Finisce in semifinale l’avventura della Givova Scafati alle Final Eight di Coppa Italia. Sul parquet del PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi (Te), l’Acqua San Bernardo Cantù si è aggiudicata il successo per 82-76, risultato che è valso l’accesso alla finale di domani contro l’Old Wild West Udine.
Le superiori percentuali di tiro da tre punti (50% contro 39%) , da due (62% contro 46%) e dal campo (57% contro 42%) hanno legittimato il successo della compagine lombarda, che ha avuto il merito anche di imbrigliare l’attacco salernitano con una difesa a zona accorta e lucida.
Gli uomini di patron Longobardi sono comunque usciti da campo a testa alta, consapevoli di aver disputato un’ottima gara, pregiudicata solo da stanchezza ed appannamento nelle sue fasi cruciali, oltre ad un pizzico di sfortuna che purtroppo in questi contesti non manca mai.
LA PARTITA
Qualche errore in fase realizzativa e la forte pressione difensiva, dopo alcuni minuti di equilibrio, favoriscono il gioco canturino (4-7 al 3’), con Allen sugli scudi. La risposta degli scafatesi è soprattutto nelle idee di Monaldi, nel fisico di Daniel e nella mano calda di Clarke (14-9 al 5’). L’Acqua San Bernardo non ci sta, si affida a Bayehe e risponde colpo su colpo (16-16 al 7’), chiudendo al minimo vantaggio 18-17 la prima frazione, condizionata anche da un metro arbitrale di difficile comprensione.
Monaldi è l’arma in più degli scafatesi (22-18 all’11’), ma Bucarelli e Stefanelli ribaltano il risultato in meno di un amen (22-23 al 12’). Cresce l’intensità ed il ritmo della contesa, che sembra agevolare il gioco dei campani (27-23 al 15’). Ma è un fuoco di paglia, perché Cusin e Bucarelli assottigliano il divario (27-26 al 15’), prima che Rossato e Ikangi provassero di nuovo a scavare il solco (34-28 al 17’). I centri di Cucci non consentono però alla Givova di andare oltre il 42-38 di fine primo tempo.
Le triple di Cucci, Monaldi e Clarke permettono ai gialloblù di portarsi avanti in doppia cifra di vantaggio 51-40 al 23’. Ma Cantù reagisce da grande squadra e, affidandosi alle mani di Da Ros e Bryant, accorciano nuovamente, ripristinando le distanze dell’intervallo (51-47 al 25’). Ci pensa allora capitan Rossato a riportare avanti i suoi in doppia cifra di vantaggio (57-47 al 26’).
Equilibrio fino al terzo quarto, poi il calo finale
Coach Sodini dispone i suoi uomini a zona in difesa e, così facendo, recuperano i possessi che permettono loro di azzerare il passivo e mettere addirittura la freccia (bene Da Ros e Bryant), grazie ad un parziale di 0-12 (59-62 al 29’), prima del canestro finale di Rossato che porta sul 62-61 il terzo quarto.
Intensità e ritmo caratterizzano i primi minuti dell’ultima frazione che si mantiene pressoché equilibrata (67-66 al 34’). La stanchezza inizia a prendere il sopravvento, mentre i lombardi, riprendendo a difendere a zona, trovano fiducia e un importante vantaggio (67-71 al 35’). La Givova fatica a trovare il bandolo della matassa, dalla lunga distanza i tiratori gialloblù hanno le polveri bagnate e ne approfittano gli avversari per allungare nel momento migliore (69-77 al 38’). Il ricorso al fallo sistematico serve solo per le statistiche, ma non smuove il punteggio che dà ragione all’Acqua San Bernardo, che raggiunge la finale con il risultato di 82-76.