È un Mondiale di bronzo per Luca Curatoli. Lo sciabolatore napoletano, allievo del maestro Leonardo Caserta, dopo il terzo posto nella prova individuale, sale sul terzo gradino del podio ai Campionati del Mondo Budapest2019 anche nella gara a squadre di sciabola maschile.
Il 25enne partenopeo, il foggiano Gigi Samele, il romano Enrico Berrè e il livornese Aldo Montano hanno superato nella finale per il terzo posto la Germania, fresca vincitrice del titolo europeo, con il punteggio di 45-38.
In precedenza, con lo stesso score, gli azzurri erano stati fermati in semifinale dai padroni di casa dell’Ungheria galvanizzati dal tifo dell’intero Syma Center.
Il cammino degli sciabolatori azzurri verso il bronzo era iniziato ieri, con le vittorie per 45-14 nel primo match contro la Repubblica Ceca e poi, a seguire, agli ottavi di finale, avevano sconfitto l’Ucraina per 45-32. Ai quarti era giunta la vittoria per 45-33 contro la Georgia.
Luca Curatoli sorride per il suo secondo bronzo iridato. “Non era un match facile contro la Germania, che ci aveva superato in semifinale all’Europeo. Siamo saliti in pedana in maniera cattiva, concentrati, e abbiamo dominato dall’inizio alla fine. L’ultima frazione è stata un po’ sofferma ma il punteggio per fortuna ce l’ha concesso. Questo Mondiale, non diciamo il motivo ma a buon intenditor poche parole, ha un sapore un po’ diverso, speciale. Era importante fare medaglia, ci siamo riusciti e speriamo bene per il futuro”.
Il riferimento, ovviamente, è alla qualificazione olimpica di cui parla il capitano della squadra azzurra degli sciabolatori, Aldo Montano: “Un bel terzo posto, merito a quanto fatto in pedana da questi ragazzi. Io alle Olimpiadi 2020? Spero tanto di esserci, dipendesse da me sì, senz’altro. Di sicuro oggi Tokyo è un po’ più vicina. Questo podio è molto importante in chiave qualificazione, siamo in linea con i punteggi, speriamo di continuare così. Non è ancora fatta ma dopo una vittoria in Coppa del Mondo e due medaglie di bronzo, all’Europeo e al Mondiale, non siamo messi assolutamente male”.
Così Enrico Berrè: “In semifinale contro l’Ungheria, squadra di valore e con grandi campioni, abbiamo sofferto anche un po’ il fatto che loro giocassero in casa ma poi siamo stati bravi a riprenderci un bronzo preziosissimo”. Infine Gigi Samele: “Un terzo posto importante, anche in chiave qualificazione olimpica. Resta un pizzico di rimpianto per la semifinale ma è una medaglia che conta”.