Cavese-Foggia, la differenza è sul dischetto. I dauni condannano gli aquilotti alla sesta sconfitta su altrettanti incontri casalinghi. Termina 1-0 in favore degli ospiti, al termine di una partita in cui non c’è stato tutto questo spettacolo. Una gara di transizione tecnica per la Cavese, con Michele Facciolo in panchina a fare da traghettatore tra due gestioni tecniche.
I padroni di casa devono rinunciare per varie ragioni a De Rosa, Nunziante e Migliorini. E in campo scendono con l’ennesima formazione differente in stagione, in cui c’è l’esordio del nuovo portiere Russo e un tridente offensivo inedito. In prima linea con Senesi, infatti, Montaperto fa il centravanti e Onisa si alza a fare l’ala destra. Ma pur cambiando “fattori” il prodotto offensivo non cambia assolutamente per la Cavese, troppo leggera lì davanti per poter impensierire la difesa “fisica” impostata da Marchionni.
Nella prima frazione, eccezion fatta per un paio di timide sortite per parte, c’è ben poco da segnalare. E allora si va dritti oltre l’intervallo, con la fase decisiva tra il 6’ e il 9’. Si inizia nell’area rossonera, dove Gavazzi stende ingenuamente Montaperto. Arbitro irremovibile a indicare il dischetto, ma il tiro di Favasuli è inguardabile e facile preda di Fumagalli. Fronte opposto, 3 minuti dopo Cuccurullo “cintura” in area D’Andrea: l’indice dell’arbitro punta dritto al dischetto e Curcio spiazza Russo per lo 0-1.
Reazione della Cavese non pervenuta. I cambi di Facciolo non restituiscono il giusto vigore. A metà frazione l’arbitro non ritiene opportuno concedere un secondo penalty agli aquilotti, pur a fronte di un placcaggio in stile rugby su Senesi in piena area. E nel finale, il Foggia fallisce in contropiede due ottime possibilità di raddoppiare.