Un campionato vinto lo scorso anno con il Rione Terra, l’avventura con i flegrei in Eccellenza e poi a Casal di Principe: Ivan Faustino ha voglia di ripartire alla grande dopo qualche problema anche di natura fisica che lo ha in parte limitato nell’ultima parte di stagione.
Cerco un progetto ambizioso con un forte legame territoriale, quello che forse è mancato nell’ultima esperienza con il Rione Terra perché – dopo aver trionfato in Promozione – sarebbe servita la spinta della tradizione calcistica di Bacoli per competere in un girone difficilissimo. Spesso sottovalutata, l’importanza di piazze che sappiano fare calcio a certi livelli fa invece la differenza: È stato così per l’Acerrana in Eccellenza e per la Sessana in Promozione – spiega Mister Faustino – perché una squadra importante deve essere espressione di una realtà consolidata nel tempo o di una società che abbia una sua “storicità”. Mango a Pompei ha portato il suo modo di fare calcio, il Costa d’Amalfi con un progetto diverso ma duraturo ha centrato il medesimo obiettivo: oggi non ci si può improvvisare.
È stato così anche per diverse realtà lo scorso anno tra Eccellenza e Promozione: E infatti è stato brutto vedere squadre abbandonare il campionato o staccarsi molto presto anche dalla zona retrocessione. Sono tante le compagini nei due massimi campionati regionali, forse troppe per quello che costano ai presidenti. Per questo bisogna cercare ragazzi giovani con grandi motivazioni, come mi è capitato di fare sia con il Rione Terra che a Montecalcio, in una cittadina che adesso sogna in grande.
Più sostanza che nomi, insomma. Ma ovviamente la qualità è necessaria per dare all’allenatore il materiale umano su cui lavorare; Nola e Aversa stanno già allestendo squadre di prim’ordine, sono curioso appunto di vedere cosa farà il Montecalcio e poi ci sarà comunque qualche sorpresa: Forio e Virtus Stabia si stanno muovendo già molto bene.
In Promozione è tutto più lento: Bisogna prima che si sistemino tutti i titoli, magari torneranno a fare calcio piazza, come dicevo prima, di tradizione – vedi Gragnano – e lo faranno con tutti i crismi. Penso che in Promozione, più che in Eccellenza, si possa stupire con investimenti mirati. E’ quello che chiederò alla mia prossima società, fiducia e condivisione nelle scelte in cambio di grandi motivazioni da parte mia e dei calciatori che allenerò.