L’Angri Pallacanestro comunica di aver interrotto il rapporto con Massimo Costagliola, nell’ultima stagione capo allenatore della C Gold e dell’Under 19 d’Eccellenza. Vari sono stati i risultati raggiunti nel corso degli ultimi tre campionati. Nel 2020 un percorso interrotto solo a causa dell’avvento della pandemia, con prima squadra al secondo posto (con Final Four conquistata) e primato nei campionati Under 20 e under 18.
Nella scorsa stagione una salvezza sofferta, con una squadra falcidiata dal Covid, e partita 0-6. Poi il tripudio con il titolo regionale under 20 contro Napoli Basket. Negli ultimi 12 mesi un primato sfiorato in C Gold dopo un avvio a handicap e un record i 21-7 e la promozione in B persa solo alla ‘bella’ contro Diesel Tecnica Sala Consilina. Senza dimenticare la semifinale regionale raggiunta con l’Under 19 d’Eccellenza.
Il commiato del presidente Alfonso Campitiello
Ringraziare Massimo Costagliola sarebbe riduttivo per quanto ci è stato vicino e abbia contribuito alla crescita dell’Angri Pallacanestro. Sono tanto dispiaciuto, abbiamo passato assieme tre anni immensi, spettacolari e difficili. Ha fornito un’apertura mentale con le attività giovanili di tutta Italia tramite i rapporti con giocatori e addetti ai lavori costruiti durante il suo percorso cestistico.
Noi siamo riusciti a avviare collaborazioni con tante società, uscendo anche fuori dal nostro territorio solo grazie a lui. E’ un plauso totale al lavoro di un professionista che ha svolto al 100% tutti i suoi compiti a Angri. Purtroppo anche i matrimoni più belli, a volte, hanno bisogno di una pausa. Soprattutto per riflettere su alcune strade intraprese quest’anno. Io spero che sia così con Massimo.
Lungi da me e dalla società addossare a un singolo una sconfitta negli ultimi minuti di una serie così palpitante come gara 5. Gli errori commessi vanno divisi in maniera equivalente tra tutte le componenti di una squadra, compresa la società stessa.
E’ stato comunque un anno importante e decisivo per l’Angri Pallacanestro. Massimo ha avuto il merito di essere un allenatore che, per il bene della causa, ha cercato di mediare troppo, all’interno di un gruppo complicato e difficile. Lui da buon padre di famiglia e da tecnico che ha a cuore tutto l’ambiente ha provato sempre a mettere una buona parola. Piuttosto che comportarsi da sergente di ferro. Non sempre, però, ha trovato la collaborazione da parte dello spogliatoio.
Noi gli auguriamo le più grandi fortune perché è un professionista esemplare e avrebbe meritato il successo per i giocatori che ha contribuito a lanciare anche in palcoscenici nazionali e per quanto dato alla nostra società. Speriamo sia solo un arrivederci.