimostrato anche nel recente passato.
Le vittorie si costruiscono in campo, ma soprattutto fuori. Qual è la ricetta giusta sul piano umano più che tecnico?
Penso che tutti costruiscano le squadre con l’idea di aver preso i migliori giocatori dell’universo. Ovviamente non c’è una ricetta giusta o segreta per vincere e ogni anno ha le sue difficoltà e le sue caratteristiche. Ma sono i momenti e la gestione delle difficoltà sul percorso l’ostacolo per me da superare per far unire ancor di più il gruppo.
Carriera lunghissima e il comune denominatore tra le varie esperienze, oltre ai gol, è stato il ricordo che hai lasciato tra i tifosi.
Come sempre anche quest’anno la vittoria più bella è stata aver lasciato il segno come uomo prima e calciatore poi. L’affetto ricevuto dal gruppo ultras del San Marzano mi ha riempito il cuore di gioia. I ragazzi, a cui sono legatissimo, resteranno per sempre nel mio cuore.
Stagione 2023-24, le proposte non mancano, ma i “vecchietti” del pallone hanno parametri particolari per scegliere la nuova squadra.
Per la nuova stagione c’è tanto chiacchiericcio intorno al mio nome. Io posso solo dire di essere pronto come sempre a dare il mio contributo per vincere, sia dentro che fuori dal campo. Nella mia carriera ho sempre scelto in base al coinvolgimento emotivo ed empatico con una società e una città, piuttosto che dare peso al dio denaro.
Eccellenza 2023-24, partiamo dall’incognita gironi: tra fusioni, acquisizioni e “salti in lungo” per i titoli, si può già fare una bozza dei due raggruppamenti?
Secondo me anche quest’anno si sta delineando una divisione dei raggruppamenti simile all’ultimo campionato. Poi starà alla lega e a chi di dovere dividere. Anche se dal mio modesto punto di vista i conti sono già praticamente fatti, tenendo conto di storia e tradizioni di alcune società napoletane.
Calciomercato per ora dominato dal Pompei di Maradona, ma le altre non stanno a guardare.
Per il mercato ovviamente ad oggi il Pompei sembra non avere rivali e vanno fatti i complimenti a chi ha lavorato per aver scelto quasi il meglio in circolazione. Ma come ogni anno in entrambi i gironi ci saranno squadre organizzate e agguerrite, oltre alle immancabili outsider pronte a dare spettacolo. e poi c’è ancora il “vecchietto” Gennaro Esposito che può spostare gli equilibri, come dice la mia storia in questa categoria. Con la consapevolezza che in Serie D mi divertirei ancora di più.