Serata amara per la Salernitana all’Arechi nel turno infrasettimanale del campionato cadetto. I granata non sono andati oltre l’1-1 contro il Cesena di Mignani, lasciando per strada un’altra vittoria ampiamente alla portata come già accaduto contro Pisa e Reggiana. Ha del clamoroso il modo in cui questa volta i granata si sono complicati la vita. Dopo aver dominato il primo tempo sprecando varie occasioni, gli uomini di Martusciello si sono ritrovati in inferiorità numerica per l’ingenua espulsione del portiere Fiorillo e hanno incassato il gol del pari. Una brutta piega presa dal match che ha costretto i padroni di casa a un secondo tempo di pura sofferenza, al cospetto di una vittoria che sembrava cosa fatta per i granata dopo i primi 35 minuti.
Dominio granata ma troppe occasioni sprecate
Gira tutto male alla Salernitana di Martusciello anche nelle partite apparentemente propizie. Stavolta il primo gol di Daniele Verde in maglia granata, dopo venti minuti, sembrava aver incanalato il match verso una vittoria rassicurante. Un gran sinistro da fuori area, spizzato di testa da Ciofi in maniera imprendibile per il portiere americano Jonathan Klinsmann. La Salernitana si era fatta vedere solo un paio di volte in avanti. Prima con una conclusione dello stesso Verde, poi un tiro a botta sicura di Amatucci deviato in angolo, dopo una bella azione personale dell’ex spezzino. Ma il vantaggio aveva tolto la ruggine di dosso ai granata, liberandone tutto il potenziale.
Martusciello aveva optato per un turnover leggero con Ghiglione, Ruggeri, Jaroszynski e Torregrossa alla prima da titolari, oltre che Fiorillo ancora al posto dell’infortunato Sepe. Per contro, Velthuis e Wlodarczyk ancora relegati ai margini. Dopo il vantaggio Maggiore, in mezzo con Soriano e Amatucci, è salito in cattedra con un paio di inserimenti sul lato sinistro dell’attacco. Un tiro bloccato da Klinsmann ma soprattutto un cross per la botta a colpo sicuro di Soriano, respinta di puro istinto dal portiere americano con Torregrossa a mancare il tap-in. E dall’angolo, la schiacciata a terra di Ferrari a sfiorare la traversa.
L’ingenuità di Ghiglione e Fiorillo ribalta il match
Poi ancora la clamorosa carambola di Ciofi su Dalmonte, su un altro bel filtrante di Maggiore. Finita sulla traversa e ricacciata in angolo da Pieraccini. L’ex di turno era entrato al posto di Tongya, acciaccato da un duro intervento di Bastoni. Segnali sinistri e di cattivo presagio, infatti la partita è cambiata in un lampo sulla rimessa dal fondo successiva. Klinsmann ha punito la scoperta retroguardia granata pescando direttamente Tavsan, che è sfuggito alla marcatura di Ghiglione e si è involato verso Fiorillo. Il sostituto di Sepe ha abbattuto ingenuamente – prima dell’ingresso in area – l’olandese, il cui pallonetto era anche terminato a lato. Cartellino rosso inevitabile sventolato dall’arbitro Scatena al minuto 42 e psicodramma servito su piatto d’argento, con Martusciello costretto a ricorrere al terzo portiere, il 18enne Francesco Corriere. A fargli posto proprio Dalmonte, entrato neanche dieci minuti prima.
Tavsan pareggia il gioiello di Verde
Il Cesena, che fino a quel momento nulla aveva combinato, ha trovato il pari con un gran tiro a giro dello stesso Tavsan, lasciato con troppa libertà nell’area granata. Nell’intervallo Martusciello ha tolto anche Verde, preferendo la gamba e l’atletismo di Njoh sulla corsia di sinistra. Mossa comprensibile ma che di fatto ha consegnato la partita al Cesena nella seconda frazione. La Salernitana si è chiusa a riccio in un pavido 5-3-1 di dubbia utilità, perché di fronte il Cesena – non il Real Madrid – ha avuto forti problemi a superare la propria trequarti. I granata la prima metà della ripresa l’hanno trascorsa a proteggere Corriere e fare catenaccio. Ne è venuto fuori un secondo tempo di pura sofferenza e attesa del fischio finale.
Torregrossa non pervenuto, Simy fallisce il vantaggio
Ad avere la peggio è stato Torregrossa, ritrovatosi a girare a vuoto tra i tre centrali bianconeri. Troppi movimenti non sincronizzati e appoggi sbagliati per il 10 granata, il tutto condito da un atteggiamento poco utile alla causa e a tratti anche irritante. Martusciello ha atteso quasi 75 minuti per sostituirlo con Simy e l’ingresso di quest’ultimo – insieme a quello di Tello per Maggiore, tra i migliori in campo – è stato l’unico scossone al match. Grave l’errore del nigeriano, che ha fallito di testa il vantaggio su un bel cross di Ghiglione a un quarto d’ora dal termine. Ma con il riferimento dell’ex Crotone in avanti si è vista una Salernitana più coraggiosa, che con maggiore convinzione e senza farsi prendere dal panico avrebbe potuto tranquillamente portare a casa la vittoria anche in inferiorità numerica.
Buon debutto di Corriere, Scatena protagonista nel finale
Davvero poca cosa il Cesena in avanti infatti, nonostante l’ingresso del bomber albanese Shpendi per il figlio d’arte Sydney van Hooijdonk all’inizio del secondo tempo. Corriere, malgrado qualche tipico impaccio del debutto, non ha affrontato grossi pericoli se non per un traversone vagante in area mancato da Hraiech e un tiro largo di Shpendi. Ci ha pensato l’arbitro Scatena a scatenarsi nel finale indispettendo i già provati tifosi granata con una serie di fischi controversi. Culminati con un’incredibile palla raccolta e scodellata in favore del Cesena al limite dell’area granata, un abbaglio dilettantesco che avrebbe potuto costar carissimo ai padroni di casa. Per poi fermare il Cesena nel bel mezzo del suo ultimo attacco, sancendo il pari.
Nel fine settimana la Salernitana andrà a Cosenza senza Tongya e Sepe infortunati e con Fiorillo e Tello (ammonito, era diffidato) out per squalifica. Toccherà ancora a Corriere difendere i pali della porta granata, con il 2005 Salvati a fargli da riserva e probabile convocazione per il 2006 Rodolfo come terzo portiere.