Il Tribunale di Napoli – sezione Lavoro – ha risolto oggi la querelle tra Enzo Pastore, ex presidente della Lnd Campania e la Calcio Campania Immobiliare srl. Quest’ultima società, attualmente in liquidazione, fu costituita nel 2004 per l’acquisto dell’immobile in cui aveva sede il Comitato Campania della Lnd – costituito da tre unità site a Napoli, in via Strettola Sant’Anna alle Paludi, tra loro confinanti e comunicanti, di proprietà di una società terza e condotte in locazione dal Comitato.
La srl fu costituita in ragione dell’indirizzo proveniente dalla Lega Nazionale Dilettanti, secondo cui gli immobili utilizzati per fini istituzionali dal Comitato dovevano “essere acquistati solo da società di capitali, appositamente costituite, nell’interesse economico delle società affiliate al relativo Comitato”.
La Calcio Campania Immobiliare srl si era opposta al Decreto Ingiuntivo concesso dallo stesso Tribunale di Napoli in favore di Enzo Pastore, per il pagamento della somma di € 34.154,95 a titolo di Tfr. Unitamente, la srl aveva richiesto l’annullamento del contratto di lavoro della società con lo stesso Pastore – firmato il 6 dicembre 2012 – e la restituzione di tutte le somme percepite in ragione di un rapporto di lavoro fondato su un contratto di lavoro nullo per illiceità dei motivi.
La srl, in pratica, accusava l’ex presidente della Lnd Campania di non aver svolto alcuna attività finalizzata al raggiungimento degli obiettivi posti a fondamento del contratto di assunzione. Davanti al Tribunale, la Calcio Campania Immobiliare srl sottolineava l’infondatezza delle pretese economiche in quanto Pastore, nel ruolo di Presidente del Comitato Regionale Campania Lnd – socio unico della srl all’epoca dei fatti – aveva deliberato la propria stessa assunzione nel ruolo di dirigente e direttore generale della srl stessa. Il ruolo di dirigente della società era tuttavia pienamente “sovrapponibile” alle mansioni che Pastore avrebbe dovuto già svolgere come Presidente del Comitato Campania Lnd.
In aggiunta, il Tribunale ha sottolineato che l’assunzione di Pastore alla Calcio Campania Immobiliare srl non presupponeva alcun potere di direzione e controllo sui dipendenti e non presupponeva alcuna prescrizione relativa agli orari di lavoro da rispettare, tenuto che conto che l’unico dipendente della srl era proprio Enzo Pastore.
L’escussione di alcuni testi ha rafforzato la posizione della società in liquidazione, sebbene il Tribunale abbia respinto due istanze della srl: in primis quella di risarcimento del danno patrimoniale per la somma di € 490.439,79 per violazione dei diritti di diligenza, correttezza e buona fede, obblighi che non possono essere riferiti alla sottoscrizione del contratto; inoltre quella di risarcimento del danno di immagine subito dalla Calcio Campania Immobiliare srl.
In definitiva, il Tribunale di Napoli ha dichiarato nullo il contratto di lavoro a tempo indeterminato sottoscritto dalla Calcio Campania Immobiliare srl e Vincenzo Pastore il 6 dicembre 2012, revoca il decreto ingiuntivo precedentemente disposto in favore dell’ex Presidente della Lnd e lo condanna alla restituzione in favore della srl della somma di € 150.473,00, oltre interessi dalla maturazione dei singoli crediti al saldo oltre al pagamento delle spese di lite quantificate in € 6.000,00 oltre Iva, Cpa e spese generali.
Tra i creditori della Calcio Campania Immobiliare srl figurano ovviamente il Comitato Campania della Lnd e le sue società affiliate.