ZEROAZEURO2020, i match di giornata degli Europei. Al Portogallo basta un Ronaldo al minimo sindacale, Francia di misura
Terzo appuntamento con ZEROAZEURO2020, la nostra rubrica sui Campionati Europei di calcio. Due le gare giocate ieri. Il pre-serale vede il Portogallo riuscire a scardinare il bunker dell’Ungheria solo nei minuti finali. Non brillantissima la prova di Ronaldo, che comunque va a referto due volte. In serata la Francia, nonostante il devastante potenziale offensivo e la impressionante tenuta atletica, si impone solo di misura sulla Germania, peraltro grazie a un autogol.
Ungheria-Portogallo
Alla Puskas Arena di Budapest non ci sono disposizioni anti-Covid e sugli spalti c’è il pienone. Ma i 65mila supporters non bastano all’Ungheria per fermare il Portogallo. Sulla panchina dei magiari c’è Marco Rossi, ex tecnico di Scafatese e Cavese che proprio in Ungheria ha trovato la sua dimensione. Una scelta giusta la sua fuga dall’Italia, motivata – secondo quanto da lui stesso affermato – da richieste di denaro per poter allenare.
Di fronte c’è il Portogallo di un Cristiano Ronaldo che si sveglia solo nelle ultimissime battute. La difesa ungherese è attenta e rintuzza le iniziative dei lusitani. Stesso copione anche nella ripresa, con l’Ungheria che punta su difesa e contropiede. Al 79’ Schön porta addirittura in vantaggio gli uomini di Rossi, ma l’esultanza è vanificata da segnalazione di fuorigioco.
Negli ultimi minuti – compreso recupero – il Portogallo porta a casa l’intera posta. Apre Guerreiro all’87’ con deviazione di Orban che poi commette pure fallo da rigore, per il raddoppio firmato Ronaldo. L’attaccante juventino mette il sigillo in pieno recupero, dribblando anche il portiere.
Francia-Germania
La Francia passa di misura grazie ad un autorete di Hummels, arrivata al 20’ del primo tempo. Dopo il vantaggio, gli uomini di Deschamps si limitano a difendere e ripartire in contropiede: la qualità dei transalpini è notevole e il gol indirizza la gara sui binari a loro favorevoli.
Il secondo tempo si apre con un’occasione per parte: al 51’ Mbappe inventa per Rabiot che, solo contro Neuer, spedisce sul palo. Passano 2 minuti e la Germania crea quella che resterà l’unica vera palla-gol della partita: Gnabry raccoglie un cross dell’atalantino Gosens, ma non riesce ad impattare la sfera correttamente, spedendola di poco alta.
Per il resto del secondo tempo, i tedeschi gestiscono il pallone senza sfondare il muro innalzatosi difronte a Lloris. Provano ad approfittarne i transalpini, che per due volte vedono annullarsi il gol dal Var: a trovare la rete Mbappe e Benzema, con il talento del Paris Saint Germain pescato in entrambi i casi in fuorigioco. Nel mezzo, una chiusura miracolosa di Hummels proprio su Mbappe, che riscatta (almeno in parte) il decisivo autogol.