Givova Scafati: trasferta a Torino a caccia del bis di vittorie

Givova Scafati

Ultima trasferta della seconda fase del campionato di serie A2 per la Givova Scafati. Nel penultimo turno del girone bianco, la compagine dell’Agro è attesa da una insidiosa trasferta, che la vedrà impegnata domani, ore 19:00, al PalaRuffini, contro la Reale Mutua Torino.

All’andata, sul parquet del PalaMangano, contro una incerottata formazione campana (orfana all’epoca degli infortunati Marino e Sergio), i piemontesi riuscirono ad imporsi 57-70, mettendo la freccia e sorpassando l’avversario nella seconda parte di gara, approfittando della precaria tenuta fisica degli uomini a disposizione di coach Finelli. Stavolta, invece, i salernitani si presenteranno all’ombra della Mole Antonelliana con l’organico al completo, animati dall’intento di confermare il buono stato di forma fisica e mentale, suggellato dal recente successo interno contro la Bertram Yachts Tortona e provare così a riscattare la sconfitta subita a campi invertiti, che ancora brucia per la maniera in cui è arrivata.

Le dichiarazioni

La guardia Darryl Joshua Jackson: «Le sensazioni sono positive dopo la prima vittoria della seconda fase, conseguita domenica sera in casa contro Tortona. Ci stiamo allenando con molta più fiducia ed abbiamo compreso che, per tornare a vincere, avremmo dovuto giocare con la stessa intensità e mentalità avuta in precedenza. Siamo riusciti ad avere un ottimo approccio alla gara, sia in difesa che in attacco, la stessa che dovremo mettere in campo sempre, a partire dalla prossima sfida a Torino, contro cui servirà massima concentrazione. Dovremo fidarci l’uno dell’altro e far girare palla, consapevoli delle difficoltà dell’incontro, che però sappiamo di poter far nostro, se giocheremo come sappiamo fare. Finora abbiamo disputato una buona stagione, raggiungendo buoni obiettivi. Sono felicissimo del contributo che sono riuscito a dare ai miei compagni, ma siamo tutti consapevoli che non possiamo accontentarci e dobbiamo restare concentrati, perché abbiamo ancora un cammino lungo, in salita ed irto di difficoltà».

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