Zero a Zero

Caos Stadio Arechi, sipario definitivo sulla riapertura della curva Nord

Come già anticipato in estate, il settore Nord dello Stadio Arechi di Salerno non riaprirà al pubblico salernitano nemmeno in questa stagione. Chiusa dal 2005 e oggetto di annunci, promesse politiche e discussioni infinite, la parte superiore della Curva Nord continuerà a rimanere vuota. Nessuna comunicazione ufficiale, ma stando a quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino” lo stop alla riapertura è conseguente all’avanzamento del progetto di restyling totale dello stadio Arechi. Progetto portato avanti dalla Regione Campania e che dovrebbe scattare da giugno 2024.

Risolto il contenzioso che bloccava il “Volpe”

Decisiva l’accelerazione sulla ristrutturazione del campo “Vincenzo Volpe”, che dovrebbe ospitare le partite casalinghe della Salernitana durante tutto l’arco di tempo dei lavori riguardanti lo stadio Arechi. Negli ultimi giorni è arrivato l’annuncio, prima da parte del presidente della Regione Campania De Luca e poi dal sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, della risoluzione dello storico contenzioso che stoppava qualsiasi opera di ampliamento dello stadio di Via Allende. Un risarcimento di 220mila euro all’azienda di rivestimenti e arredi sita nelle vicinanze del campo, per facilitarne la delocalizzazione e sgomberare l’area, permettendo l’avvio dei lavori in tempi brevi.

Lavori al Volpe prima di ristrutturare l’Arechi

Il progetto prevede la realizzazione attorno al campo di una struttura in grado di ospitare almeno 15mila spettatori, che diventerà la nuova casa della Salernitana per i 18 mesi successivi. I lavori dovrebbero cominciare a Marzo 2024 e concludersi in estate, in tempo per l’inizio della nuova stagione calcistica. Contemporaneamente entro Giugno 2024 dovrebbe partire l’iter di ristrutturazione dell’Arechi, con l’affidamento dell’appalto integrato. Seguito poi dalla consegna del progetto esecutivo e dall’apertura dei cantieri tra Agosto e Settembre, secondo quanto riportato dal sito dell’istituzione regionale.

Venuta meno l’urgenza sulla Curva Nord

Questa soluzione consentirà alla Salernitana di avere un nuovo impianto nelle vicinanze del vecchio. E alle imprese incaricate dei lavori di procedere alla massima velocità possibile. Una prospettiva migliore rispetto alla chiusura progressiva dell’Arechi a settori, che avrebbe allungato inevitabilmente le tempistiche della ristrutturazione. Così, limitata ai prossimi 6 mesi, ha perso improvvisamente quota l’ipotesi della riapertura totale della curva Nord.

Un’operazione che comportava una spesa complessiva superiore al milione e mezzo di euro da parte dell’amministrazione comunale, seppur anticipata dalla società granata. Da scalare sul costo del fitto dello stadio. Ma soprattutto una mezza rivoluzione urbanistica di difficile attuazione, con lo spostamento dei tifosi ospiti nell’ultima parte del settore “Distinti” e uno stravolgimento della viabilità attorno all’angolo in questione.

Lavori legati ai risultati sportivi ?

Difficile anche solo da immaginare, vista l’inefficienza di ogni piano-traffico sperimentato fin qui a prescindere dalla presenza di tifosi avversari. Non mancano tuttavia le perplessità attorno alla gestione dell’intera vicenda. La più importante riguarda il destino sportivo della Salernitana. Una eventuale malaugurata retrocessione in B dei granata potrebbe avere ripercussioni sull’ambizioso cronoprogramma del 2024? Lo scorso 13 ottobre è arrivata la delibera al finanziamento di quasi 100 milioni di euro per la riqualificazione dell’Arechi e del complesso sportivo Volpe-PalaTulimieri da parte della regione Campania. Soldi provenienti dal Fondo Sviluppo-Coesione e da affidare all’Arus, l’Agenzia regionale per lo sport.

Inversione ad “U” nel giro di 4 mesi

Inoltre ci sarà da capire l’orientamento del patron Iervolino e dei suoi collaboratori dinanzi a questa nuova realtà dei fatti che si prospetta. Già in estate la società granata entrò in rotta di collisione con il Comune di Salerno per l’eterno rimpallo di responsabilità sulla chiusura della Nord, lamentando il mancato rispetto della convenzione firmata ad Aprile e un significativo danno economico.

Il 3 agosto scorso, nel tentativo di stemperare le polemiche, l’amministrazione comunale aveva ribadito la piena intesa con Questura e Prefettura annunciando anche la quasi completa istallazione dei tornelli. Primo passo fondamentale per arrivare all’obiettivo della riapertura dell’anello superiore. Erano allora in corso una serie di tavoli tecnici tra organi istituzionali e rappresentanti del club granata. Preso atto dell’ammissione dal parte del comune di non riuscire a rispettare la scadenza dell’avvio del campionato, la società granata ebbe quantomeno la garanzia e l’impegno di una risoluzione del problema nel più breve tempo possibile.

Fallito il cronoprogramma di Novembre

L’obiettivo realistico era riaprire il settore nel mese di Dicembre, approfittando della pausa novembrina. Venti giorni tra i match casalinghi con Napoli e Lazio per procedere con la maggior parte degli interventi. Invece la configurazione dei tornelli ad oggi non è stata completata e i lavori non sono nemmeno iniziati. Questo malgrado l’assegnazione dell’appalto da parte del club all’impresa incaricata e l’ottimismo mostrato dall’Amministratore Delegato Maurizio Milan appena una settimana fa. E le prospettive sugli introiti da botteghino non sono delle migliori. La capienza del “Volpe” per almeno un anno e mezzo sarà ben al di sotto delle reali potenzialità di presenza della tifoseria granata.

 

Exit mobile version