Si è conclusa la settima edizione della “Maratona d’Estate-Festival della Danza” a Capaccio Paestum, promossa dall’associazione Steps e patrocinata dal Comune, andata in scena dal 22 al 28 luglio.
L’evento, sotto la direzione artistica del maestro Stefano Forti e con il coordinamento artistico di Domenico Carfora, ha visto la partecipazione di oltre 2500 ragazzi, provenienti da tutta Italia, ma anche da Malta, Belgio, Francia e Olanda.
Massiccio coinvolgimento, quindi, nei numerosi stage, tenuti da docenti di calibro internazionale – da Ana Pavlovic ad Amilcar Moret Gonzalez, da Raffaella Janet Gianfrano a Michele Villanova – all’interno della splendida cornice del Grand Hotel Paestum.
Le lezioni hanno abbracciato tutti gli stili di danza, dal classico al contemporaneo, spaziando poi anche su stili più innovativi come il barre pilates e la pole dance.
Un finale pieno di applausi sabato 27 luglio, all’ombra dei Templi, con la rassegna dedicata a un giovane ballerino scomparso prematuramente nel 2014, Alessio Giglio, che ha visto la partecipazione di Giampiero Trimaldi e Rita De Martino del teatro San Carlo con il pas de deux tratto dal balletto “Carmen”.
A seguire, domenica 28 luglio, il concorso “Magna Graecia” per l’assegnazione delle borse di studio. Agli allievi più meritevoli, infatti, è stata data l’opportunità di accedere ai migliori centri accademici di danza e di intraprendere un percorso professionale con alcune delle più importanti compagnie di danza italiane e straniere.
Spazio quest’anno anche alla letteratura con la presentazione del volume “Il saggio di danza” del maestro Alex Imburgia, tra i docenti partecipanti alla manifestazione.
«Grazie a quanti ancora oggi rendono possibile questo evento, che chiude l’edizione 2019 con un bilancio positivo – conclude il direttore artistico, Stefano Forti – Capaccio Paestum si consolida, dunque, come capitale internazionale della danza e di questo ne siamo orgogliosi sia per l’amore che abbiamo per la danza, che scorre nel nostro sangue, che per la promozione di questi straordinari luoghi».
Angela Scarano