Pareggio sofferto per la Salernitana nel match delle 12:30 contro il Torino, valido per il 17esimo turno di Serie A. Con un gol di Tonny Vilhena i granata di Nicola riescono a strappare un punto al termine di una gara per lunghi tratti dominata dalla squadra di Juric. Gran parte del merito va a Guillermo Ochoa, autore come contro il Milan di una prestazione da incorniciare. Con una serie di parate decisive nel primo tempo il portiere messicano ha tenuto a galla i campani, mantenendo aperta una sfida che già dopo i primi 45 minuti avrebbe potuto essere segnata.
Torino subito padrone del campo
Primo tempo da dimenticare per la Salernitana, spenta e in balìa degli avversari nonostante il rientro di alcuni titolari. Bronn, Daniliuc, Candreva e Bonazzoli di nuovo dal primo minuto, insieme al nuovo acquisto Nicolussi Caviglia. Il 3-5-2 proposto da Davide Nicola non regge il dinamismo dei piemontesi, che partono forte e prendono subito il comando delle operazioni nonostante il turnover di Juric. Qualche cambio per il tecnico croato rispetto al pari contro il Verona con Zima, Buongiorno, Linetty e Sanabria titolari. Miranchuk invece parte dalla panchina. La Salernitana va presto in affanno e Bohinen, poco supportato da Nicolussi Caviglia e Vilhena, appare in palese difficoltà in mezzo al campo. L’assenza dello squalificato Coulibaly si fa sentire e la difesa dei granata, poco coperta dal tridente in mediana, è messa costantemente in imbarazzo dai movimenti di Vlasic e Radonjic. I due slavi beneficiano delle scorribande di Lazaro e Vojvoda sulle fasce laterali e delle continue avanzate dei difensori laterali del Toro.
Campani inermi sugli angoli avversari
Ogni calcio d’angolo risulta un grosso pericolo per la porta difesa da Ochoa, i marcatori campani non riescono minimamente ad arginare i saltatori di Juric. Sanabria spara alto da posizione ravvicinata, Zima fallisce una buona occasione di tacco davanti a Ochoa e anche Buongiorno sfiora il gol di testa. Il portiere messicano diventa rapidamente protagonista salvando prima su un rasoterra a botta sicura di Radonjic e poi su Vlasic servito in profondità in area. L’unico tentativo della squadra di casa è una zampata di Daniliuc su un traversone di Bradaric, che termina fuori. Dopo 20 minuti di dominio del Torino la Salernitana prova a rendersi pericolosa con Candreva e Dia, mostrando segnali di risveglio. Tentativi che tuttavia non impensieriscono più di tanto Milinkovic-Savic.
È ancora il Toro invece a sfiorare il gol con un’altra gran parata di Ochoa su Vlasic. Al minuto 36 poi la difesa di casa capitola. Sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Lazaro che, largo sulla destra, ha tutto il tempo per piazzare il cross. Sanabria si inserisce in anticipo tra Bronn e Daniliuc e di testa porta il vantaggio i suoi. I granata di Juric potrebbero ripetutamente raddoppiare prima del riposo: Ochoa respinge una botta di Vojvoda e Zima sempre da angolo colpisce la base del palo. La Salernitana chiude il primo tempo a testa bassa tra i meritati fischi dell’Arechi.
Il cambio di modulo trasforma la Salernitana
Nell’intervallo Nicola inserisce Piatek per Bohinen e passa al 3-4-2-1 con Dia e Bonazzoli a sostegno del polacco. Il modulo speculare permette alla Salernitana di mettere maggior pressione alla difesa del Torino e di alzare il baricentro. I benefici sono immediati e i granata si riaffacciano in avanti. Su un errore di Schuurs, Bonazzoli serve Dia che si libera bene in area ma si fa parare la conclusione da Milinkovic. Paradossalmente il gol del pari scaturisce al 49° dall’ennesimo calcio d’angolo avversario. Nicolussi Caviglia libera bene di testa dalle parti di Vojvoda che, pressato da Bonazzoli, commette un grave errore regalando palla a Vilhena e scatenando il contropiede granata. L’olandese in progressione arriva fino al limite dell’area e fulmina Milinkovic con un preciso sinistro a fin di palo. Per Vilhena si tratta del secondo gol stagionale, dopo quello con la Sampdoria. La partita cambia radicalmente e per una decina di minuti la Salernitana prende il sopravvento. Piatek sfiora il vantaggio con un tiro dal limite al termine di una buona azione corale e Candreva impegna ancora Milinkovic con un bel sinistro.
Le parate decisive di Ochoa salvano il pari di Vilhena
Juric corre ai ripari inserendo Djidji, Singo e Miranchuk e il Toro torna a rendersi pericoloso dalle parti di Ochoa. Il portiere messicano però si conferma il migliore in campo smanacciando un piazzato di Miranchuk, elegantemente liberatosi in area. Un’altra buona occasione la spreca Singo di testa. Nicola irrobustisce la difesa con gli ingressi di Gyomber (subito incisivo il suo rientro) e Pirola, ma è ancora Ochoa a salvare il risultato deviando provvidenzialmente sul palo una conclusione in area di Ricardo Rodriguez. Il tecnico dei campani si gioca anche le carte Valencia e Botheim (al posto di Bonazzoli, applauditissimo dal pubblico dell’Arechi) senza tuttavia che i granata di casa riescano a creare ulteriori pericoli alla porta di Milinkovic-Savic. Gli ultimi brividi partono dai piedi di Singo, ma Ochoa si conferma insuperabile.
Al fischio finale dell’arbitro Colombo il Torino recrimina per le tante occasioni sprecate e i due punti persi. La Salernitana può tirare un sospiro di sollievo per aver evitato la quarta sconfitta consecutiva e può sorridere per il ritorno al gol di Tonny Vilhena, dopo una serie di prestazioni incolori. Ma dovrà interrogarsi a lungo sulle cause dell’ennesima prova altalenante, in vista dei difficili appuntamenti con Atalanta e Napoli.