Women’s Nations League, Hermoso piega la resistenza dell’Italia all’Arechi

Hermoso

La Spagna Femminile ha battuto l’Italia 1-0 aggiudicandosi nel finale il match dell’Arechi di Salerno, valido per la terza giornata della Uefa Nations League Women. Di fronte a quasi 5.000 spettatori non è bastata una prova di grande cuore per le azzurre di Andrea Soncin, piegate dopo 89 minuti di epica resistenza. Il gol spagnolo è stato firmato da Jennifer Hermoso, al rientro in nazionale dopo la brutta vicenda del bacio non consensuale ricevuto da Luis Rubiales. Episodio accaduto in estate, durante la premiazione della Roja al termine della vittoriosa finale del mondiale in Australia e Nuova Zelanda, e costato il posto all’ormai ex presidente della federazione spagnola.

Preparazione perfetta del match

Per l’Italia femminile è stata una prova di grande orgoglio di fronte alle campionesse in carica. Una partita preparata tatticamente in maniera impeccabile dal C.T. Soncin, che ha rinunciato alle palleggiatrici puntando sulle velociste. Il piano è quasi riuscito. La perfetta organizzazione in campo ha permesso alle azzurre di tenere botta con coraggio e un pizzico di fortuna agli assalti delle furie rosse. Soncin ha optato per un 5-4-1 estremamente compatto, con Boattin e Di Guglielmo a protezione del tridente difensivo e le frecce laterale Bonfantini-Bonansea in appoggio all’unica punta Girelli. Una catenaccio da manuale che la Spagna è riuscito a spezzare sono all’ultimo tentativo.

Partenza a tavoletta della Spagna

Le spagnole, schierate con il tradizionale 4-3-3 dalla nuova C.T. Montserrat Tomè, sono partite fortissimo. Almeno 5 occasioni create nei primi 10 minuti con la classe di Bonmati ad illuminare la manovra rossa. Spettacolare la proposta di gioco delle ragazze spagnole. Disposizione ordinata e compatta, continue sovrapposizioni dei terzini Carmona e Battle in appoggio alle esterne d’attacco Mariona e Garcia Cordoba, fitta rete di passaggi e triangoli a far girare il pallone rapidamente da una parte all’altra del campo. Una gran parata di Giuliani su Bonmatì, dopo un doppio dribbing del probabile futuro pallone d’oro, ed alcune imprecisioni nelle conclusioni hanno permesso alle azzurre di uscire indenni da questo iniziale tiro al bersaglio.

La classe di Bonmatì illumina le Furie Rosse

Le azzurre poi al 13° minuto hanno addirittura sfiorato il vantaggio su calcio d’angolo, con una zampata di Linari che ha esaltato i riflessi del portiere Coll. La Spagna ha continuato a macinare gioco e occasioni, con le imprecisioni di Carmona, Garcia e Aleixandri a graziare l’Italia. Molto inspirata la Bonmatì: un bel gioco di prestigio in area ha portato nuovamente la n°6 al tiro, ribattuto. Dall’altro lato le azzurre hanno provato ad uscire dal guscio con due contropiedi sfumati di Bonansea. Dopo 20 minuti di burrasca la furia delle spagnole si è placata e le azzurre hanno cominciato a prendere le misure alle avversarie.

Regge bene il fortino azzurro

La seconda metà della prima frazione ha visto un maggiore equilibrio e un ritmo più basso, con Linari protagonista di un paio di salvataggi provvidenziali su Garcia e Battle. Le azzurre hanno continuato a soffrire, faticando nella gestione del pallone subito riconsegnato alle palleggiatrici spagnole dopo la riconquista del possesso. Il fortino azzurro però ha tenuto e il primo tempo si è chiuso a reti inviolate. Nell’intervallo Monserrat ha inserito Del Castillo per Garcia e Paralluelo per Gonzales, per dare più concretezza alla manovra offensiva. Quest’ultima però ha fallito incredibilmente una facile occasione a porta spalancata.

Rientro per Jennifer Hermoso

La musica nella ripresa non è cambiata, la Spagna ha ripreso ad attaccare a testa bassa e l’Italia ha provato a fare muro. Le squadre si sono allungate con rapidi ribaltamenti di fronte: le rosse sono entrate più volte nell’area azzurra ma senza concretizzare. Soncin ha inserire Glionna per Bonfantini senza apportare modifiche tattiche, mentre il pubblico spagnolo ha festeggiato il ritorno in campo di Jennifer Hermoso, a poco più di due mesi dall’ultima apparazione nella finale mondiale. Occasione in cui fu protagonista suo malgrado anche con il rigore sbagliato.

La Hermoso colpisce prima del recupero

L’ingresso al posto dell’imprecisa Mariona ha dato un’altra scossa alla Spagna, che ha continuato a premere senza tuttavia andare oltre qualche tiro-cross impreciso. Soncin ha inserito forze fresche con Cambiaghi, Greggi e Bergamaschi e l’Italia ha spaventato la Spagna con un paio di contropiedi di Glionna. Veloci e pericolose però anche le ripartenze della Spagna, con un cross di Bonmati smanacciato da Giuliani. Quando il pari sembrava cosa fatta, è arrivata la doccia gelata. Paralluelo si è inserita in area servendo Putellas, la cui conclusione è stata ribattuta di piede centralmente da Giuliani. Hermoso ha raccolto e ha depositato in rete, bucando la resistenza azzurra e facendo esplodere la gioia dei tifosi spagnoli.

Giacinti fallisce il colpo del pari

Soncin non si è arreso e ha inserito Giacinti per Bartoli. E proprio la neo-entrata ha avuto l’occasione del pareggio. Una palla vagante carambolata su due spagnole l’ha liberata davanti a Coll in area, ma il tiro masticato è stato bloccato dal portiere spagnolo. Pari sfumato e delusione finale, ma anche applausi per una prestazione di grande orgoglio contro la nazionale di riferimento per tutta la categoria femminile. Al giro di boa del proprio girone di Nations League le azzurre rimangono per il momento ferme a quota 3 punti, in attesa della difficile trasferta in terra svedese in programma il 31 ottobre.

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