La Juventus Femminile ha vinto la Coppa Italia 22/23 battendo la Roma all’Arechi. Decisivo il gol di Barbara Bonansea nel recupero
La Juventus Femminile ha vinto la Coppa Italia 2022/2023, bissando il successo ottenuto nella precedente edizione. Le atlete bianconere hanno battuto la Roma con un gol di una delle loro calciatrici più rappresentative, Barbara Bonansea. Una vittoria di “corto muso”, con una rete arrivata a sorpresa nei minuti di recupero della vibrante finale andata in scena allo stadio Arechi di Salerno. Clamoroso epilogo di un match dominato a lungo dalle giallorosse, che hanno sprecato numerose occasioni davanti alla porta difesa da Peyraud Magnin. Beffa doppia, perché anche nella finale del 2022 le ragazze dell’allenatore Spugna avevano subito uno spiacevole ribaltone negli ultimi dieci minuti della sfida.
Bonansea la decide nel recupero
Nella splendida cornice dello stadio Arechi l’atto conclusivo della coppa è stato introdotto dalla suggestiva esecuzione dell’Inno di Mameli da parte del CoroPop di Salerno, diretto dal maestro Ciro Caravano. Spettacolo anche nei novanta minuti, con ritmi di gioco sempre alti e pochi calcoli da parte di entrambe le squadre. Le bianconere capitanate da Sara Gama hanno sofferto a lungo ma hanno colpito nel momento decisivo, risolvendo un match che sembrava destinato ai tempi supplementari. Protagonista Barbara Bonansea, cresciuta alla distanza nel secondo tempo e poi decisiva nel portare tra le mani delle bianconere la Coppa Italia “Ferrovie dello Stato” per il secondo anno consecutivo.
Partenza a tavoletta delle giallorosse
Si prospettava una supersfida tra le due regine del calcio italiano femminile e così è stato. Roma fresca di scudetto, Juventus scalzata dal trono dopo cinque titoli consecutivi ma ancora campione in carica in coppa. La Roma è partita a razzo, con l’obiettivo di riprendersi quel trofeo perso 12 mesi fa. Il primo squillo della partita è stato un tiro rasoterra di Emilie Haavi. Le giallorosse sono apparse da subito più propositive, in particolare con la calciatrice norvegese spesso pericolosa dalle parti di Sara Gama. La Juventus ha provato a rispondere con un tiro di Girelli, ma la Roma ha ampiamente comandato il gioco nel primo quarto di match.
Bianconere all’angolo per buona parte del primo tempo
Tra le migliori occasioni per la Roma, un colpo di testa di poco alto di Wenninger da calcio d’angolo al minuto 18 e un tiro mancato alla mezz’ora di Giacinti, che non è riuscita a correggere in rete una spizzata di Di Guglielmo ancora da angolo. Bello anche un tiro a giro di Ghionna dopo un’azione personale sulla destra, parato senza problemi da Peyraud-Magnin. Le bianconere di Joe Montemurro pur soffrendo hanno chiuso ogni spazio con attenzione, lasciando cadere in più di un occasione le rivali nella trappola del fuorigioco.
Resiste lo 0-0 dopo i primi 45 minuti
Dopo il break a metà frazione, la Juventus è riuscita a contenere meglio le neocampionesse d’Italia e la partita si è riequilibrata. Le squadre si sono allungate e un contropiede di Beerensteyn è costato il giallo a Greggi. Dall’altro lato anche Salvai ha speso un’ammonizione per fermare Giacinti sulla trequarti. Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, risultato favorevole alla Juventus per quanto visto fino a quel momento.
Salernitana for Special protagonista nell’intervallo
Nell’intervallo sono scesi in campo i ragazzi della Salernitana For Special, la squadra di atleti gestita dalla cooperativa de “Il Villaggio di Esteban” in collaborazione con il club granata. Il gruppo è andato a salutare e a raccogliere l’applauso del pubblico che ha riempito il settore “distinti”. Bella e importante nel merito l’iniziativa della Divisione Calcio Femminile, che ha messo all’asta le magliette delle finaliste devolvendo il ricavato a sostegno delle attività sportive e di inclusione della cooperativa.
Maggiore equilibrio nel secondo tempo
Anche nel secondo tempo la Roma è partita forte. Un attacco prolungato di Glionna e Haavi sulle fasce laterali ha messo in allarme la difesa bianconera, ma Giacinti non è riuscita a concretizzare il bel cross della norvegese. Il match è parso più equilibrato con occasioni da una parte e dall’altra. Beerensteyn non ha concluso un contropiede che aveva colto Caesar fuori dai pali. Poi Caruso con un gran tiro dalla distanza al minuto 57 ha mancato di pochissimo lo specchio, un attimo prima che l’allenatore giallorosso Spugna sostituisse Glionna con Serturini sulla destra del campo.
Bonansea si accende per l’ultima mezz’ora
La Juventus ha provato ancora farsi vedere in avanti, con un bella conclusione di Bonansea da fuori area che ha sfiorato il palo alla sinistra di Caesar, facendo venire i brividi all’estremo difensore giallorosso. La stessa Bonansea si è resa ancora pericolosa con un colpo di testa da calcio d’angolo, caricandosi la squadra sulle spalle nel momento più delicato del match.
Haavi e Giugliano falliscono il match-point
La Roma ha continuato a macinare gioco ed è andata più volte vicino al gol. Un tiro di Giugliano ha provocato una pericolosa carambola nell’area bianconera, mentre un colpo di testa di Di Guglielmo è finito di poco fuori. La velocità e le accelerazioni della neoentrata Serturini hanno messo in grossa difficoltà Boattin sulla fascia sinistra bianconera. A dieci minuti dal termine l’occasione migliore del match per le giallorosse, un assist centrale di Giugliano per Haavi che da due passi non ha inquadrato lo specchio della porta. Uno occasione d’oro a cui ha fatto seguito un altro tentativo di Giugliano, che poco prima del recupero ha colpito di testa su un bel cross della giapponese Minami senza tuttavia riuscire ad angolare.
Finale crudele per le giallorosse
Opportunità mancate puntualmente punite dalla Juventus in pieno recupero – tra la sorpresa generale – con un preciso colpo di testa di Bonansea, su cross di di Lisa Boattin. L’undici bianconera ha anticipato Linari e la palla si è infilata alle spalle di Camelia Caesar, facendo impazzire tutta la panchina bianconera. Colpo del k.o. in piena regola, non c’è stato il tempo né il modo per le detentrici dello scudetto di rispondere. Al fischio finale dell’arbitro Delrio si è concretizzata la beffa clamorosa per le giallorosse e il trionfo quasi insperato delle calciatrici bianconere.
Gran bel gesto di unione durante la premiazione da parte del capitano Sara Gama, che ha lasciato sollevare il trofeo a Martina Rosucci, vittima di un altro grave infortunio a fine febbraio, e a Valentina Cernoia, una delle probabili partenti del gruppo.
Le parole dei due allenatori
Stati d’animo opposti il sala stampa. Raggiante Joe Montemurlo: “Non è stata una partita bellissima da parte nostra, ma siamo cresciuti nel secondo tempo e siamo stati bravi a crederci fino alla fine. Fondamentale portare a casa questo trofeo in una stagione così complicata per i nostri colori. Vittoria di “short muzzle” ? Le finali sono tutte equilibrate e tiratissime, il livello del calcio femminile si sta alzando notevolmente”, le parole del tecnico delle bianconere.
Affranto mister Spugna: “Fa male perdere in questo modo ma non posso rimproverare nulla alle ragazze, abbiamo dato vita a una grandissima prestazione. Ho invertito più volte gli esterni d’attacco per togliere riferimenti alle avversarie, ci è mancato davvero poco. C’è amarezza per il risultato finale ma il calcio è anche questo, quando sprechi troppo in una partita come questa sei punito alla prima occasione. La nostra rimane una stagione eccezionale”.
TABELLINO:
JUVENTUS D – ROMA D 1-0 (0-0)
JUVENTUS (4-3-3): Peyrand-Magnin; Gama (Cernoia dal 46 s.t.), Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso, Grosso (Lenzini dal 46′ s.t.), Gunnarsdottir; Bonansea, Girelli (Nystrom dal 35’ s.t), Beerensteyn;
ROMA (4-2-3-1): Caesar; Bartoli, Linari, Wenninger, Di Guglielmo (Minami dal 32’ s.t.); Giugliano, Greggi; Glionna (Serturini dal 12’s.t.), Andressa (Losada dal 41’ s.t.), Haavi; Giacinti (Haug dal 32’ s.t.).
Rete: Bonansea al 48’ s.t
Spettatori: 6.000 circa
Ammoniti: Greggi (R), Salvai (J), Wenninger (R), Bartoli (R)