La Salernitana sfodera una delle migliori prestazioni stagionali sfiorando il colpaccio allo Juventus Stadium, nel terzultimo match di un campionato ormai agli sgoccioli. La squadra di Colantuono ha giocato a viso aperto contro una Juventus con la testa alla finale di Coppa Italia, in programma mercoledì sera contro l’Atalanta. Solo un gol di Rabiot in pieno recupero ha salvato i bianconeri dalla clamorosa figuraccia, dopo che la Salernitana aveva condotto gran parte del match grazie al vantaggio firmato da Pierozzi.
La miglior Salernitana stagionale per grinta e personalità
Una prova scintillante di una squadra che forse per la prima volta in questa stagione ha ricordato il collettivo in grado di strappare punti a chiunque e con personalità nell’annata precedente. Già contro l’Atalanta si era vista una Salernitana diversa, ormai liberata mentalmente dal fardello della retrocessione matematica. Colantuono ha riproposto ancora l’assetto tattico consolidato da ormai qualche settimana e i titolari che avevano ben figurato con i bergamaschi. Ad eccezione di Bradaric infortunato, rimpiazzato da Zanoli, e Pasalidis, sostituito proprio dal rientrante Pierozzi.
Granata in vantaggio con Pierozzi dopo la traversa di Vlahovic
Allegri ha affrontato la sfida apportando solo un paio di cambi alla formazione titolare, Rugani per l’acciaccato Danilo e Kean per Chiesa. Ma la Juventus ha confermato tutte le difficoltà di un girone di ritorno da dimenticare, caratterizzato da sole due vittorie nelle ultime quattordici partite. Il diluvio dello Stadium ha bagnato rapidamente le polveri dei bianconeri, che pure avevano aperto le danze con una gran botta di Vlahovic dal limite deviata splendidamente da Fiorillo sulla traversa. La Salernitana ha preso progressivamente campo con personalità concedendosi anche il lusso del possesso palla. Sorpresa relativa dunque al vantaggio granata poco dopo la metà del primo tempo, con un gran colpo di testa di Pierozzi da angolo di Sambia che ha beffato Szczesny.
Ikwuemesi manca il raddoppio prima del palo di Cambiaso
I granata sono anche andati vicino al raddoppio. Sambia su punizione dalla distanza ha impegnato il portiere polacco, poi con un contropiede fulmineo Tchaouna ha messo davanti alla porta Ikwuemesi. Il nigeriano però non ha avuto la freddezza necessaria per battere a rete e si è fatto anticipare dallo stesso Szczesny, che con un intervento un po’ scomposto ha rischiato anche il rigore. La Juventus si è trascinata senza sussulti e Cambiaso ha provato a dare la scossa ai suoi con un’iniziativa personale prima dell’intervallo. Il suo potente sinistro da fuori area ha però scheggiato il palo esterno.
I bianconeri faticano anche nella ripresa ma trovano il terzo legno
Allegri ha inserito Chiesa, Iling Junior e Miretti nell’intervallo, poi Yildiz e MIlik. I bianconeri però hanno faticato a cambiare marcia e la Salernitana si è confermata attenta e ordinata come nel primo tempo. I granata hanno reclamato anche un altro rigore, per un tocco di braccio di Rabiot in area. Ma il Var non ha rilevato gli estremi per il penalty. Vlahovic ha fallito una buona occasione davanti a Fiorillo dopo un contropiede fulmineo di Chiesa, poi il portiere granata con un altro gran colpo di reni ha respinto una bella torsione di testa di Milik.
Colantuono aveva inserito Legowski per Vignato e poi Kastanos per Ikwuemesi, arretrando forse troppo il baricentro dei granata. Buona notizia il ritorno in campo del cipriota, dopo oltre un mese di stop per infortunio. La Juventus nei minuti finali ha preso il sopravvento e ha trovato il pari. Miretti ha imitato Vlahovic cogliendo una gran traversa da fuori area, poi è arrivata la zampata di Rabiot.
Rabiot salva la Juventus dalla figuraccia, Basic fallisce il match point
Da angolo di Iling Junior il tacco di Locatelli ha fatto scorrere il pallone nell’area piccola e il francese non ha mancato il bersaglio. Salernitana dunque beffata come nel match d’andata all’Arechi, forse il più importante sliding door della stagione per punti persi e contraccolpo psicologico. Il pari però non ha esaurito le emozioni. Miretti ha mancato la porta da buona posizione con un sinistro da fuori area, poi è stato Basic a fallire il 1-2 che avrebbe avuto dell’incredibile. La Salernitana nell’ultimo contropiede ha rischiato di vincerla con Kastanos che ha servito il croato in area, ma il sinistro dell’ex Lazio non ha inquadrato lo specchio salvando la squadra di Allegri da una sconfitta clamorosa.
I granata proveranno dunque contro il Verona, nell’ultimo match casalingo della stagione, ad evitare il record negativo di punti totali nella A a 20 squadre attualmente detenuto dal Pescara (18, stagione 2016-2017).
[Foto: La Gazzetta dello Sport]