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Cristian Ferrara: «Equipe Campania? Spero sia un trampolino»

Cristian Ferrara

Cristian Ferrara confermato nello staff dell’AIC Equipe Campania: «Mi auguro possa essere un trampolino per il mio futuro da allenatore»

Decimo anno di attività per l’AIC Equipe Campania e conferma nello staff del gruppo Salerno per il giovane allenatore Cristian Ferrara. Dopo le formative esperienze nei settori giovanili, tra cui quello della Salernitana, il tecnico si dice pronto alla sua prima panchina da “head coach”. I ringraziamenti ad Antonio Trovato per il coinvolgimento nel progetto Equipe, poi le speranze di trovare un club che possa dare fiducia a un giovane trainer, mettendo al bando improvvisazione e disorganizzazione.

Inizia una nuova stagione con l’incognita Covid sempre in agguato. Nelle ultime due annate la pandemia ha inflitto un duro colpo al mondo dei dilettanti, ma si spera che gradualmente si possa riprendere verso la normalità.
Dopo 2 anni di pandemia si può dire che la speranza sia dietro l’angolo. Il calcio dilettante ha subito un brutto colpo, ma potrebbe essere il momento giusto per aggiustare delle cose e riformare il sistema cercando di migliorarlo.

Ancora un’estate nel progetto AIC Equipe Campania, diventato ancor più nelle ultime due stagioni un porto sicuro per i calciatori in attesa di contratto.
Far parte di questo progetto è davvero un onore per me. Ogni anno che passa diventa un punto di riferimento per i calciatori dilettanti e professionisti.

Sul piano personale, hai appeso da poco gli scarpini al chiodo, iniziando una nuova gavetta in panchina. In primis con i giovani, in un percorso che ha visto anche una preziosa parentesi formativa nel vivaio della Salernitana.
Il percorso con i giovani è iniziato ancor prima che smettessi di giocare. Primi passi con la scuola di mister Giovanni Macera, per poi passare a una scuola calcio élite che e al Terzo Tempo, scuola calcio affiliata al Milan. Un percorso davvero formativo per me, dove ho potuto capire realmente come bisognerebbe lavorare con i giovani. Discorso a parte merita l’esperienza alla Primavera della Salernitana, durante la quale mi sono confrontato e ho soprattutto “studiato” dai professionisti.
Ho avuto la fortuna di essere il vice allenatore di Roberto Beni, attuale “secondo” di Ballardini al Genoa. Ho poi collaborato con Matteo Lombardo, responsabile e videoanalista del San Fernando, squadra spagnola. Insomma, un’esperienza indimenticabile.

All’AIC Equipe Campania hai avuto modo di confrontarti con allenatori più esperti, ma anche con decine di calciatori. Questo progetto è un lungo periodo di condivisione di idee, di esperienze e di storie personali che possono aiutare a crescere come professionista nel mondo del calcio.
In Campania non è facile farsi conoscere come allenatore se non hai le “amicizie” giuste. Devo ringraziare Antonio trovato che mi sta dando modo di farmi conoscere e soprattutto di lavorare con uno staff tecnico di grande spessore. Un modo per arricchire il mio bagaglio tecnico e umano, grazie al quotidiano confronto con i mister Michele Carrella, Giovanni Langella e Michele Califano.

Sogni nel cassetto e speranze per questa nuova stagione?
Da calciatore mi sono sempre allenato per raggiungere i massimi livelli e sperare un giorno di poter calcare palcoscenici di spessore. Da tecnico il mio percorso continua e il sogno rimane sempre lo stesso, quello di lavorare un giorno tra i professionisti. Per questa stagione, Covid permettendo, spero che qualche società inizi a puntare su giovani allenatori con dei progetti seri ed ambiziosi. Ho avuto modo di trattare ancora con la Salernitana – come vice in Primavera – e con una squadra di serie D. Attendo una chiamata con pazienza e  senza fretta. Proverò a farmi trovare pronto per giocarmi tutte le mie carte. In questo periodo, la mia parola d’ordine è “speranza”.

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