La Givova Scafati sfiora l’impresa all’esordio, Bologna vince 75-81.
Prova convincente per la Givova Scafati, che all’esordio stagionale contro la Virtus Bologna si arrende all’ultimo possesso. Decisiva la tripla di Shengelia a 50 secondi dalla fine. Bisogna ripartire da questa prestazione, che fa ben sperare per il prosieguo della stagione.
La Partita
Partono fortissimo i vice campioni d’Italia con un parziale di 7-0. Il primo canestro scafatese porta la firma di Lottie. Bologna però, complice una difesa pessima dei padroni di casa, continua ad allungare. Al quinto minuto il punteggio è 5-18 al 5’ con il coach Sacripanti obbligato al time-out. Arrivano i primi cambi ma l’inerzia del match non cambia. Virtus avanti 15-25 dopo i primi dieci minuti.
Le distanze iniziano ad accorciarsi leggermente, grazie alla mano calda di Pinkins e Rossato (24-32 al 14’). Entra in gara anche il pubblico della Beta Ricambi Arena che trascina i gialloblù fino al 29-34. Dopo il time out di coach Banchi, Hackett e Mickey, con due triple di fila, riportano subito in doppia cifra di vantaggio le V nere (29-40 al 16’). All’intervallo il punteggio è 36-48.
Ad inizio ripresa Bologna sembra riuscire a gestire il vantaggio, fino al parziale dei gialloblù. I padroni di casa iniziano a giocare nuovamente con grande intensità difensiva. Grazie alle triple di Pinkins e Rivers Scafati accorcia le distanze fino al -3 (55-58 al 28’). L’inerzia della sfida sembra essere pass nelle mani dei locali, che però alla fine della terza frazione sono sotto 55-61. Mickey e Hackett sono i protagonisti di avvio quarto periodo, in cui puniscono la difesa di casa e rimettono la Virtus avanti con un vantaggio da doppia cifra (57-67 al 32’). La Givova però non molla: Rossato e Robinson firmano il -6 al 38’ (69-75) ed un minuto più tardi è Logan a mettere la tripla del -3 (72-75). Il sogno però si infrange sulla tripla di Shenghelia che riporta i suoi sul +6. La sfida si chiude col punteggio di 75-81.
Le Dichiarazioni
Il capo allenatore Stefano “Pino” Sacripanti: «Malgrado la sconfitta abbiamo disputato un’ottima partita per 35 minuti. Siamo partiti, nei primi 5 minuti, un po’ morbidi, forse paralizzati, con una forte tensione, che non abbiamo saputo gestire. Questo ce lo dice non solo qualche difesa leggera ma anche qualche tiro libero sbagliato, che non fa parte del nostro repertorio. Per i restanti 35 minuti abbiamo disputato una buona gara, come avremmo dovuto interpretarla sin dall’inizio, raddoppiando a tutto campo, cercando di essere aggressivi sui pick and roll, aumentando il numero dei tiri ed allargando il campo per avere più spazio contro la loro fisicità. Quando giochi una partita di questo livello, all’impatto devi essere pronto, mentre noi non lo siamo stati, soggiogati dalla forza di Bologna e dall’emozione dell’esordio. Siamo stati senza pressione sulla palla e senza aggressività al cospetto di un caterpillar, di una formazione dotata di una energia pazzesca. Abbiamo comunque interpretato la partita nel modo giusto per 35 minuti e non è così scontato alla prima di campionato. Peccato solo non aver capito sin da subito che impatto avremmo dovuto avere con la partita. Abbiamo comunque messo energia e tanto cuore, oltre ad essere stati bravi, sotto il profilo tecnico tattico, ad imbrigliarli in molti frangenti, sfruttando ad esempio la duttilità di Gentile, che ha attaccato da playmaker e difeso sotto le plance. Gli ottimi 35 minuti disputati sarebbero potuti bastare contro qualsiasi squadra, ma contro la Virtus no. Devo far capire meglio alla squadra come approcciare queste gare, con meno paura e timore. Il 20-5 dell’inizio è stato determinante, ma sul -3 ci sono poi stati degli episodi a condannarci, come la rocambolesca tripla di Shengelia, che ci ha tagliato le gambe ad un minuto e mezzo dalla fine».