Cocchino D’Eboli ha rassegnato le dimissioni e non fa più parte dell’entourage dirigenziale della Paganese. Sarà utile la “rivoluzione” tecnica?
Cocchino D’Eboli non è più il coordinatore dell’area tecnica della Paganese. L’esonero dell’allenatore Gianluca Grassadonia ha indotto dunque l’esperto dirigente ex Messina a rimettere il suo incarico nelle mani di patron Raffaele Trapani. Resta però il grande interrogativo sull’utilità di una “rivoluzione” tecnica a 180 minuti dal termine della regular season.
Di una stagione regolare che non ha quasi mai visto la formazione azzurrostellata stabilmente sistemata nella parte sinistra della classifica. Nonostante un calciomercato estivo caratterizzato dall’arrivo di numerosi atleti di grande esperienza e caratura, che di certo non hanno firmato accordi ai minimi federali.
Una stagione regolare di fatto mai iniziata per l’allenatore Raffaele Di Napoli, esonerato alla seconda giornata di andata e oggi richiamato. La classica mossa per dare una scossa all’ambiente. Un ambiente che tuttavia avrebbe avuto bisogno di questa scossa molto prima, visti i risultati. Dopo l’exploit delle prime gare della gestione Grassadonia (3 vittorie e 1 pareggio esterno a Bari), la squadra non ha più trovato la giusta continuità.
Nel 2022 solo 2 volte gli azzurrostellati hanno ottenuto bottino pieno (compresa quella esterna con il Catania, poi annullata). Hanno quindi collezionato 9 sconfitte e 5 pareggi, precipitando nettamente in classifica. Dunque numeri impietosi che hanno condannato ai play-out la squadra di patron Trapani. Ora il doppio cambio, in panchina e nella stanza dei bottoni. Con la speranza che possa restituire al gruppo la giusta carica per conservare la categoria attraverso la lotteria della post-season.