I padroni di casa vincono all’ultimo respiro con la magia di Ricciardi
L’Avellino vince un match ostico grazie ad una grande conclusione del proprio numero 2. La squadra di Michele Pazienza ha dimostrato di inseguire la vittoria dal primo minuto fino all’ultimo. Trezza è stato il protagonista del match parando anche l’impossibile, ma ha dovuto arrendersi nel finale. I lupi continuano a viaggiare in Lega Pro e non hanno nessuna intenzione di smettere di sognare.
Primo tempo:
I padroni di casa scendono in campo con il giusto spirito, cercando di mettere in difficoltà la formazione di Ivan Tisci. Dopo soli 5 minuti Sgarbi prova ad impensierire Krapicas con un calcio di punizione, ma la conclusione termina sopra la traversa. I lupi cercano di mordere gli avversari e, al minuto 23, provano a ferire il portiere avversario con un tiro di Palmiero: la conclusione del numero 6 viene neutralizzata dal numero 1 di Tisci. La partita cambia, al minuto 28, con l’espulsione di Krapicas. Il portiere dell’Audace Cerignola tocca con la mano la sfera fuori dalla propria aria di rigore, lasciando la propria squadra in dieci uomini.
Gli irpini, stranamente, si spengono con la superiorità numerica e non creano problemi al neo entrato Trezza. Gli ospiti, al minuto 40, sfiorano il vantaggio con Martinelli: la conclusione del numero 55 viene respinta da Benedetti. La prima frazione di gioco termina, dopo un minuto di recupero, con il risultato di 0 a 0.
Secondo tempo:
La formazione di Michele Pazienza non ha nessuna intenzione di uscire dal campo senza i tre punti e cerca la rete del vantaggio, al minuto 8, con Ricciardi: la conclusione del numero 2 biancoverde viene neutralizzata dall’estremo difensore della formazione pugliese. Il magnifico pubblico del Partenio Lombardi prova a trascinare i propri giocatori verso il gol, con cori e sciarpate. Lores Varela, al minuto 25, si divora il possibile vantaggio, calciando il pallone in tribuna. La pioggia diventa la protagonista del match, abbattendosi sui giocatori e rallentando il gioco. Gli ospiti soffrono, ma trovano l’esperienza del capitano Ligi come prezioso alleato.
Negli ultimi dieci minuti l’Avellino lotta su ogni pallone, complicando la vita a Trezza. Il portiere del Cerignola decide di indossare il mantello di Superman per volare in porta. Il numero 22 nega la gioia del gol prima a Sgarbi e successivamente a D’Angelo. Manuel Ricciardi, al minuto 96, decide di far crollare il muro gialloblù: il numero 2 biancoverde sfrutta al meglio un passaggio di Sgarbi e buca Trezza. La partita termina, dopo 7 minuti di recupero, con la vittoria dei padroni di casa per uno a zero.
Il tabellino:
AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Benedetti, Rigione (11′ st D’Angelo), Mulè; Cancellotti (11′ st Marconi), Varela (30′ st Sannipoli), Palmiero (30′ st Pezzella), Armellino, Ricciardi; Sgarbi, Gori (48′ st Tozaj). A disposizione: Pane, Pizzella, Falbo, Maisto, Dall’Oglio, Casarini. Allenatore: Michele Pazienza. AUDACE CERIGNOLA (4-3-2-1): Krapikas; Rizzo, Martinelli, Ligi, Tentardini; Tascone (47′ st Neglia), Capomaggio, Ruggiero (47′ st Vitale); D’Ausilio (29′ Coccia), D’Andrea (29′ st Sosa); Malcore (31′ pt Trezza). A disposizione: Fares, Russo, Allegrini, Prati, De Luca, Carnevale. Allenatore: Ivan Tisci. ARBITRO: Mattia Ubaldi (di Roma). Assistenti: Franco Iacovacci (di Latina) e Alessandro A. Boggiani (di Monza). RETE: 51′ st Ricciardi (A). NOTE: un minuto di recupero nel primo tempo e 7 nella seconda frazione di gioco. ESPULSO: 28′ pt Krapicas (AC). Ammoniti: 4′ pt Martinelli (AC), 26′ pt Mulè (A), 31′ st Sosa (AC), 51′ st Ricciardi (A).