Zero a Zero

Salernitana, mercato a rilento. Per ora si riparte dalla vecchia guardia

Quello che si sta chiudendo, per la Salernitana, è un mese di luglio piuttosto interlocutorio sul fronte del mercato. Gli atleti a disposizione di mister Martusciello hanno cominciato il giorno 27 la seconda parte del ritiro precampionato al centro sportivo Mary Rosy di Pontecagnano. Inizialmente il raduno era previsto a Matera, ma problemi logistici e meteorologici hanno spinto la dirigenza granata alla soluzione “interna”.

Risolto temporaneamente il contenzioso sul “Mary Rosy”

Anche la storica sede di allenamento era diventata fonte di intoppi burocratici, con un’ordinanza – nei confronti della Salernitana – di demolizione e rimozione di alcune strutture (sala stampa, uffici, palestra) di nuova costruzione da parte del sindaco locale. Questo a seguito dell’accertamento di abusi edilizi mai sanati e dell’assenza di permessi per nuove costruzioni. Un incontro a metà luglio tra l’a.d. granata Milan e il sindaco Lanzara ha sbloccato l’impasse. La Salernitana aveva inizialmente fatto opposizione al TAR, per poi procedere con una richiesta di sanatoria al Comune di Pontecagnano, accolta dall’ente. Una soluzione temporanea in grado di garantire ai granata la fruizione della struttura nel momento più importante della preparazione atletica, in attesa dei risvolti burocratici del contenzioso.

Cercasi convinzione e senso di appartenenza

Sui campi del “Mary Rosy” il nuovo Mister Martusciello sta provando a forgiare la Salernitana che verrà, trasmettendo ai giocatori a disposizione soprattutto convinzione e senso di appartenenza. Elementi clamorosamente venuti a mancare nella passata stagione fin dall’estate. Un’impresa non facile per un gruppo reduce da una retrocessione disastrosa e con molti calciatori che potrebbero accasarsi altrove prima della chiusura del mercato, il 30 agosto. Il d.s. Petrachi sta perseguendo il suo piano di rinnovamento della squadra tra notevoli difficoltà. L’auspicata rivoluzione (“fosse per me li manderei via tutti”, le parole del D.S alla presentazione) si è scontrata e si scontra con la difficoltà a piazzare gli esuberi. E contemporaneamente con la necessità di non svendere il patrimonio costituito dalla rosa, pur dovendo accontentare i giocatori desiderosi di andar via.

Mercato italiano senza sbocchi per i reduci dalla retrocessione

La Salernitana ha ufficializzato ieri la cessione di Kastanos al Verona, in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza degli scaligeri. La quarta cessione pesante, dopo le partenze di Tchaouna, Pirola (Olympiakos) e Ikwuemesi (Lovanio). Se per il giovane francese – acquistato dalla Lazio già a giugno – e per il cipriota non sono mancate le richieste, per gli altri due Petrachi ha dovuto sondare il mercato estero per una cessione soddisfacente. Situazione comune a molti elementi della rosa granata, per i quali il mercato italiano non offre sbocchi.

Da una parte pesa sui giocatori l’onta di una stagione nera e lo stipendio troppo elevato per il campionato cadetto. Dall’altra l’aver sbandierato forse troppo la necessità di dover vendere per finanziare il mercato – come indicato dal dimissionario presidente Iervolino – e la volontà di fare piazza pulita. Qualunque club di A, senza particolari esigenze, aspetterà gli ultimi giorni di agosto per avanzare qualche offerta e provare a tappare gli ultimi buchi della rosa a prezzo stracciato, giocando sulla necessità da parte della Salernitana di liberarsi dei contratti pesanti.

Poche certezze per Martusciello dalla rosa attuale

Petrachi però fu chiaro durante la presentazione, la Salernitana non si sarebbe fatta prendere per il collo da alcun club. E a due settimane dal primo impegno ufficiale, la sfida di Coppa Italia contro lo Spezia, Martusciello deve cominciare a fare di necessità virtù. Le certezze per il tecnico ischitano sono davvero poche. Una di queste è il portiere Luigi Sepe, al quale il tecnico ha anche affidato la fascia di capitano. Poi Maggiore, Dalmonte e Tongya, che tuttavia ha rimediato una lesione all’adduttore lungo della coscia destra in allenamento e farà il suo debutto in granata solo dopo la sosta di settembre. In questa situazione vige l’obbligo di valorizzare quello che è a disposizione insieme ai giovani. Daniliuc e Lovato, per esempio, non sono stati riscattati da Salisburgo e Torino e, al pari di Bradaric e Sambia, non hanno offerte concrete.

Il tecnico ischitano obbligato a ripartire anche dalla vecchia guardia

Stesso discorso per Legowski e Mamadou Coulibaly in mezzo al campo e per Valencia, Simy e Bonazzoli in avanti. In particolare su quest’ultimo pesa l’ingaggio elevato. Non è escluso che alla fine possano rimanere quasi tutti in granata per rilanciarsi. Se Martusciello riuscisse nell’impresa di passare un colpo di spugna sulle scorie dell’ultima stagione, tutti potrebbero dare un ottimo contributo nel campionato cadetto. Tra i sicuri partenti invece c’è Lassana Coulibaly, richiesto dal suo ex allenatore Davide Nicola a Cagliari. Anche Candreva, che non ha partecipato al ritiro di Rivisondoli ed è senza preparazione atletica, è da tempo fuori dal progetto tecnico di Martusciello e aspetta solo una chiamata dal Monza o dal Como.

Anche per Boulaye Dia porte chiuse dalla Seria A

Il pomo della discordia rimane Boulaye Dia, il pezzo pregiato della rosa che la Salernitana non riesce a vendere. Anche per il senegalese non ci sono acquirenti e gli spazi in Serie A si sono chiusi quasi irreversibilmente. Milan, Bologna, Lazio e Fiorentina con gli innesti di Morata, Dallinga, Noslin e Kean hanno già riempito la casella del centravanti. Persiste l’opzione Girona, se il bomber ucraino Dovbyk dovesse approdare alla Roma o all’Atletico Madrid. Ma l’attaccante granata sta pagando certamente l’atteggiamento ostruzionistico tenuto in questi mesi e il crollo della sua reputazione dopo essere finito fuori rosa. La Salernitana a sua volta sta ancora scontando la disastrosa conferenza stampa di Udine da parte di Liverani, in cui il tecnico romano decise di lavare i panni sporchi in pubblico. Obbligando poi il club a scelte drastiche sul giocatore e creando le basi per una frattura insanabile, il blocco del mercato estivo e un danno economico notevole.

Rinviata la sentenza del Collegio Arbitrale a dopo la chiusura del mercato

Boulaye Dia dal canto suo aspetta offerte dalla Premier League. In quest’ottica sia il club che i legali del giocatore hanno chiesto e ottenuto dal Collegio Arbitrale della Lega il rinvio a settembre della sentenza sul maxi-risarcimento di 20 milioni. Indennizzo chiesto dalla Salernitana al giocatore per una serie di comportamenti non professionali, tra cui l’essersi rifiutato di scendere in campo contro l’Udinese. Potrebbe però verificarsi lo scenario dello scorso anno, un’offerta risibile da qualche club nelle ultime ore di mercato (allora arrivò dal Wolverhampton e il d.s. De Sanctis la rispedì giustamente al mittente) con l’obiettivo di mettere nuovamente alle strette la società granata.

Questa sera intanto è in programma un’amichevole con il Bari in onore dello storico capitano biancorosso Valerio Di Cesare. L’ex difensore saluterà il San Nicola dopo aver appeso gli scarpini al chiodo trascinando i galletti alla salvezza nello spareggio contro la Ternana. I granata si presenteranno con una formazione molto rimaneggiata, ma per alcuni giocatori sarà un buon banco di prova nell’ottica di un’eventuale permanenza a Salerno.

 

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