Zero a Zero

Valentina De Risi rappresentante nazionale del calcio femminile per l’Aiac

Valentina De Risi

Valentina De Risi

Valentina De Risi è la nuova rappresentante nazionale del calcio femminile in seno all’Associazione Italiana Allenatori di Calcio

La designazione di Valentina De Risi è arrivata nell’ambito dell’assemblea elettiva degli allenatori professionisti. Un nuovo prestigioso step in carriera per l’allenatrice del Sant’Egidio Femminile, che attende ora l’ufficialità formale da parte dell’Aiac.
«Sono onorata e anche emozionata di aver ottenuto questo ruolo così importante. Manca ancora l’ufficialità perché è necessario che, dopo l’assemblea dei professionisti e dei preparatori atletici, anche quella degli allenatori dilettanti mi designi. Per l’ufficialità bisognerà attendere l’assemblea generale che si terrà, probabilmente, a marzo».

La De Risi subentra nel ruolo a Milena Bertolini, quasi un naturale passaggio del testimone visti gli ottimi rapporti che intercorrono tra loro.
«Si, Milena è stata la mia guida in questo percorso. Ha sostenuto le mie iniziative dal primo momento e fu lei, 7 anni fa, a volermi come responsabile regionale. Ricordo ancora l’emozione della sua prima telefonata. Ma dire che è un passaggio naturale mi sembra inopportuno. È impensabile paragonarmi a lei. Piuttosto la ringrazio ancora, così come ringrazio tutte le mie colleghe di tutta Italia che mi hanno sostenuta».

Raggio d’azione più ampio, ma pure maggiori possibilità di contribuire ancor di più alla crescita del movimento femminile in Campania.
«Io spero, nel mio piccolo, di aver dato qualcosa di positivo al calcio femminile in Campania in questi anni da responsabile regionale. Ho provato a farlo organizzando “Allenare nel calcio femminile” che ha portato nella nostra regione le migliori allenatrici d’Italia. Per il resto, il Comitato Regionale sta facendo un ottimo lavoro. Il calcio in rosa campano è molto cresciuto in questi anni: Napoli in Serie A, Pomigliano che viaggia spedito in Serie B, il Sant’Egidio in Serie C. Tre squadre nei campionati nazionali credo sia un ottimo risultato, oltre alla crescita delle squadre in Eccellenza. Sicuramente siamo la regione più virtuosa del sud Italia e speriamo di continuare a crescere».

Capitolo campionato. La ripresa non è stata delle migliori, considerando anche un nettissimo ringiovanimento nella rosa del Sant’Egidio. Ma ci sono comunque tutte le carte in regola per poter ambire a una nuova salvezza in categoria.
«Sapevamo dall’inizio che sarebbe stato un campionato difficile per noi. Abbiamo fatto una scelta precisa e rischiosa, quella di puntare sulle giovanissime. Ma siamo convinte di aver fatto una scelta giusta, nonostante le difficoltà. Lotteremo fino alla fine per riuscire ad ottenere la salvezza che per noi sarebbe importantissima».

Ultima domanda, con un pizzico di pepe. Spifferi o alcune malelingue vorrebbero a fine stagione il capolinea per la storia sportiva del Sant’Egidio Femminile. Addirittura con un trasferimento del titolo. «Forse la loro è una speranza! Lo si dice ogni anno. Fatto sta che noi siamo al terzo anno di Serie C e speriamo di riuscire ad ottenere la salvezza in modo da poter esserci anche l’anno prossimo. Non mi risulta che il Sant’Egidio abbia da dare qualcosa a qualcuno né adesso né mai. Quando e se finirà la storia del Sant’Egidio lo stabilirà la società. Nel frattempo siamo orgogliose di quanto fatto in questi dieci anni di storia. Per quanto riguarda il trasferimento del titolo, nessuno ha mai contattato la società, ma l’idea che qualcuno possa essere interessato alla nostra squadra ci fa piacere perché vuol dire che, nonostante le malelingue, qualcosa di buono abbiamo costruito».

Exit mobile version