«Indegni». Un solo aggettivo, con tanto di punto esclamativo, fa da incipit al manifesto emesso oggi dalla Curva Sud Catello Mari. I tifosi della Cavese hanno puntato il dito contro Massimiliano Santoriello. Attribuendogli le responsabilità dei numeri disastrosi degli aquilotti in questa stagione, «conseguenza dell’improvvisazione e dell’arroganza societaria».
Parole pesanti quelli del tifo organizzato biancoblu, che hanno messo in evidenza i vari cambiamenti di progetto tecnico annunciati dal presidente. «Nel campionato 2017-18 la squadra allestita da Sergio e guidata da Bitetto avrebbe dovuto essere un patrimonio da preservare. E invece al ritorno in Serie C nella stagione successiva, la squadra viene rinnovata quasi completamente con gli arrivi di Pavone e Modica».
Dopo i playoff sfumati in extremis, nel torneo 2019-20 «l’ennesima rivoluzione: Lamazza nuovo direttore sportivo e Moriero nuova guida tecnica e squadra ancora una volta rivoluzionata. Risultato: progetto tecnico fallito dopo appena 4 giornate».
Infine, la stagione in corso, con la mancata conferma di Campilongo, «la panchina affidata di nuovo a Modica e squadra ancora una volta ricostruita».
Fin qui il racconto degli ultrà sulla gestione Santoriello. Prima dell’attacco frontale: «Ora basta! – si legge ancora nel lungo manifesto -. Sono tre anni che assistiamo a teatrini dettati da stati d’animo confusionali e da fasi lunari». Parole forti, come quelle che apostrofano il presidente come un «padre-padrone presuntuoso».
E la conclusione del pensiero dei tifosi non ha bisogno di ulteriori spiegazioni: «La sopravvivenza non basta. Prima di tutto viene il rispetto per la Cavese e la sua gente».
Il Mattino