La Coupe Landolt va alla Givova Scafati. La formazione dell’Agro si aggiudica la finale, battendo di un solo canestro Sam Massagno
Grazie al successo conquistato nella finale del torneo contro Sam Massagno per 84-81, la Givova Scafati si è aggiudicata “La Coupe Landolt”. Vittoria con pieno merito per capitan Rossato e soci. In tre gare i gialloblù hanno messo in mostra il carattere, la grinta ed il buon lavoro fin qui svolto in allenamento.
Successo con dedica speciale al dr. Alberto Pesce – a un anno circa dalla sua prematura scomparsa – e a tutta la città di Scafati. Con l’auspicio e nell’attesa che il PalaMangano possa ospitare coloro che così tanto si stanno prodigando per portare in alto il nome della cittadina sulle sponde del fiume Sarno.
A differenza delle due precedenti sfide della competizione, la finale contro la società arrivata seconda al termine dell’ultimo campionato di massima serie ellenica è stata una partita molto più equilibrata e combattuta, nella quale i nervi saldi, la lucidità e le collaborazioni in ambedue le parti del campo hanno fatto la differenza.
Ancora una volta sono stati in quattro gli atleti scafatesi ad aver chiuso in doppia cifra: Stone (19), Lamb (15), Pinkins (18) e Rossato (14). Ma ciò che maggiormente ha convinto la dirigenza è l’atteggiamento mostrato in campo dall’intero organico, che non si è mai disunito, neppure nelle difficoltà, mostrando una compattezza importante, soprattutto in questa fase della stagione agonistica.
Le parole di coach Rossi
Siamo contenti del risultato e della prestazione, perché abbiamo vinto soffrendo ed è proprio quello che ci serve in questa fase di preparazione. Abbiamo affrontato una squadra con grandi qualità, contro cui il successo, ancorché conquistato con sofferenza, assume un valore importante. Così come nelle precedenti due uscite, quando abbiamo trovato un buon margine di vantaggio, non siamo riusciti a gestirlo, sciupando con errori ed ingenuità su cui dobbiamo lavorare ancora tanto.
Gli avversari hanno provato a tenere basso il ritmo del gioco e gli abbiamo permesso di farlo. Resto però comunque soddisfatto, perché dobbiamo capire che per noi sarà un campionato di sofferenza e lo spirito mostrato stasera non ci ha fatto commettere brutte figure. In attacco abbiamo gestito i possessi con attenzione, trovando tiri aperti e cercando, con generosità, anche un passaggio in più.
Nel finale di gara siamo stati poco brillanti, ma poi abbiamo comunque trovato la lucidità per uscirne vittoriosi. In difesa, invece, dobbiamo imparare a gestire meglio le situazioni. Nel corso delle tre gare in terra elvetica abbiamo fatto passi avanti e quella di stasera è stata senza dubbio la prestazione più convincente delle tre.