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Daspo per 23 tifosi dell’Angri, ancora strascichi per la gara col Matera

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Scattano i Daspo per 23 tifosi dell’Angri a 10 mesi dagli episodi violenti dopo la gara con il Matera del 14 gennaio

Il Questore della provincia di Salerno ha emesso 23 provvedimenti Daspo a carico di tifosi della Us Angri 1927, a seguito degli episodi di violenza seguiti alla gara interna con il Matera del 14 gennaio scorso. I fatti si verificarono all’esterno dello stadio Pasquale Novi. In particolare, al termine della gara ci furono numerosi episodi durante il deflusso delle tifoserie, con protagonista un folto gruppo di facinorosi tifosi locali. In più occasioni ci furono tafferugli e azioni violente anche contro i militari dell’Arma dei Carabinieri impiegati in servizio di ordine pubblico.

Ci sono stati dunque successivi accertamenti della locale Divisione Anticrimine e attività investigative svolte dai militari della Stazione Carabinieri di Angri. Le indagini, che hanno puntato all’individuazione dei responsabili delle azioni violente, hanno consentito di identificare le 23 persone alle quali addebitare le azioni delittuose. In particolar modo, hanno permesso di individuare i tre responsabili delle lesioni cagionate al Comandante della Stazione Carabinieri di Angri. A carico dei predetti, il Questore di Salerno ha irrogato altrettanti provvedimenti di Daspo Sportivo con una durata dai due ai sette anni.

Provvedimenti più pesanti scattati nei mesi precedenti

I Daspo a carico dei tifosi a margine della gara tra Angri e Matera non sono stati gli unici provvedimenti a riguardo. Nello scorso mese di settembre infatti i Carabinieri avevano dato esecuzione a ben 8 misure cautelari nei confronti di altrettanti supporters protagonisti dei fatti del 14 gennaio. Per 2 persone sono scattati gli arresti domiciliari, mentre altre 6 hanno subito il provvedimento di obbligo di dimora. Nei giorni immediatamente successivi alla partita, infine, scattò addirittura un fermo di indiziato di delitto a carico di un 21enne. Pesanti le accuse a carico del giovane individuato dalle indagini: violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale in concorso, lesioni personali aggravate in concorso, porto di armi od oggetti atti ad a offendere.

 

 

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